Per rafforzare e ammodernare le infrastrutture italiane servono capitali, tanti. Le cifre sono piuttosto impietose, del resto. Secondo il G20 Global Infrastructure Outlook, l’Italia sconta un gap molto consistente, stimato in 310 miliardi di euro fino al 2040 rispetto alle risorse disponibili oggi. Per la Spagna, per esempio, il gap è di 50 miliardi, per la Germania meno di un miliardo. È quindi del tuto evidente che attrarre capitali privati verso il mercato delle infrastrutture è un elemento imprescindibile, essendo le risorse pubbliche non sufficienti.
Hanno spiegato in un intervento sul Corriere della Sera Andrea Montanino e Giancarlo Scotti, rispettivamente direttore strategie territoriali e impatto e direttore del ramo immob