Gequity (ex Investimenti e Sviluppo), holding di partecipazioni quotata sul MTA di Borsa Italiana, ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile da 1,4 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha sottoscritto RiverRock tramite RiverRock Minibond Fund. L’emissione era stata annunciata nel gennaio scorso, così come il suo sottoscrittore (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo minibond ha scadenza 26 marzo 2024 e paga una cedola del 7% annuo. Il rimborso è garantito da pegno sulle 42 quote (pari al 32% del patrimonio) del Fondo Margot, fondo immobiliare gestito da Castello sgr, detenute dalla società. Sarà rimborsato interamente a scadenza, salvo rimborso anticipato per: esercizio dell’opzione call da parte della società (dal 22 giugno 2022); esercizio dell’opzione put da parte degli obbligazionisti (dal 26 marzo 2023); evento rilevante, come definito dal regolamento. Il regolamento prevede questi financial covenant: rapporto tra debito finanziario e capitale sociale di Gequity, quest’ultimo maggiorato della riserva futuro aumento di capitale, pari a 2 volte; e rapporto tra PFN consolidata del Gruppo Gequity e ebitda di HRD Training Group (ante royalties) pari a 3 volte.
Sono previste inoltre dichiarazioni e garanzie e ownership covenant in linea con operazioni similari. I proventi dell’emissione serviranno a rifinanziare un prestito convertibile emesso nel febbraio 2016 in scadenza domani. Quel bond paga una cedola del 4% e prevede un diritto di conversione in azioni ordinarie di compendio esercitabile tra il 25 febbraio e il 25 marzo prossimi.
Gequity è specializzata in investimenti in piccole e medie aziende ad alto potenziale che concorrono alla sostenibilità, al miglioramento dello stile di vita e all’accrescimento delle capacità dell’individuo. La società, con sede a Milano, privilegia gli investimenti nel settore dei servizi e in imprese innovative, caratterizzate da ottime prospettive di crescita. In particolare, nella selezione degli investimenti sono privilegiate imprese che concorrono allo sviluppo della sostenibilità, garantendo modelli di produzione e di consumo che rispettano tale valore, nonché promuovono il benessere e la salute della persona anche sul luogo di lavoro.
La società ha chiuo la semestrale consollidata a fine giugno 2020 con un ebtida positivo per 515 mila euro, un risultato di periodo di 267 mila euro, un patrimonio netto di 201 mila euro e un Indebitamento finanziario di 1,154 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che nel maggio 2017 HRD Italia (oggi Believe spa) aveva rilevato il 50,51% del capitale di Gequity in sede di asta nell’ambito del concordato della controllante Sintesi. HRD Italia aveva poi lanciato un’opa obbligatoria sul resto delle azioni in circolazione che, dopo varie vicende di sospensione (si veda altro articolo di BeBeez), si era conclusa a fine dicembre con pochissime adesioni e al termine dell’offerta HRD possedeva il 50,86% del capitale di Gequity (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel corso del 2019 HRD Italia ha sottoscritto un aumento di capitale in natura riservato da 14 milioni di euro, conferendo in Gequity le proprie partecipate operative: HRD Net srl, HRD Business Training srl e RR Brand srl che da allora fanno parte del Gruppo Gequity (si veda qui il comunicato stampa di allora), con la conseguenza che Believe spa controlla oggi l’89,18% del capitale. Believe da capo a Improvement Holding srl, a sua volta controllata pariteticamente da Roberto Re e Roberta Cuttica.