L’Inter ha dato mandato a Goldman Sachs perché si occupi di rifinanziare il bond da 375 milioni di euro con cedola 4,875% in scadenza il 31 dicembre di quest’anno, attraverso l’emissione di un nuovo bond a scadenza 5 anni. Lo scrive Bloomberg, che precisa che la banca d’affari ha già incontrato i potenziali investitori prima delle vacanze di Natale e che l’operazione potrebbe aver già luogo nelle prossime settimane, visto che il bond in circolazione è dotato di un’opzione call a favore dell’emittente al prezzo di 100 centesimi, dopo il 24 gennaio. La nuova emissione dovrebbe essere da 425 milioni, quindi superiore ai 400 milioni di cui si parlava lo scorso ottobre (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che il bond in scadenza era stato emesso in due tranche successive dalla controllata dell’Inter al 100% Inter Media and Communication spa, unico amministratore e gestore dei settori media, broadcasting e delle sponsorizzazioni di FC Inter. Il bond era stato emesso in una prima tranche da 300 milioni nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e in una seconda tranche da 75 milioni nell’agosto 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Il processo di rifinanziamento del bond, si legge nella Relazione sui risultati dei tre mesi a settembre 2021 dell’esercizio 2021-2022 (pag. 7) di Inter Media, pubblicata a fine novembre 2021, sarà condotto possibilmente entro il primo trimestre 2022.
Intanto lo scorso 22 dicembre FitchRatings ha declassato il rating assegnato ai bond a B+ dal precedente BB-, con outlook stabile. “Il downgrade”, si legge nel report di FitchRatings, “riflette il deterioramento del profilo finanziario consolidato del gruppo a seguito della riduzione dei ricavi e degli alti salari dei giocatori. L’analisi di Fitch si basa sul gruppo consolidato dell’Inter, che costituisce prevalentemente l’F.C. Internazionale Milano spa (TeamCo) e Inter Media e Communication spa (Inter Media). A nostro avviso, la redditività a lungo termine di Inter Media è legata alla performance dell’Inter per garantire una posizione finanziaria sostenibile”.
E, prosegue la nota: “La pandemia di coronavirus e le conseguenti restrizioni hanno avuto un impatto significativo su TeamCo, portando a una riduzione delle entrate a causa della mancata o parziale partecipazione dei fan alle partite dal febbraio 2020. Ciò ha coinciso con un periodo di alti salari dei giocatori che ha portato alla pandemia e ha ridotto in modo significativo i ricavi commerciali attesi nei prossimi anni, principalmente a causa delle minori sponsorizzazioni internazionali. Nel complesso, ciò ha ridotto la diversificazione delle entrate dell’Inter e ha creato una maggiore dipendenza dalle prestazioni in campo. C’è stato anche un ritardo nella riscossione dei crediti dagli sponsor asiatici e una mancanza di flessibilità per le spese operative, con un aumento del rapporto salari/ricavi superiore al 70%. Prevediamo che nel medio termine si normalizzerà al di sotto del 60%, un benchmark che riteniamo ragionevole per i principali club di calcio europei. Le recenti pressioni sulla liquidità sono ora in qualche modo diminuite, dato l’incasso di prestiti erogati dagli azionisti, l’impegno da parte degli azionisti per una ulteriore linea di credito e i proventi positivi dal trading dei giocatori, sebbene il basso ebitda consolidato e la generazione di flussi di cassa negativi aumentino la dipendenza dal supporto continuo degli azionisti e dalla capacità di ridurre i salari dei giocatori”.
Ricordiamo che nell’esercizio chiuso il 30 giugno 2021, i ricavi consolidati si erano attestati a 364,7 milioni di euro con una perdita di 245,6 milioni, a cui avevano principalmente contribuito l’azzeramento degli introiti da gara derivante dalla chiusura degli stadi (dato che si confronta con il 2020 quando le chiusure erano iniziate nei primi giorni di marzo), le riduzioni contrattuali degli sponsor dovute all’impossibilità di erogare benefit da parte della società e la liquidazione di rapporti di natura sportiva (si veda qui il comunicato stampa). Mentre il bilancio al 30 giugno 2020 si era a sua volta chiuso con una perdita che è stata “solo” di 100 milioni grazie alla plusvalenza incassata per la vendita di Mauro Icardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Per puntellare la situazione e dotarsi delle risorse necessarie al supporto del capitale circolante, lo scorso maggio 2021 la controllante di FC Inter, il colosso cinese Suning della famiglia Zhang, era riuscita a ottenere da Oaktree un finanziamento da 275 milioni di euro a tre anni al tasso del 9% e appunto garantito dalle azioni del club in mano a Suning (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento era stato erogato a Great Horizon sarl, il veicolo lussemburghese che con il quale Suning controlla indirettamente FC Inter. Ed è stato poi via via poi Great Horizon a trasferire a FC Inter i capitali necessari per la gestione del business.
Ricordiamo che la catena di controllo di FC Inter era stata modificata in occasione del finanziamento ottenuto da Oaktree e vede ora Grand Tower sarl al 68,55%, International Sports Capital spa (che fa capo a Lion Rock) al 31,05% e azionisti di minoranza allo 0,40%, con Grand Tower che è interamente posseduta da Grand Sunshine sarl, che a sua volta è interamente posseduta da Great Horizon sarl, che infine è parte di Suning Holdings Group.
In tema di finanziamenti, è interessante tornare a leggere la Relazione sui tre mesi al 30 settembre 2021 di Inter Media and Communication spa (si veda qui la presentazione agli analisti e qui la Relazione completa), che riassume la situazione dei vari prestiti ottenuti dagli azionisti. In particolare, si legge a pag. 31, FC Inter alla fine dell’esercizio che si è chiuso il 30 giugno 2021 aveva sui suoi libri presiti soci (shareholder loans) per un totale di 60 milioni di euro, tutti relativi a prestiti erogati durante quello stesso ultimo esercizio da Grand Tower, e aveva accumulato interessi per 17,2 milioni, di cui 1,2 milioni relativi ai prestiti erogati da Grand Tower nel corso dell’ultimo esercizio al 30 giugno 2021 e gli altri 16 milioni relativi al prestiti che erano stati erogati negli esercizi precedenti da Great Horizon e che nel corso dell’ultimo esercizio sono stati tutti convertiti a riserve di capitale.
A questo proposito, ricordiamo che nella Relazione sui risultati dell’esercizio 2020-2021 al 30 giugno 2021 di Inter Media (pag. 40), si leggeva che nel corso dell’anno fiscale in questione FC Inter ha ricevuto nuovi prestiti soci per un ammontare complessivo di 75 milioni di euro dopo la chiusura dell’operazione con Oaktree nel maggio 2021 e che sempre FC Inter ha convertito a riserve di capitale un totale di 132,1 milioni di euro di prestiti soci (di cui 15 milioni relativi a prestiti erogati durante l’esercizio chiuso il 30 giugno 2021 e gli altri erogati in esercizi precedenti). Ed ecco quindi perché a fine giugno 2021 sui libri del club calcistico erano rimasti solo 60 milioni di euro di prestiti soci. A fine settembre 2021, poi, FC Inter aveva utilizzato la su linea di credito revolving per 50 milioni di euro. E infatti si dice che il bond da 425 milioni servirà appunto per rifinanziare anche l’utilizzo di quella linea, oltre appunto che il bond da 375 milioni in scadenza.