Finint sgr ha siglato con Copernico sim un accordo per distribuire il suo PIR Finint Economia Reale Italia, fondo bilanciato obbligazionario concepito con l’obiettivo di veicolare gli investimenti verso le piccole e medie imprese italiane, al fine di stimolare l’economia reale e sostenere la ripresa economica del Paese (si veda qui il comunicato stampa).
Il PIR, lanciato nel luglio 2017, investe in strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati: obbligazioni (comprese obbligazioni convertibili), strumenti rappresentativi del capitale di rischio, parti di OICR la cui politica di investimento è compatibile con quella del fondo, depositi bancari e strumenti del mercato monetario. La collaborazione con Copernico sim rappresenta un ulteriore passo avanti nell’apertura di prodotti gestiti da Finint sgr destinati al mercato retail.
“Siamo particolarmente soddisfatti di questa collaborazione e del riconoscimento che Copernico Sim ha voluto attribuirci. Siamo fiduciosi che l’accordo possa portare reciproci benefici con il fine ultimo di rafforzare il contributo a sostegno del mercato delle pmi italiane, in un momento storico che presenta interessanti e crescenti prospettive di investimento nel segmento. In questo contesto riteniamo che i piani individuali di risparmio rappresentino oggi uno strumento fondamentale per il rilancio dell’economia italiana in particolare nell’era post Covid-19 e che, per questo, possano e debbano assumere il ruolo di protagonisti nell’accompagnare l’economia italiana attraverso quel percorso di ripresa tanto auspicato per gli anni a venire”, ha commentato Mauro Sbroggiò, ad di Finint sgr.
Gianluca Scelzo, consigliere delegato di Copernico sim, ha dichiarato: “A distanza di vent’anni dai primi accordi di distribuzione diretta multibrand, Copernico sim continua a credere nella ricerca delle società di gestione focalizzate in specifici settori di investimento. In quest’ottica la distribuzione del fondo Finint Economia Reale Italia permette di sostenere anche il mercato dell’economia reale attraverso l’investimento nel settore industriale italiano e nelle aziende che supportano il territorio. L’accordo permetterà a Copernico sim di migliorare ancora una volta le possibilità di diversificazione e l’efficienza dei portafogli dei clienti in un’ottica di architettura aperta vera, che ci contraddistingue”.
Finint Investments sgr fa capo al Gruppo Banca Finint, una tra le più attive investment bank sul panorama del mercato italiano della finanza strutturata, del corporate & investment banking e dell’asset management. Banca Finint lo scorso ottobre ha riorganizzato l’assetto societario per semplificare la struttura e ha annunciato la fusione per incorporazione nella società capogruppo Banca Finint spa di tre società interamente controllate: Securitisation Services spa, leader di mercato nella gestione e nel monitoraggio di operazioni di cartolarizzazione, covered bond e finanza strutturata; Finint Corporate Advisors srl, partner privilegiato di imprese di piccola e media dimensione, di grandi gruppi industriali e di investitori istituzionali per svolgere l’attività di consulenza in operazioni di finanza straordinaria; e FISG Srl, leader di mercato nella realizzazione di operazioni di finanza strutturata. La fusione non riguarda invece Finint Investments sgr, la società di gestione del risparmio, nella quale la capogruppo manterrà la partecipazione diretta (si veda altro articolo di BeBeez).
La sgr è stata la prima società di gestione del risparmio italiana autorizzata nel 2004 all’istituzione di fondi immobiliari alternativi e la prima ad istituire un fondo di questa tipologia. Ricordiamo che Finint sgr nel dicembre 2020 ha lanciato Pitagora, un nuovo fondo immobiliare dedicato allo student housing con un obiettivo di raccolta di 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’ottobre 2020 la sgr ha lanciato il fondo Efesto Credit Fund, dedicato all’acquisto di Utp corporate dai bilanci bancari, e ha annunciato che il fondo comprerà 450 milioni di euro di crediti lordi Utp (di cui 190 milioni secured e 260 milioni unsecured) verso 50 aziende di piccole e medie dimensioni attive in vari settori, tra cui real estate, costruzioni, prodotti industriali diversificati, packaging, food & beverage, arredo, energia e utilities. Gli Utp sono in portafoglio a Unicredit e ad altre quattro banche, tra le quali si dice BPER e Bnl. Le attività di servicing dei crediti saranno svolte da doValue, il servicer quotato a Piazza Affari, attraverso la controllata Italfondiario, che inietterà anche la nuova finanza che servirà al rilancio delle aziende debitrici (si veda altro articolo di BeBeez).
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