Doppio accordo di reverse factoring per Unico La farmacia dei farmacisti spa, il maggiore distributore farmaceutico interamente italiano di proprietà dei farmacisti, nato dalla fusione di quattro grandi cooperative di farmacisti italiane: Unione Farmaceutica Novarese di Novara, Codifarma di Bologna, Unione Farmacisti del Friuli Venezia Giulia di Udine e la CO.FAR.PA di Parma.
Unico spa ieri ha infatti annunciato, da un lato, un accordo con Unicredit Factoring di acquisto fatture verso i farmacisti associati per un plafond da 9 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), mentre dall’altro ha chiuso con il Supply Chain Fund gestito da Groupama am sgr, un accordo per l’acquisto, su base revolving, di fatture emesse dai fornitori-trasportatori a fine mese, mentre a Unico viene concessa una dilazione finanziaria di ulteriori 30 giorni dalla scadenza originaria delle fatture (si veda qui il comunicato stampa). Secondo quanto risulta a BeBeez, l’accordo riguarda un plafond massimo di 3 milioni di euro al mese, per un turnover complessivo annuo quindi, di circa 30 milioni di euro. A oggi sono state fatte le prime due operazioni utilizzando solo 35 milioni di euro del plafond in relazione alle fatture cedute da 9 trasportatori su un totale di 53, ma l’attività è destinata a crescere.
Il Supply Chain Fund è il primo fondo di direct lending specializzato nell’acquisto di crediti commerciali in Italia ed è stato il primo fondo di credito ad aver ottenuto a febbraio 2016 il via libera di Banca d’Italia. Il fondo interviene in ottica di filiera, siglando accordi con aziende di grandi e medie dimensioni, in relazione ai crediti vantati dai loro fornitori. Dal lancio nel 2016 a oggi il fondo ha erogato oltre un miliardo di euro a favore delle pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha una capacità di processo dei pagamenti molto efficiente e flessibile, che permette di focalizzarsi su specifici gruppi di fornitori. Sempre con Unico il fondo ha in corso, inoltre, la definizione della linea confirming per 2 milioni di euro, con un turnover annuo stimato di circa 10 milioni.
Per il fondo l’accordo con Unico è quasi contemporaneo a un altro accordo siglato con un altro grande operatore del settore farma relativo all’acquisto di fatture emesse da fornitori per un turnover complessivo annuo di circa 20 milioni di euro. Anche in questo caso al fornitore è garantito dal fondo il pagamento a brevissimo (5 giorni), mentre al fornitore viene concessa una dilazione di 120 giorni.
Alberico Potenza, managing director di Groupama am sgr, ha commentato: “I due deal sono stati studiati e perfezionati su misura ascoltando le esigenze delle controparti, sia dei fornitori sia dei debitori convenzionati, puntando alla fidelizzazione dei rapporti per garantire la massima qualità del servizio offerto: il costante contatto con gli interlocutori, ha consentito di customizzare la gestione dei crediti ceduti in piattaforma rendendo il credito di filiera lo strumento più adatto per garantire ai fornitori la liquidità necessaria per la gestione del capitale circolante e consentire ai debitori ceduti dilazioni di pagamento per ottimizzare i flussi di tesoreria”.
Tornando all’operazione con Unicredit, Andrea Casini, co-ceo Commercial Banking Italy di UniCredit, ha commentato: “Riteniamo importante la collaborazione con una realtà come Unico La farmacia dei farmacisti con la quale abbiamo ulteriormente rafforzato una soluzione finanziaria integrata che comporta immediati vantaggi per l’intera filiera dei suoi numerosi fornitori. Una filiera che si è dimostrata indispensabile in questo periodo e rappresenta comunque una solida realtà. In generale sono imprese che rappresentano un altro settore importante dell’Italia che produce. UniCredit dimostra ancora una volta il proprio impegno a supporto delle economie reali dove opera, a maggior ragione in un momento come questo in cui bisogna lavorare per le immediate necessità, ma anche con uno sguardo alla ripartenza del Paese”.
Simone del Guerra, amministratore delegato di UniCredit Factoring, ha aggiunto: “Collaborare, grazie a una delle nostre soluzioni di Supply Chain Finance, con una grande azienda italiana come Unico La farmacia dei farmacisti che opera nella filiera distributiva della salute, è un’importante conferma di come questa sia la direzione giusta per rispondere ai bisogni delle imprese e alleviare la tensione finanziaria dei loro fornitori contribuendo alla tenuta dei settori essenziali e alla ripresa dell’economia reale”.
Stefano Novaresi, direttore generale di Unico, ha dichiarato: “Valuto molto positivamente questa collaborazione con un così prestigioso player del mondo bancario e sono grato della fiducia accordataci. La gestione del nostro core business necessita di strumenti finanziari di supporto e quanto offerto da questo reverse factoring U-Factor rappresenta un concreto aiuto. Il nostro impegno, mai interrotto, nel distribuire salute ogni giorno ad oltre 7500 farmacie nel nostro paese ha certamente un risvolto sociale importante reso ancora più evidente in questo periodo così particolare”.
Guidata dall’amministratore delegato Paolo Agostinelli e presieduta da Riccardo Ludergnani, Unico spa ha chiuso il bilancio 2019 con 1,135 miliardi di euro di ricavi, posiziondosi terzo nella classifica per fatturato dei distributori di farmaci in Italia.
Il settore della distribuzione di farmaci è particolarmente frammentato e in continua evoluzione, soprattutto per effetto di continui aggiornamenti normativi. Nel prospetto dei bond emessi da Cooperativa Esercenti Farmacia a fine dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), si legge che, secondo i dati IMS, si presentava nel 2018 con circa un centinaio di operatori che hanno mantenuto stabili le proprie quote di mercato nel tempo.
I due maggiori grossisti presenti nel mercato italiano sono Comifar Distribuzione spa (appartenente al Phoenix Group) e Cooperativa Esercenti Farmacia, che controllano circa il 31% delle quote di mercato. Il terzo distributore all’ingrosso per fatturato è appunnto Unico spa. I primi 5 distributori superano il 55% della quota di mercato nazionale, più in generale i primi 20 operatori del settore coprono oltre il 95% del mercato. La crescente concentrazione nel settore farmaceutico è guidata, da un lato, dall’obiettivo di ottenere economie di scala mediante l’integrazione orizzontale; dall’altra parte, le acquisizioni e le alleanze strategiche fanno sì che i distributori all’ingrosso diventino sempre più internazionali. Ad esempio, Gehe Italia spa, Phoenix Group e Tamro Group hanno acquisito attività in altri Paesi, mentre Alliance Santè con Sanacorp, Anzag e Unichem hanno dato vita ad alleanze strategiche.