La catena di negozi cosmetici Kiko ha concluso nei giorni scorsi un private placement di un bond da 130 milioni di euro a sei anni con cedola 6,5%, strutturato con l’aiuto di Ubs e dei legali di White Case. I bond sarebbero stati sottoscritti da due grandi investitori istituzionali, di cui uno, secondo quanto riferito da MF-Milano FInanza lo scorso sabato 29 novembre, sarebbe Generali.
I proventi del collocamento serviranno da un lato a finanziare il piano di sviluppo all’estero (in particolare negli Usa) della catena controllata dall’imprenditore Antonio Percassi tramite in veicolo Odissea srl e dall’altro a rifinanziare parte dei 150 milioni di linee di credito ottenute soltanto un anno fa da Banca Imi, Mediobanca, Bnl, Unicredit e Société Générale.
Fondato nel 1997, il network della cosmesi sta infatti crescendo a ritmi serrati sia in termini di negozi sia in termini di gamma di prodotti: a fine anno la catena conterà ben 656 negozi e 1.500 prodotti con marchio Kiko tra cosmetica, cura della pelle e accessori. Nell’estate 2012 Kiko aveva anche acquisito da Intercos il brand Madina. Per crescere a questi ritmi la società investe circa 50 milioni di euro all’anno. Kiko prevede di chiudere l’anno con 480 milioni di ricavi (dai 418 del 2013) con un ebitda di circa il 20% (da 85 milioni).