Il fondo di private debt di Equita sim ha annunciato ieri di aver sottoscritto un minibond da 15 milioni di euro emesso dal distributore italiano di pesce fresco e surgelato Panapesca (si veda il qui il comunicato stampa), di recente entrato nel portafoglio di Xenon Private Equity (si veda altro articolo di BeBeez).
Di proprietà della famiglia Panati, con sede a Massa e Cozzile (Pistoia) la società ha chiuso il 2017 con 157,8 milioni di euro di ricavi netti consolidati, 12,4 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 44,7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), mentre stima ricavi 2018 per circa 160 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta del nono investimento per Equita Private Debt Fund, gestito formalmente da Lemanik Asset management e con Equita sim nel ruolo di advisor. Il team di private debt di Equita sim, guidato da Paolo Pendenza, nel 2015 aveva lanciato la raccolta del fondo che poi ha incassato dagli investitori impegni per 100 milioni di euro e a oggi ha un costruito un portafoglio con un rendimento netto atteso del 6,5%, nonostante un profilo di rischio molto contenuto.
Contestualmente, sempre ieri, Equita ha annunciato il lancio ufficiale del suo secondo fondo Equita Private Debt II – EPD II. Il lancio nel 2019 era già stato anticipato lo scorso novembre dall’amministratore delegato di Equita Group, Andrea Vismara (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo fondo EPD II avrà una filosofia di investimento simile a quella di EPD I, il che significa che investirà sia in titoli di debito di pmi sia senior sia subordinati, anche al fianco di investitori di private equity e in alcuni casi potrà investire anche in equity, così come è già accaduto nel caso del primo fondo. Quanto al target di raccolta, ha detto Pendenza, “ci attendiamo una raccolta significativa per EPD II, superiore a quella del primo fondo”.