Il mercato dei minibondnon ha per nulla risentito della crisi da lockdown, anzi ne sta uscendo rafforzato, proprio perché si sta dimostrando una solida alternativa al prestito bancario, in un momento di difficoltà per molte aziende soprattutto nel reperire capitale circolante. I dati che verranno annunciati questa mattina dall’Osservatorio Minibond della School of Management del Politecnico di Milano, in occasione di un webinar sull’evoluzione del mercato del private debt in Italia, e di cui BeBeez è media partner (clicca qui per registrarti), indicano infatti che tra gennaio e fine giugno 2020 (ragionevole stima da parte degli advisor) le aziende italiane non quotate avranno emesso 86 minibond per un controvalore complessivo di 270,55 milioni di euro, contro le 50 emissioni e i 220,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2019.
Questi numeri, relativi alle emissioni sino a 50 milioni, si confrontano con il totale di 1,183 miliardi di euro di emissioni complessive per tutto il 2019, dopo i 977 milioni del 2018 e gli 1,175 miliardi del 2017. Quei dati erano stati diffusi lo scorso febbraio sempre dall’Osservatorio Minibond in occasione della pubblicazione del Sesto report annuale (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che i numeri dell’Osservatorio del Politecnico differiscono da quelli del Report Private Debt 2019 di BeBeez (per gli abbonati a BeBeez News Premium), basato sul database BeBeez Private Data, che tiene conto anche delle emissioni oltre ai 50 milioni di società italiane non quotate o di controllanti o collegate estere (tipicamente i veicoli di buyout) e che ha mappato 180 emissioni per un controvalore totale di circa 6.420,4 miliardi di euro, di cui 15 emissioni di dimensioni superiori a 100 milioni per un controvalore complessivo di 5.466 miliardi di euro, nessuna emissione di dimensioni tra i 50 e i 100 milioni e 165 emissioni sino ai 50 milioni, per un controvalore totale di 954,3 milioni. Di queste emissioni più piccole, 23 sono parte di cosiddette operazioni “basket bond”, cioè aggregati di minibond con caratteristiche simili, che possono essere proposti agli investitori come cartolarizzazioni oppure come singoli titoli ma appunto parte di un “gruppo”.
Per andare un po’ più nel dettaglio sui dati 2020, è interessante notare che un buon numero di emissioni va sotto il “cappello” dei cosiddetti basket bond. A oggi BeBeez Private Dataha mappato 44 emissioni sotto i 50 milioni di euro, di cui otto appartenenti al Garanzia Campania Bond (si veda altro articolo di BeBeez), tre appartenenti al Pluribond Liquidità Immediata (si veda altro articolo di BeBeez), due appartenenti all’Intesa Sanpaolo Basket Bond (quelli di Ledoga e di M-Cube), una parte dell’Export Basket Bond (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto per un totale di oltre 264 milioni di euro, tenendo conto anche delle emissioni di Cooperativa Esercenti Farmacia chiuse lo scorso aprile a valle dell’offerta di scambio e sottoscrizione di due bond per complessivi 27,74 milioni e di cui BeBeez ha scritto questa mattina (si veda altro articolo di BeBeez). Il dettaglio delle emissioni è contenuto nel Report Private Debt preliminare H1 2020 di BeBeez, che sarà disponibile oggi per gli abbonati a BeBeez News Premium.
Ma a fine mese questi numeri sono destinati ad aumentare di circa 25 milioni e di altri 22 bond. Vanno infatti considerate altre 17 emissioni in via di collocamento da parte di altrettante pmi che andranno tutte sotto il “cappello” del Pluribond Liquidità Immediata, l’iniziativa lanciata da Frigiolini & Partners Merchant in qualità di advisor e arranger, con Fundera come piattaforma di collocamento, destinata all’emissione di minibond short term da parte di pmi che necessitano di liquidità per far fronte all’attuale momento di difficoltà. Non solo. Sempre entro fine mese e sempre l’accoppiata F&P-Fundera sta chiudendo il rinnnovo delle emissioni parte delPluribond Turismo Veneto Spiagge, che lo scorso anno aveva contato 15 minibond short-term per un totale di 4,8 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Se tutte queste emissioni andranno in porto, quindi, a fine giugno si arriverà a un valore complessivo di emissioni di oltre 290 milioni di euro.