
Nuovo bond in arrivo per Centurion Bidco spa, la holding di controllo di Engineering Ingegneria Informatica spa, gruppo specializzato nello sviluppo di software e nelle tecnologie al servizio delle imprese, che fa capo a Bain Capital e NB Renaissance e, per una minoranza, a NB Aurora. La società ha infatti annunciato ieri l’intenzione di emettere nuovo prestito obbligazionario senior secured a tasso fisso per 385 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Le risorse raccolte, insieme alla cassa a bilancio, serviranno a rimborsare il prestito ponte da 385 milioni che era stato messo a disposizione dalle banche in occasione dell’opa lanciata dal veicolo Overlord Bidco spa, interamente controllato da Engineering, su Be Shaping the Future, società che sviluppa sistemi di supporto alla transizione digitale delle aziende quotata a Piazza Affari e poi delistata lo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez). L’opa prevedeva un prezzo unitario di 3,45 euro, pari a un equity value (o capitalizzazione di mercato) di 441 milioni di euro e a un enterprise value di 483 milioni.
Moody’s ha assegnato ieri al nuovo bond lo stesso rating B2 assegnato a Engineering, che riflette la dimensione della revolving credit facility super-senior da 195 milioni di euro e l’elevato indebitamento che caratterizza il modello di business dell’azienda. Il rating B2 assegnato alle nuove obbligazioni riflette anche il loro posizionamento pari passu con il bond da 605 milioni di euro con scadenza 2026 e cedola 5,875% quotato al Luxembourg Stock Exchange ed emesso da Centurion BidCo nell’ottobre 2020 per rifinanziare il prestito ponte contratto per l’acquisizione di Engineering e con il senior secured term loan da 38 milioni di euro sempre con scadenza 2026 (si veda qui altro articolo di BeBeez e qui Offering Memorandum del bond).
S&P Global ha a sua volta assegnato al nuovo bond il rating B-, in linea con il corporate rating di Centurion BidCo, stimando che il margine di ebitda rettificato aumenterà di 300-400 punti base nel 2023, grazie a minori accantonamenti, costi eccezionali, iniziative di risparmio e sinergie, il che dovrebbe portare a una riduzione significativa del rapporto tra debito rettificato ed ebitda a meno di 10 volte (8 volte, se si esclude il
debito con pagamento in natura PIK) nel 2023 dalle circa 14 volte (pro forma) a fine 2022.

Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati per 1,46 miliardi di euro, in crescita del 10,5% dagli 1,32 miliardi del 2021, con un ebitda rettificato di 207,8 milioni (+4,8% da 198,3 milioni) e un debito finanziario netto di 1,25 miliardi (da 870,1 milioni) (si veda e qui il bilancio 2022). I numeri sono ancora migliori se si ipotizza che le acquisizioni di Be Shaping the Future e delle altre società acquisite nel corso dell’anno fossero già state completate al 1° gennaio 2022. In questo caso, come si legge in una nota pubblicata ieri (si veda qui il comunicato stampa), il gruppo avrebbe chiuso il 2022 con 1,64 miliardi di euro di ricavi consolidati pro-forma, un ebitda rettificato pro-forma di 256,9 milioni e un free cash flow di 202,3 milioni. I primi due mesi del 2023 si sono invece chiusi con ricavi per 248,5 milioni di euro rispetto ai 205,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, con un ebitda rettificato di circa 20 milioni, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2022, e con un miglioramento degli ordini di circa il 49%, passando da circa 340 milioni dei primi due mesi del 2022 ai 507 milioni a fine febbraio 2023. Quanto all’indebitamento finanziario netto, a fine febbraio era di 1,2 miliardi di euro dagli 1,155 miliardi al 1° gennaio 2023.
Bain Capital aveva sottoscritto nel febbraio 2020 l’accordo per acquisire il controllo di Engineering, prima controllato all’88% dai fondi Apax e NB Renaissance, che lo avevano delistato da Piazza Affari nell’estate 2016. Apax era uscito completamente dal capitale, mentre NB Reinasssance ha reinvestito con nuovi fondi, così come il top management guidato all’amministratore delegato Paolo Pandozy (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata condotta sulla base di una valutazione di 1,5-1,6 miliardi di euro, pari a 9,5-10 volte l’ebitda rettificato 2019. Nel luglio 2020, poi, NB Aurora aveva annunciato il coinvestimento con NB Renaissance in Engineering, acquistando per 20 milioni di euro una quota indiretta del 2,8% della società (si veda altro articolo di BeBeez).
Da allora Engineering ha continuato nella sua campagna di buy&build, di cui fa parte la stessa operazione su Be Shaping the Future, e il cui ultimo esempio (a parte l’opa su Be) è stato nel novembre 2022 l’acquisto di Atlantic Technologies, specializzata nei sistemi per il CRM (si veda altro articolo di BeBeez). Ma anche in precedenza tra il 2016 e il 2020 il gruppo aveva completato 20 acquisizioni in Italia e all’estero.