Coswell spa, azienda emiliana leader nei prodotti per la cura della persona, controllata dalla famiglia Gualandi, ha emesso un bond a sei anni da 10 milioni di euro con l’obiettivo di supportare il mercato dei capitali per il suo nuovo piano di crescita internazionale, differenziando le proprie fonti di finanziamento. L’obbligazione è stata sottoscritta dal Fondo Sviluppo Export, il fondo nato su iniziativa di SACE (Gruppo CDP) nel 2015 e gestito da Amundi SGR, ricorrendo alle risorse messe a disposizione dalla stessa SACE e dalla Banca Europea per gli Investimenti (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, i proventi serviranno a finanziare l’acquisizione di nuovi canali distributivi e la promozione dei marchi aziendali, così da incrementare l’export verso i mercati dell’Europa tra cui Polonia, Francia, Germania e Austria. Inoltre, il gruppo potrà far fronte agli investimenti commerciali per lo sviluppo della controllata giapponese, società ponte per le economie dell’Estremo Oriente.
Il Gruppo Coswell è un brand factory specializzato nel settore healthcare e cosmetica che è stato costituito a Bologna dalla famiglia Gualandi, già presente nel settore con 55 anni di esperienza. L’innovazione, la ricerca e la profonda conoscenza del mercato sono gli elementi che hanno determinato nel tempo il successo dei marchi Coswell, sviluppati nei laboratori di ricerca di proprietà con l’attiva collaborazione di centri di ricerca privati e le principali università italiane. Il gruppo ha in portafoglio la produzione e la commercializzazione, fra gli altri, di marchi come Bionsen, Istituto Erboristico L’Angelica,BlanX, Blanx, Biorepair, Isomar e Prep. Ricordiamo che nel 2014, Coswell aveva emesso un altro minibond da 15 milioni di euro a supporto di obiettivi di crescita e sviluppo nell’ambito del suo piano industriale di allora, che contemplava in particolare il consolidamento della presenza sul mercato italiano, il rafforzamento della presenza nei mercati esteri più attraenti e la continua innovazione di prodotto. Il minibond offre una cedola del 6,8%, e scadrà nel luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Coswell ha chiuso il 2016 con ricavi pari a 117 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto all’anno prima, e con un EBITDA che si è attestato a 17,8 milioni di euro, in aumento del 24,3% dai 14,3 milioni dell’anno prima (scarica qui la relazione annuale per il 2016).
In riferimento all’ultima operazione, Bernardo Attolico, Direttore Debt Capital Market di SACE, ha commentato: “Con questa operazione affianchiamo Coswell, capofila di un gruppo di aziende a gestione familiare, in un progetto di medio lungo termine, volto a sviluppare il presidio dei mercati esteri. Il mercato dei capitali offre interessanti opportunità a quelle aziende che, con la giusta dose di dinamismo e reattività, vogliono utilizzare diverse soluzioni finanziarie per dare nuova linfa ai propri piani di investimento.”
Ricordiamo che Coswell ha già collaborato in passato con SACE che in diverse occasioni ha garantito i finanziamenti emessi in favore dell’azienda per l’acquisizione e promozione dei marchi gestiti sui mercati europei, supportandone inoltre gli investimenti in nuove tecnologie e R&D.
Quanto al Fondo Sviluppo Export, è focalizzato sull’investimento in obbligazioni di società non quotate con particolare focus sull’export, al quale Sace eroga anche la propria garanzia, con l’effetto di mitigare il rischio di credito per gli investitori. Ha una potenza di fuoco di 350 milioni di euro, la metà dei quali versati in conto equity dalla Cdp e l’altra metà a leva, grazie a un finanziamento erogato dalla Banca Europea degli Investimenti (si veda altro articolo di BeBeez). Il Fondo, riservato a investitori professionali, è dedicato all’investimento in titoli obbligazionari secured o unsecured, con cedola a tasso fisso o variabile e con rimborso rateale o a scadenza, emessi da imprese italiane non quotate con vocazione all’export e all’internazionalizzazione. Attraverso le emissioni sottoscritte dal Fondo, sono finanziabili un’ampia gamma di attività: da investimenti diretti all’estero, come acquisizioni, fusioni o joint venture, a investimenti in Italia in ricerca e sviluppo, da spese per acquisto o rinnovo di macchinari e impianti, ad attività di comunicazione e marketing. Il suo primo investimento ha coinvolto la pasta De Cecco con l’emissione di un minibond da 12,5 milioni di euro a 5 anni e (si veda altro articolo di BeBeez), che si proponeva di supportare il piano di sviluppo del brand nei mercati più redditizi per la pasta come Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Germania, Francia e Sud Est Asiatico.