Il round di finanziamento in debito da 150 milioni di euro sottoscritto da Goldman Sachs nella proptech Casavo, annunciato nei giorni scorsi (si veda altro articolo di BeBeez), sarà condotto tecnicamente attraverso una cartolarizzazione. I titoli junior sono stati sottoscritti dalla stessa Casavo, che svolge anche il ruolo di asset manager nell’operazione.
Nel dettaglio, come si evince dall’avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 marzo, l’spv di cartolarizzazione Casavo Theta CR SPV srl ha acquistato da un soggetto (di cui non si conosce il nome) il credito vantato nei confronti di Casavo Theta RE SPV srl relativo al prezzo dovuto da Casavo Theta RE per l’acquisto di un bene immobile. Nell’ambito dell’operazione, Banca Finanziaria Internazionale è stata nominata quale servicer, corporate servicer e computation agent della cartolarizzazione (si veda qui il comunicato stampa).
Entrambe le spv sono state costituite da Casavo a fine 2020 e registrate nell’elenco delle spv tenuto da Banca d’Italia nel febbraio scorso. Nel verbale del Consiglio di amministrazione della capogruppo Casavo Management spa del 9 dicembre 2020, allegato all’atto costitutivo di Casavo Theta Re spv, si legge in particolare che “Nel contesto dell’operazione di cartolarizzazione in corso di negoziazione tra la società e Goldman Sachs International (…), la società intende procedere alla costituzione di taluni veicoli per il compimento di operazioni di cartolarizzazione aventi a oggetto in particolare l’emissione di titoli untranched asset backed e partly paid, i cui proventi saranno impiegati per finanziare inter alia l’acquisizione e/o la valorizzazione di beni immobili, beni mobili registrati e altri diritti sui beni medesimi nonche l’acquisizione di contratti preliminari per l’acquisto e la vendita di tali beni e/o diritti”.
Luigi Bussi, Head of Corporate & Investment Banking di Banca Finint, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di mettere la nostra expertise nel campo della securitisation a servizio di un’operazione unica nel suo genere al fianco di partner di primo livello come Casavo e Goldman Sachs, che ringraziamo per la fiducia accordata alla nostra struttura. Si tratta di un’iniziativa pionieristica nel campo immobiliare a cui siamo felici di poter contribuire con la nostra specializzazione in gestione di operazioni complesse di cartolarizzazione e con cui confermiamo la nostra leadership in questo settore”.
Ricordiamo che il round di finanziamento di debito sino a 150 milloni di euro da parte di Goldman Sachs ha affiancato quello di equity da 50 milioni di euro guidato da Exor Seeds, il veicolo di investimento di venture capital di Exor, la holding della famiglia Agnelli, quotata a Piazza Affari. Al round hanno partecipato come nuovi investitori anche i fondi P102 e Italia 500 di Azimut Libera Impresa sgr (gestito in delega da P101 sgr) e Bonsai Partners, fondo di venture capital spagnolo che investe in realtà tecnologiche in tutta Europa. Il round è stato sottoscritto anche da alcuni degli investitori già presenti nel capitale di Casavo: Greenoaks Capital, Project A Ventures, 360 Capital e Picus Capital.
Non è la prima volta che Casavo si finanzia a debito: nel febbraio 2020 aveva emesso un minibond da 5 milioni di euro, sottoscritto interamente dal fondo Amundi Progetto Italia gestito da Amundi sgr spa (si veda altro articolo di BeBeez). La proptech aveva anche incassato un round in direct lending nel giugno 2019 del valore di 25 milioni di euro da parte di un importante fondo internazionale con focus sul settore tecnologico (si veda altro articolo di BeBeez). Altri 30 milioni di euro erano stati raccolti, sempre come venture debt, nell’ambito di un round più ampio comprendente anche 20 milioni di euro in equity, coordinato da Greenoaks Capital, società di investimenti di San Francisco, che aveva già investito in note società tech come Coupang, Brex, Deliveroo, Robinhood, Sonder e Discord (si veda altro articolo di BeBeez).