La famiglia Moretti ha riacquistato dal fondo FSI I gestito da FSI sgr l’intera partecipazione (35%) in Lumson, specializzata nel packaging primario per prodotti di cosmetica e make-up, che il fondo aveva acquisito nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), finanziandosi con obbligazioni a lungo termine emesse da un veicolo controllato dalla stessa famiglia e sottoscritte dai fondi di Anima Alternative e della spagnola Oquendo Capital (si veda qui il comunicato stampa).
Il team interno di Lumson, guidato dal presidente Matteo Moretti e assistito dal direttore Francesco dell’Elmo, ha seguito gli aspetti finanziari della transazione, mentre Chiomenti ha agito come advisor legale della famiglia Moretti. Anima Alternative e Oquendo Capital sono state seguite dallo studio legale associato ad Ashurst LLP.
Lusmon è controllata oggi al 65% da Remson srl, holding della famiglia Moretti, e partecipata appunto al 35% da FSI. Nella realtà, quindi, non c’è alcuna traccia dell’operazione di integrazione con la concorrente Pibiplast, annunciata nell’agosto 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Allora, infatti, si era annunciato il progetto di dare vita al leader italiano nel packaging per la cosmetica, con obiettivo la quotazione a Piazza Affari nel medio periodo. Pibiplast a sua volta dal 2018 fa capo per l’80% ai fondi L- Catterton e Ambienta con la famiglia Bosi, fondatrice dell’azienda, che è rimasta nel capitale con il 20% (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre dello stesso anno Equita Private Debt Fund aveva sottoscritto un bond subordinato da 10 milioni di euro emesso dalla newco con la quale i due fondi avevano investito in Pibiplast (si veda altro articolo di BeBeez). Nella nuova compagine azionaria la quota di controllo (il 51%) doveva essere in mano alla famiglia Moretti, con il resto che si sarebbe suddiviso tra FSI e L-Catterton, mentre sarebbe uscito dal capitale il fondo Ambienta. L’operazione di integrazione tra le due società, però, poi non è appunto mai avvenuta: Pibiplast continua a essere controllata da L Catterton e Ambienta e partecipata per una minoranza dalla famiglia Bosi.
Quanto a Lumson, fondata nel 1975 da Remo Moretti e con sede a Capergnanica (Cremona), nel 2022 ha superato i 130 milioni di euro di fatturato, dopo aver chiuso il 2021 con ricavi per 109 milioni di euro, 19,4 milioni di ebitda e 22,1 milioni di debito finanziario netto (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Negli ultimi cinque anni il fatturato della società è raddoppiato e, sotto la guida di Matteo Moretti, l’azienda si è rafforzata significativamente nel segmento del make-up di alta gamma, anche tramite l’acquisizione nel 2019 della Marino Belotti (si veda altro articolo di BeBeez). Sono stati inoltre completati importanti e innovativi progetti nell’ambito della sostenibilità, tematica di estremo rilievo nel mondo del packaging e nella quale Lumson è ormai leader con una solida pipeline e un management team dinamico.
Quello nei bond emessi dalla famiglia Moretti è il nono investimento del primo fondo di private capital di Anima Alternative e contribuisce al successo della strategia tesa a sostenere lo sviluppo di piccole e medie imprese italiane grazie a strumenti ibridi a lungo termine costruiti su misura.
Per Oquendo l’operazione segna una tappa fondamentale nel suo sviluppo internazionale, poiché si tratta del primo investimento in Italia di Oquendo IV, fondo di quarta generazione dedicato a fornire soluzioni di capitale flessibili alle imprese del mid-market dell’Europa meridionale nel contesto della crescita o delle riorganizzazioni azionarie.
“Anima Alternative e Oquendo ci hanno fornito, in modo tempestivo, una soluzione finanziaria altamente flessibile per supportare la nostra volontà di aumentare fino al 100% la nostra partecipazione in Lumson e per implementare i nostri piani futuri per il gruppo Lumson” ha dichiarato Matteo Moretti.
“Siamo rimasti impressionati dagli eccellenti risultati raggiunti dal gruppo Lumson grazie alla sua capacità di innovare in un settore in crescita”, ha commentato Philippe Minard, ad di Anima Alternative.
“Lumson è il tipico esempio delle imprese a conduzione familiare che intendiamo sostenere. Siamo entusiasti di collaborare con Matteo Moretti e il suo team esecutivo nell’ambito dei loro piani di crescita”, ha concluso Alfonso Erhardt, partner fondatore di Oquendo Capital.
Lo scorso aprile Anima Alternative sgr, interamente controllata dall’omonimo gruppo della gestione del risparmio, si è affiancata a Clessidra nel capitale di Impresoft spa, polo tecnologico nato a novembre 2019 dall’unione di 4ward, Brainware, Gruppo Formula, Impresoft e Qualitas Informatic, di cui appunto il fondo di Clessidra ha acquisito la maggioranza a dicembre 2021 (si veda qui il comunicato stampa). La quota era stata ceduta dal fondo VII di Xenon Private Equity. I key manager di Impresoft, in larga parte fondatori del gruppo, hanno affiancato Clessidra, co-investendo con una significativa quota nel gruppo. Anche Italmobiliare ha partecipato all’operazione come co-investitore (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, il fondo Anima Alternative 1 ha sottoscritto un accordo di co-investimento con il fondo Capital Partners 4, gestito da Clessidra Private Equity sgr.
Ricordiamo poi che, prima del deal Lumson, lo scorso ottobre Alternative 1 ha co-finanziato Kyip, acronimo di Kyma Investment Partners, guidato dal ceo e cofondatore Gianluca Losi e focalizzato sulla trasformazione digitale delle pmi italiane, nell’acquisizione di Selecta Digital, azienda italiana attiva nella comunicazione automatizzata multicanale per l’interazione tra azienda e clientela. A vendere sono stati i soci Marco Corradini e Ludovico Carlo Diaz. Più in dettaglio, il fondo di Anima ha erogato un finanziamento subordinato di tipo mezzanino di 12 milioni di euro. Ulteriori fondi sono stati forniti da Bnl, Banca Sella e illimity Bank (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo Anima Alternative 1 è stato lanciato nel settembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e investe in prestiti direct lending, sia senior sia subordinati oltre che in partecipazioni di minoranza. Dopo un primo closing a gennaio del 2021 a 117 milioni di euro su un hard cap di 150, il fondo ha effettuato altre operazioni tra cui parte del finanziamento dell’acquisizione del 50% della GnuttiCirillo da parte di Giuliano Gnutti (si veda altro articolo di BeBeez).
(articolo modificato alle ore 10.15 del 1° dicembre 2022 – si precisa che l’operazione di integrazione tra Lumson e Pibiplast, annunciata nel 2020, non è poi mai avvenuta)