Le piattaforme di equity crowdfunding stanno scaldando i motori per preparasi a cogliere l’opportunità offerta dalla Legge di Bilancio 2019 e cioé la possibilità di ospitare campagne di raccolta di strumenti di debito emessi da pmi, sebbene sottoscrivibili soltanto da investitori professionali, a differenza di quanto è invece previsto per le quote di capitale in offerta nelle campagne di raccolta di capitale di rischio.
Le due novità sono in sostanza quelle che erano contenute in un emendamento alla Legge di Bilancio proposto lo scorso novembre da sette deputati della Lega, membri della Commissione Bilancio della Camera: Erik Umberto Pretto, Giuseppe Ercole Bellachioma, Vanessa Cattoi, Emanuele Cestari, Rebecca Frassini, Alberto Ribolla, Maura Tomasi (si veda altro articolo di BeBeez per i lettori Premium, vedi qui come abbonarti).
Nel dettaglio, la nuova norma è ora contenuta nel comma 236 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio, che ha modificato l’articolo 1, comma 5-novies del Testo Unico della Finanza che riguarda la definizione di “portale per la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese e per le imprese sociali” al fine di includere anche i portali online che abbiano come finalità la facilitazione della raccolta di finanziamenti tramite obbligazioni o strumenti finanziari di debito da parte delle piccole e medie imprese”.
Non solo. Il comma 238 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio ha introdotto il nuovo comma 1-ter all’articolo 100-ter del TUF, che prevede che la sottoscrizione di obbligazioni o di titoli di debito sia riservata agli investitori professionali e a particolari categorie di investitori eventualmente individuate dalla Consob e sia effettuata in una sezione del portale diversa da quella in cui si svolge la raccolta del capitale di rischio.
Intanto, sempre a novembre, Consob aveva già alzato la soglia di esenzione dall’obbligo di pubblicazione del prospetto informativo da 5 a 8 milioni di euro per tutte le offerte pubbliche di prodotti finanziari, il che rappresenta un tassello importante per lo sviluppo del mercato dell’equity crowdfunding e ora anche di quello del debito delle pmi (si veda altro articolo di BeBeez).
Sinora in Italia le piattaforme fintech potevano intermediare soltanto prestiti alle pmi a medio o lungo termine o nella forma di sconto fatture (si veda altro articolo di BeBeez per i lettori Premium sul boom della finanza via web, vedi qui come abbonarti), ma all’estero c sono già da tempo comunque piattaforme fintech che invece collocano minibond. In particolare c’è Tifosy, autorizzata dalla FCA britannica, che, grazie al passaporto europeo, ha ottenuto l’iscrizione all’albo speciale Consob delle piattaforme di equity crowdfunding e che ha collocato i minibond del Frosinone Calcio e del Pescara Calcio.