Irritec spa, impresa con sede a Capo d’Orlando (Messina) produttrice di sistemi innovativi per l’irrigazione che consentono di ottimizzare l’impiego delle risorse idriche, ha emesso un minibond green da 12 milioni di euro. Lo ha sottoscritto per intero Unicredit (si veda qui il comunicato stampa). Il prestito obbligazionario è a tasso variabile e la durata è di 7 anni. All’azienda emittente sarà riconosciuta dalla banca milanese un premio in termini di riduzione del tasso cedolare al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati al momento dell’emissione del prestito obbligazionario.
Si tratta del secondo minibond per Irritec, dopo quello da 7 milioni del luglio 2019, sottoscritto sempre da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre 2017 l’azienda siciliana aveva partecipato anche al primo Elite Basket Bond, del valore di 122 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
L’azienda è nata nel 1974 per iniziativa di Rosario Giuffrè, padre dell’attuale ceo Carmelo, con il nome di Siplast per produrre avvolgibili in PVC. Negli anni Ottanta, però, Carmelo Giuffrè aveva intuito che le pratiche di microirrigazione diffuse nei paesi mediorientali, negli Stati Uniti e in Arabia, stavano arrivando in Italia e avrebbero potuto rappresentare un’interessante opportunità per l’azienda, che ha ampliato da allora la propria offerta alla produzione di varie linee di tubi per agricoltura e ed edilizia Il gruppo Irritec è cresciuto costantemente, mantenendo basi solide e andando sempre alla ricerca di importanti innovazioni nel campo dell’irrigazione. Oggi è il quarto operatore mondiale nel settore della smart irrigation, distribuisce i propri prodotti in oltre 100 Paesi e conta più di 800 dipendenti distribuuti tra gli impianti produttivi e gli uffici commerciali di cui Irritec dispone in Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Cile, Brasile, Algeria e Germania e dallo scorso anno anche in Perù e Senegal. La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 198 milioni, un ebitda di 35,8 milioni e una posizione finanziaria netta di 66,1 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Con l’emissione del prestito obbligazionario Irritec, grazie al supporto di Nativa in qualità di sustainability advisor, si è data obiettivi in chiave ESG significativi e ambiziosi. Tra questi, l’incremento dei componenti in plastica riciclata e l’aumento dell’offerta di formazione professionale a beneficio dei dipendenti.
Giuffrè ha commentato: “Questa operazione finanzierà progetti di investimento e innovazione, importanti leve strategiche per il consolidamento di un modello di business sostenibile e replicabile nel mondo, a partire dalla promozione di una cultura del risparmio idrico, dello sviluppo di una filiera responsabile e della valorizzazione delle risorse ambientali e umane. Un’azione in linea con i princìpi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 promossi dal Global Compact delle Nazioni Unite, cui abbiamo scelto di aderire”.
Unicredot aveva emesso un sustainability linked bond (cioè il cui tasso è legato al rispetto di obiettivi ESG) di importo prgonabile lo scorso ottobre, quando aveva sottoscritto l’emissione da 14 milioni di euro a sette anni della torinese Dr. Gallina, specializzata nella produzione di lastre e sistemi in policarbonato per finestrature e coperture e nei profilati tecnici per l’industria e l’automotive (si veda altro articolo di BeBeez).
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