Dal suo avvio il Fondo Strategico Trentino – Alto Adige, gestito da Finint Investments sgr, ha realizzato investimenti per 176 milioni di euro sottoscrivendo 45 operazioni di prestiti obbligazionari emessi da 40 imprese diverse e stipulando 8 differenti convenzioni bancarie (si veda qui il comunicato stampa). Mauro Sbroggiò, amministratore delegato di Finint Investments sgr, ha precisato: ” Nonostante il contesto di forte competitività del mercato del credito, siamo orami vicini all’utilizzo di tutte le risorse del fondo. Nel corso del 2019 adotteremo inoltre nuovi strumenti di finanziamento, ancora più innovativi, per favorire l’accesso a forme alternative al canale bancario anche per le imprese di piccole dimensioni”
Finint Investments sgr si era aggiudicata il bando di gara per la gestione del Fondo Strategico del Trentino Alto Adige indetto dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol nell’agosto 2014. Il fondo era partito con un patrimonio di 200 milioni ed era stato sottoscritto per 75 milioni dalla Provincia Autonoma di Trento e per 75 milioni dalla Provincia Autonoma di Bolzano, ai quali si era poi aggiunta la partecipazione per 50 milioni del Fondo Pensione Laborfonds (si veda altro articolo di BeBeez)
Più nel dettaglio, il comparto di Trento ad oggi ha eseguito investimenti per 98,25 milioni di euro di cui 83,25 attraverso la sottoscrizione di 22 minibond emessi da 19 diverse imprese e 3 convenzioni bancarie per 15 milioni di euro. Mentre il comparto di Bolzano ha eseguito investimenti per 77,8 milioni, di cui 62,8 attraverso la sottoscrizione di minibond emessi da 16 diverse imprese e due obbligazioni bancarie subordinate oltre a 3 convenzioni bancarie per 15 milioni. Le due obbligazioni bancarie subordinate sottoscritte hanno previsto inoltre la stipula di altrettante convenzioni dedicate al territorio e in particolare destinate al settore agro-silvo-pastorale e turistico ricettivo. A livello complessivo l’indotto generato dalle convenzioni bancarie, sia di Trento che di Bolzano, ha permesso il finanziamento di 292 imprese del territorio per un controvalore finanziato di circa 54 milioni di euro.
Nel corso del 2018 il fondo, che è gestito da Cristiano Menegus, ha sottoscritto sei differenti prestiti obbligazionari, quattro relativi a imprese della Provincia di Bolzano (Niederstätter, Tratter Engineering, Lavanderie dell’Alto Adige, IFI) per un controvalore di 13,6 milioni e due relativi a imprese della Provincia di Trento (Dolomiti Fruits e Cipriani Profilati) per un controvalore di 8 milioni. Sono state inoltre stipulate convenzioni bancarie per 14,9 milioni.
Le emissioni di Lavanderie dell’Alto Adige srl e di IFI spa non erano state sinora comunicate. Lavanderie dell’Alto Adige ha emesso il minibond lo scorso settembre per 3 milioni di euro. La società è attiva da oltre 20 anni nel settore del lavanolo industriale di abbigliamento tecnico per il lavoro e di dispositivi di protezione individuale, impiega circa 50 persone nell’impianto di Ora (Bolzano) e dispone di due ulteriori sedi logistiche dove sono occupate altre 10 persone. L’emissione è stata sottoscritta interamente dal Fondo Strategico Trentino-Alto Adige, ha una durata di 6 anni e mezzo di cui uno di preammortamento. I proventi dell’emissione, oltre a riequilibrare in maniera più coerente ed efficace le fonti di finanziamento, sosterranno un piano di crescita che prevede un importante sviluppo del business legato al lavanolo industriale caratterizzato da significativi investimenti per l’acquisto degli indumenti da lavoro sui quali viene in seguito erogato il servizio di noleggio e lavaggio.
Il minibond di IFI spa è stato invece emesso lo scorso dicembre per 5,4 milioni di euro con scadenza 5 anni e anche in questo caso è stata integralmente sottoscritta dal fondo. IFI è la holding della famiglia Staffler di Bolzano che opera nei diversi settori della gestione alberghiera, gestione immobiliare e gestione di parcheggi pubblici, nonché la gestione di concessionarie di automobili e di attività agricole. La società è particolarmente nota per la proprietà e la gestione dello storico Hotel Laurin a Bolzano e impiega complessivamente circa 200 collaboratori, incluso il personale a chiamata e stagionale adottato soprattutto per la gestione alberghiera. I proventi dell’emissione obbligazionaria saranno volti principalmente a equilibrare e massimizzare l’efficienza delle attuali fonti di finanziamento.