Horsa spa, azienda controllata dal management e che sviluppa software avanzato per le imprese, ha emesso un sustainability linked minibond da 5 milioni di euro sottoscritto interamente da Unicredit. L’operazione è finalizzata a migliorare la sostenibilità del business (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, l’emissione obbligazionaria prevede un meccanismo di aggiustamento del margine che contempla la riduzione o l’aumento del tasso di interesse al raggiungimento o meno del target previsto nelle clausole di sostenibilità, con le quali Horsa si è impegnata ad ottenere e migliorare il rating Esg assegnato da Cerved Rating Agency, incaricata della certificazione del conseguimento dei target.
Con oltre 1.400 dipendenti, Horsa è un importante Gruppo italiano del settore ICT (Information and Communication Technologies) che realizza progetti in cui le tecnologie di frontiera come Machine Learning, Cloud, IoT e Cyber Security possono apportare un significativo vantaggio alle aziende, senza dimenticare l’essenzialità dell’implementazione e manutenzione delle aree più tradizionali, come ERP, Business Analytics, Technology e Industry 4.0. Negli ultimi anni Horsa è cresciuta in modo significativo e ha raggiunto ottimi risultati, anche grazie all’acquisizione di numerose realtà ed eccellenze ICT del territorio; pur mantenendo il suo quartier generale a Bologna, il Gruppo è presente in 23 città italiane, tra cui Milano, Torino, Genova, Vicenza, Cesena e Roma. L’ultimo investimento è stato, a inizio anno, il 3,4% della startup milanese SpartanTech, specializzata nello sviluppo di soluzioni blockchain ad alta efficienza orientate alla sostenibilità (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2021 il gruppo ha fatturato 138 milioni di euro, con un Ebitda di 16 milioni e un debito netto di oltre 1,2 milioni di euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Nicola Basso, CEO e azionista al 10% di Horsa, ha dichiarato: “Abbiamo un piano di crescita molto ambizioso per i prossimi anni che si basa su crescita organica e su M&A strategiche. Questa operazione, come altre che stiamo attivando in questo periodo, vanno tutte nella direzione di ulteriore sostegno alla crescita, mantenendo forte attenzione alla sostenibilità, per proseguire il percorso volto a diventare un primario polo di aggregazione di competenze nel settore dell’innovazione digitale”:
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord Unicredit, ha aggiunto: “Con lo strumento dei minibond mobilitiamo ingenti risorse a favore delle imprese, incoraggiando e facilitando il passaggio del nostro sistema produttivo verso forme di investimento finanziario alternative. Un impegno che coniughiamo con forte attenzione allo sviluppo dei processi di transizione ESG. Crediamo infatti che la sostenibilità costituisca un forte fattore competitivo per le aziende e siamo determinati a promuovere e supportare lo sviluppo di un futuro economico più sostenibile”.
Non si tratta del primo minibond emesso da Horsa. Già a fine 2019 il gruppo aveva infatti effettuato un’emissione in più tranche da complessivi 6 milioni di euro a sette anni ecedola del 3,6%, sottoscritta da Iccrea Banca Impresa (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Unicredit, la sua attività sui minibond prosegue spedita. Poche settimane fa, Piazza Gae Aulenti ha sottoscritto un prestito obbligazionario da 2,5 milioni di euro emesso da S.LA.M. (Società Lavorazioni Metalli srl), azienda campana specializzata nella lavorazione e verniciatura di profilati e lamiere di alluminio (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione è finalizzata a sostenere il potenziamento degli impianti dell’azienda, situati nell’opificio di Arzano, in ottica Industria 4.0 per innovare il processo di produzione mediante nuove soluzioni B2B in grado di migliorarne il posizionamento nell’area Centro-Sud. In precedenza, Unicredit aveva sottoscritto interamente un minibond a sei anni da 5 milioni di euro emesso dal gruppo Seven, che controlla la produttrice di zainetti Invicta, finalizzato principalmente all’acquisizione del 75% di Incall, società di Jesi specializzata nei prodotti di cancelleria, annunciata non più di qualche giorno fa (si veda altro articolo di BeBeez). A fine luglio la banca ha sottoscritto interamente il prestito obbligazionario di durata quinquennale da 1 milione di euro, emesso dalla media company italiana Freeda (AG Digitial Media spa, con una garanzia rilasciata dal Fondo di Garanzia per le PMI del MCC (si veda altro articolo di BeBeez). L‘obiettivo primario per l’azienda è la crescita di Freeda Platform, la piattaforma di marketing, dati e creatività, in grado di ascoltare e interagire con i Millennials e la Gen Z, rivolta ai brand che vogliono diventare rilevanti per un pubblico under 35. In precedenza, Piazza Gae Aulenti ha sottoscritto interamente un prestito obbligazionario con durata quinquennale da 1,5 milioni di euro emesso da Eudata Srl SB, boutique digitale che opera con grandi brand nazionali e internazionali nell’ambito del customer engagement sviluppando soluzioni per la gestione della clientela, finalizzato a sostenere i suoi ambiziosi piani di crescita e di investimenti (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima, Unicredit aveva sottoscritto per intero un minibond da 3,5 milioni di euro a 5 anni emesso Pianetel spa, operatore indipendente di telefonia fissa e mobile con un’offerta di servizi voce, internet e dati servizi clou. Il minibond servirà a sostenere gli ambiziosi piani di crescita e di investimenti della società, oltre ad agevolare l’incremento del rating di sostenibilità (si veda altro articolo di BeBeez).