E’ in negoziazione da ieri sul mercato ExtraMot Pro di Borsa italiana il minibond di E.S.T.R.A. spa, la utility controllata da 99 Comuni delle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Pistoia, Prato e Siena (scarica qui l’avviso di Borsa). il bond, che ha ottenuto il rating B1.1 da Cerved, ha scadenza luglio 2019 e paga una cedola del 5%, quindi inferiore al 5,125% che si ipotizzava qualche mese fa (scarica qui il comunicato stampa).
L’annuncio dell’emissione era infatti stato dato dall’amministratore delegato Alessandro Piazzi lo scorso febbraio a Londra, in occasione dell’Italian Minibond Day organizzato nella sede dello studio legale Orrick in collaborazione con Cerved Group, Banca Popolare di Vicenza e KNG Securities (si veda altro articolo di Bebeez). “Il collocamento è andato meglio del previsto. Il Cda aveva deliberato l’emissione sino a 50 milioni, ma in realtà puntavamo a 30 milioni. Invece siamo riusciti a raccogliere parecchio interesse”, ha detto Piazzi a MF-Milano Finanza.
Il bond è stato strutturato da Bpvi, che lo ha anche sottoscritto per 30 milioni e lo ha successivamente sindacato al fondo Lyxor Berica Sme, mantenendo però una percentuale dell’emissione), mentre gli altri 20 milioni sono stati collocati a investitori istituzionali internazionali. Spiega la nota di Estra: “Gli investitori che hanno aderito all’offerta di mini bond comprendono asset manager inglesi e francesi e primarie realtà del wealth management internazionale. In Italia il collocamento ha attirato l’attenzione di assicurazioni e dei neo costituiti fondi di credito che investono in obbligazioni emesse da pmi italiane. Fra i sottoscrittori del prestito obbligazionario sono presenti anche operatori locali attivi nell’area del Centro Italia dove opera Estra. Banche locali e Fondazioni hanno contribuito al successo dell’operazione”.
Banca Popolare di Vicenza ha agito in qualità di arranger e lead Manager per l’Italia, mentre KNG Securities si è occupata del collocamento sui mercati esteri. La Merchant-kon group ha agito in qualità di advisor finanziario. Studio legale Orrick e Studio Legale White & Case hanno agito in qualità di consulenti legali.
A differenza di quanto ipotizzato inizialmente, i bond non sono stati dotati del cosiddetto «equity kicker», cioé di una clausola per cui, nel caso di quotazione in Borsa dell’emittente, gli obbligazionisti avrebbero potuto sottoscrivere le azioni con uno sconto del 7%. “Siamo stati consigliati ad evitare una differenza di trattamento a favore degli obbligazionisti in sede di ipo”, ha spiegato Piazzi a MF-Milano Finanza, sottolineando però, che “il progetto di quotazione resta in pista e anzi diciamo che abbiamo tutto pronto per sbarcare sull’Aim quest’autunno”. Come già anticipato a MF-Milano Finanza lo scorso 22 febbraio, l’idea di Estra è sbarcare sull’Aim con un flottante di circa il 20-25% e dopo 12-18 mesi l’obiettivo è il listino principale con un flottante del 49%.
Estra ha chiuso il 2013 con un fatturato di 695,8 milioni di euro (da 647,8 milioni di euro nel 2012) con un ebitda di 59,4 milioni di euro (da 63,5 milioni) (scarica qui il comunicato sul bilancio 2013). “Quanto incassato con il collocamento del bond ci servirà a finanziare lo sviluppo del nostro business che è la distribuzione e la vendita di gas”, ha spiegato Piazzi, che ha aggiunto:”In particolare, per quanto riguarda la distribuzione di gas, presto praticamente tutta Italia andrà a gara, nel senso che andranno riassegnate le concessioni. Noi riteniamo di poter giocare un ruolo importante in questo senso e quindi dobbiamo preparaci, cioé fare investimenti per aumentare la nostra capacità di gestione della rete”.