Duferco Energia, primaria società operante nel commercio di energia elettrica e gas sul mercato libero, ha cartolarizzato per la prima volta un portafoglio di crediti derivanti dalla propria attività di impresa. Contattata da BeBeez, Duferco non ha divulgato la cifra dell’operazione.
La cartolarizzazione è stata strutturata da UniCredit (arranger) e finanziata attraverso la piattaforma di finanziamento di crediti commerciali della banca stessa.
Advisor dell’operazione per Duferco Energia sono stati Allen & Overy e Legance.
Il gruppo, con un fatturato di circa 7,72 miliardi di euro nel 2022, un ebitda negativo di 85 milioni, un patrimonio netto di 237,97 milioni e un debito finanziario netto di 110 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), attraverso la controllante al 100% Duferco Italia Holding spa, fa capo alla lussemburghese Duferco Partecipations Holding sa, la holding del gruppo Duferco che invece a livello consolidato ha chiuso il bilancio 2022 con 45,8 miliardi di dollari di ricavi, un utile netto di 385 milioni e una liquidità netta di 56,9 milioni (si veda qui l’annual report 2022). Il gruppo Duferco, colosso del settore siderurgico e presieduto dal fondatore Bruno Bolfo, è controllato dalla famiglia di Antonio Gozzi, nipote di Bolfo.
Duferco Energia è tra i primi player italiani nell’ambito della mobilità elettrica con una fitta rete abilitata ai propri servizi di ricarica in Italia e in Europa. Nel marzo 2022 il gruppo si era assicurato un finanziamento green da 26 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti, Crédit Agricole Italia e Banca Europea per gli Investimenti (si veda altro articolo di BeBeez), destinato ad ampliare con circa 1.800 nuove colonnine di ricarica ultrarapida, rapida e normale la rete nazionale di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, ubicate principalmente nelle regioni del centro e nord Italia.