A metà dicembre Sabaf, azienda quotata su Euronext Star Milan, dal 2016 controllata al 20% da Quaestio Capital Management sgr e tra i leader mondiali nei componenti per piani cottura, ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario senior, non garantito, non convertibile e non subordinato, per un valore di 30 milioni di euro. Il prestito, con scadenza nel 2031, è stato sottoscritto interamente da Pricoa Private Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial, operatore nel mercato internazionale dei private placement (si veda qui il comunicato stampa). Le obbligazioni sono stata emesse in una tranche unica, hanno una durata di 10 anni e vita media di 8 anni. La cedola, fissa, è dell’1,85%.
Unicredit ha agito in qualità di sole arranger dell’operazione. Latham & Watkins ha agito come consulente legale dell’emittente e Akin Gump Strauss Hauer & Feld come consulente legale di Pricoa. BNY Mellon ha agito quale settlement agent e paying agent nell’ambito dell’operazione.
Il titolo di Sabaf ha chiuso ieri a 23,70 euro, in rialzo del 2,16%. Fondata nei primi anni ’50, l’azienda è cresciuta costantemente fino a divenire oggi uno tra i primi produttori mondiali di componenti per elettrodomestici. La produzione si articola su tre linee principali: componenti per la cottura a gas (rubinetti e bruciatori), cerniere e componenti elettronici. Il Gruppo Sabaf impiega oltre 1.500 dipendenti ed è attivo con la capogruppo Sabaf e con le controllate Sabaf do Brasil, Sabaf Turchia e Sabaf Cina, produttrici di bruciatori domestici, A.R.C., che produce bruciatori per apparecchi di cottura professionali (di cui è salita al 100% del capitale lo scorso ottobre), Faringosi Hinges e C.M.I., leader nella produzione di cerniere per forni e lavastoviglie (di cui è salita al 100% del capitale lo scorso novembre), e Okida, attiva nel settore della componentistica elettronica per elettrodomestici. Sabaf conta 1.200 dipendenti e 400 clienti in 64 paesi.
L’azienda, con sede a Ospitaletto (Brescia), ha chiuso il terzo trimestre 2021 con ricavi per 63,1 milioni, un ebitda di 12 milioni e un utile di 6,5 milioni. Tra gennaio e settembre 2021 Sabaf ha conseguito un fatturato di 200,8 milioni, un ebitda di 44,2 milioni e un utile di 23,3 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Nel 2020 la società ha fatturato 184,9 milioni (+18,6% dal 2019), a fronte di un ebitda di 37,1 milioni (+37,2%) e un utile di 14 milioni (+40,8%; si veda qui il comunicato stampa). Il prestito obbligazionario appena collocato consentirà a Sabaf di diversificare le fonti di finanziamento, migliorare la propria flessibilità finanziaria e allungare significativamente la durata media del debito.
Pietro Iotti, ceo di Sabaf, ha commentato: “Il collocamento di questo prestito obbligazionario consente al Gruppo Sabaf di dotarsi di nuove risorse a supporto degli ambizioni obiettivi di sviluppo che intendiamo perseguire, nelle due direttrici della crescita organica internazionale e dell’espansione per linee esterne”.
E’ la terza volta che Pricoa sottoscrive un’emissione da parte di un’azienda italiana quotata. In precedenza, lo scorso ottobre aveva sottoscritto il bond da 40 milioni di Antares Vision, gruppo quotato a Piazza Affari e leader mondiale nel software per la tracciatura e il controllo di qualità dei farmaci (si veda altro articolo di BeBeez). La società si era quotata all’Aim Italia nall’aprile 2019 a valle della business combination con la Spac ALP.I. (si veda altro articolo di BeBeez) ed è passata al Mta il 5 maggio scorso, con un’offerta da 225 milioni di euro.
Inoltre, lo scorso maggio la controllata del gruppo Prudential aveva sottoscritto un altro bond da 40 milioni emesso da SIT, azienda che produce sistemi di controllo dei consumi energetici (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in quel caso si trattava di una società che è arrivata a Piazza Affari grazie alla business combination con una Spac, Industrial Stars of Italy 2 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma Pricoa ha anche sottoscritto una nutrita serie di emissioni da parte di medie aziende italiane non quotate, e precisamente:
- Italian Entertainment Network – IEN (36 milioni), gruppo specializzato nella produzione di contenuti media e di eventi culturali, a cui fanno capo Filmaster Group e Civita Cultura;
- Fabbrica Italiana Sintetici – FIS (50 milioni), leader nella realizzazione di prodotti chimici per l’industria farmaceutica, la cui emissione rientra in uno shelf facility da 125 milioni di dollari (o equivalente in euro);
- Bonfiglioli Riduttori spa (shelf facility da 125 milioni di dollari o equivalente in euro), gruppo che progetta e realizza soluzioni per il controllo e la trasmissione di potenza nell’industria e nelle macchine operatrici semoventi e per le energie rinnovabili;
- Epta (20 milioni), gruppo italiano leader internazionale nel settore della refrigerazione per la grande distribuzione;
- Carco (30 milioni), specializzata nella produzione e distribuzione di guarnizioni industriali in elastomero per la tenuta dei fluidi, che nel febbraio 2019 ha poi rifinanziato l’acquisizione di Microflex Technologies con un nuovo bond sottoscritto da Pricoa da 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez);
- Ama (30 milioni), specializzata nella produzione di componentistica per il settore dei macchinari agricoli;
- GVS (50 milioni), di cui 40 per comprare l’americana Kuss Filtration;
- Crif (shelf facility da 125 milioni di dollari), con un private placement uno nel luglio 2016 del valore di 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e un altro bond da 30 milioni di euro nell’aprile scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Crif è uno dei principali operatori a livello internazionale nei servizi integrati di business & commercial information e di credit & marketing management;
- Stevanato Group, (all’epoca non quotata) con una shelf facility da oltre 111 milioni di dollari, con un private placement del valore di 50 milioni di euro nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Pricoa aveva anche finanziato in direct lending lo scorso luglio l’acquisizione della società di cybersecurity Security of the Third Millenium spa da parte della holding internazionale HLD (si veda altro articolo di BeBeez).
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