Moby ha lanciato ieri il collocamento del bond da 300 milioni di euro allo studio dallo scorso novembre. Secondo quanto riferito dal servizio Ifr di Thomson Reuters, la società Onorato Armatori ha affidato infatti mandato ai bookrunner Goldman Sachs, JP Morgan Unicredit, Banca Imi, Banca Akros e Jefferies di gestire il roadshow internazionale che si concluderà giovedì 4 febbraio. Il prestito obbligazionario è di tipo secured e, ha scadenza 7 anni.
L’emissione è finalizzata a rifinanziare il debito esistente, risultato della somma dell’indebitamento finanziario netto del gruppo per esigenze operative e del finanziamento da 100 milioni di euro ottenuto la scorsa estate dal fondo Och-Ziff Management. Come annunciato poco meno di un anno fa, a inizio luglio 2015, infatti, Vincenzo Onorato, grazie a quel finanziamento era tornato al pieno controllo della sua Moby e aveva conquistato il controllo di Tirrenia Cin, riacquistando dal fondo Clessidra il 35% di Tirrenia-Cin e il 32% di Moby e rilevando dagli azionisti minori anche il resto delle quote di Tirrenia.
Moby ha chiuso il bilancio consolidato 2014 con 284 milioni di euro di ricavi (da 279,8 milioni), un ebitda ricorrente di 59,1 milioni (da 45,6 milioni) e un utile netto di 15 milioni (da una perdita di 1,5 milioni). Quanto ai debiti verso le banche (le più esposte sono Unicredit, Banco Popolare e Banca Imi) erano scesi a fine 2014 da 272,3 a 251,6 milioni, con un debito finanziario netto di 241,4 milioni (da 272,9 milioni). A questo debito va poi sommato un vendor loan di 240 milioni.
MF Milano Finanza oggi riferisce che i debiti verso Banco Popolare e Banca Imi sono a fronte rispettivamente dell’acquisto del traghetto Moby Aki, della compagnia Lloyd Sardegna, e due traghetti, e del 40% di Tirrenia Cin nel 2012. Nelle scorse settimane Moby è riuscita anche a vendere per circa 40 milioni il traghetto Mariagrazia Onorato, conformemente all’accordo di finanziamento Unicredit rinegoziato nel 2012 e alle previsioni dell’approvato piano 2015-2017. Una vendita che, secondo quanto riferito a MF-Milano Finanza dall’amministratore delegato di Tirrenia, Massimo Mura, sarà rimpiazzata quest’anno con l’arrivo di tre navi prese a noleggio a lungo termine (alcune di queste con opzione d’acquisto) da impiegare sulle rotte verso la Sardegna. Moby e Tirrenia operano ormai sul mercato in maniera sinergica su molte rotte da diversi porti italiani.
Negli ultimi mesi del 2015 e nel corso del 2016 Moby sta subendo una forte pressione al ribasso sulle tariffe merci per via della concorrenza avviata dal Gruppo Grimaldi sui collegamenti marittimi verso i porti sardi di Olbia e di Cagliari.