E’ stato prezzato ieri l’atteso bond di Centurion Bidco spa, la holding di controllo di Engineering Ingegneria Informatica spa, gruppo specializzato nello sviluppo di software e nelle tecnologie al servizio delle imprese, che fa capo a Bain Capital e NB Renaissance e, per una minoranza, a NB Aurora. Il bond da 385 milioni di euro e scadenza 2028 è in collocamento a un tasso dell’11,125% con l’offerta che si concluderà il prossimo 17 maggio (si veda qui il comunicato stampa)
La società aveva annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di emettere il nuovo prestito obbligazionario senior secured a tasso fisso e le agenzie di rating Moody’s e S&P Global avevano assegnato all’emissione, rispettivamente, il rating B2 e B- (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che le risorse raccolte, insieme alla cassa a bilancio, serviranno a rimborsare il prestito ponte da 385 milioni che era stato messo a disposizione dalle banche in occasione dell’opa lanciata dal veicolo Overlord Bidco spa, interamente controllato da Engineering, su Be Shaping the Future, società che sviluppa sistemi di supporto alla transizione digitale delle aziende quotata a Piazza Affari e poi delistata lo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez). L’opa prevedeva un prezzo unitario di 3,45 euro, pari a un equity value (o capitalizzazione di mercato) di 441 milioni di euro e a un enterprise value di 483 milioni.
Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati per 1,46 miliardi di euro, in crescita del 10,5% dagli 1,32 miliardi del 2021, con un ebitda rettificato di 207,8 milioni (+4,8% da 198,3 milioni) e un debito finanziario netto di 1,25 miliardi (da 870,1 milioni) (si veda e qui il bilancio 2022). I numeri sono ancora migliori se si ipotizza che le acquisizioni di Be Shaping the Future e delle altre società acquisite nel corso dell’anno fossero già state completate al 1° gennaio 2022. In questo caso (si veda qui il comunicato stampa), il gruppo avrebbe chiuso il 2022 con 1,64 miliardi di euro di ricavi consolidati pro-forma, un ebitda rettificato pro-forma di 256,9 milioni e un free cash flow di 202,3 milioni. I primi due mesi del 2023 si sono invece chiusi con ricavi per 248,5 milioni di euro rispetto ai 205,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, con un ebitda rettificato di circa 20 milioni, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2022, e con un miglioramento degli ordini di circa il 49%, passando da circa 340 milioni dei primi due mesi del 2022 ai 507 milioni a fine febbraio 2023. Quanto all’indebitamento finanziario netto, a fine febbraio era di 1,2 miliardi di euro dagli 1,155 miliardi al 1° gennaio 2023.