A quattro mesi dalla prima operazione sul settore vitivinicolo (si veda altro articolo di BeBeez), arriva la seconda tranche del Basket Bond di Filiera, il programma da 200 milioni di euro complessivi lanciato da Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit per finanziare i piani di sviluppo in Italia e all’estero delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell’economia italiana. La seconda emissione, perfezionata ieri (si veda qui il comunicato stampa) per complessivi 21 milioni di euro, è interamente dedicata alla filiera italiana della cultura, soprattutto sulla produzione e distribuzione cinematografica e televisiva.
L’emissione ha come sottostanti minibond, tutti a scadenza 7 anni, emessi da tre società: Iervolino and Lady Bacardi Entertainment spa, Leone Film Group e Lucky Red. Come già accaduto nel caso della prima tranche del basket bond, secondo quanto risulta a BeBeez, Unicredit ha sottoscritto il 50% delle tre emissioni direttamente dalle aziende, mentre il restante 50% è stato cartolarizzato attraverso la società veicolo Garibaldi Tower spv srl che ha emesso titoli asset-backed che sono stati a loro volta sottoscritti da Cdp.
Nel dettaglio, Iervolino and Lady Bacardi Entertainment spa, global production company fondata da Andrea Iervolino , quotata all’Aim Italia e attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi tra cui film, TV-show, web serie e molto altro, ha emesso un minibond da 10 milioni di euro con cedola 2,55% (si veda qui il comunicato stampa). Si tratta della seconda esperienza della società con il mercato dei bond, dato che ne aveva già emesso uno da 8 milioni di euro nel luglio 2020 nel quadro dell’Elite Basket Bond, (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 120,7 milioni (+51% dagli 81 milioni del 2019), un ebitd di 22,8 milioni (+1% da 22,6 milioni), un utile netto di 19,5 milioni (in leggero calo dai 20,2 milioni del 2019) e un debito finanziario netto di 15,6 milioni, in aumento dagli 0,5 milioni di fine 2019 (si veda qui il comunicato stampa). L’aumento del debito è dovuto soprattutto ai pagamenti dell’ultimo trimestre dell’esercizio per gli investimenti di attività in Serbia, per le produzioni filmiche spostate nella parte finale dell’anno a causa delle restrizioni per la pandemia e per gli slittamenti nelle domande per l’accesso ai government grant, con conseguente ritardo ai fini della relativa cessione. Quanto a questa prima parte dell’anno, è continuato il trend di crescita dei ricavi a 44,5 milioni (dai 23,8 milioni del primo trimestre 2020) e dell’ebit a 5,9 milioni (da 5,6 milioni), con l’utile netto a 5,1 milioni (in linea con l’anno scorso) e un debito finanziario netto in ulteriore aumento a 19,2 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Sul fronte del debito, la società spiega che l’aumento ulteriore è dovuto a dei pagamenti delle nuove produzioni e, soprattutto, ancora, ad alcuni slittamenti di incassi di crediti direttamente o indirettamente collegati ai ritardi nel processo di finalizzazione e ottenimento dei government grant. Tali ritardi sono previsti in recupero nei prossimi mesi con conseguente effetto positivo sull’indebitamento netto.
Quanto a Leone Film Group, è una società indipendente di produzione e distribuzione cinematografica e audiovisiva leader in Italia, fondata da Sergio Leone nel 1989 e tuttora controllata dai figli del regista, Andrea e Raffaella Leone. La società, anch’essa quotata all’Aim Italia, ha emesso bond per 6 milioni con una cedola del 2,5% (si veda qui il comunicato stampa). Come si legge nella Relazione al bilancio 2020, a fine luglio 2020, il Consiglio d’Amministrazione della controllata Lotus Production srl aveva deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario di un ammontare complessivo di 5,5 milioni a sei anni, che doveva essere interamente sottoscritto da UniCredit e assistito dalla garanzia concessa dal fondo di Garanzia. QUel bond è poi stato sottoscritto da Unicredit per un milione di euro. “I proventi saranno investiti prevalentemente per la realizzazione di nuove produzioni e acquisizione di contenuti, e faciliteranno il rilancio dopo il periodo difficile della pandemia”, ha spiegato Raffaella Leone, ceo dell’omonima casa di produzione cinematografica. La società ha chiuso il 2020 con 68,8 milioni di euro di ricavi (-2% dai 70,2 milioni del 2019), un ebitda di 26,5 milioni (-9% da 29,1 milioni) e un indebitamento finanziario netto di 66 milioni (da 65,3 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Lo scorso giugno la società ha pubblicato un aggiornamento dei numeri obiettivo del piano industriale, che vede un leggero aumento dei ricavi e dell’ebit consolidati rispetto al piano precedente, ma una importante diminuzione dell’ebitda (si veda qui il comunicato stampa). Il presidente Andrea Leone è fiducioso: “Presentiamo un aggiornamento del piano industriale che evidenzia un netto miglioramento nei numeri rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2020. Nel primo semestre 2021 si vedono segnali di ripresa con le riaperture dei cinema e le nuove uscite di titoli cinematografici anche importanti, fra cui il nostro “Spiral”. Queste uscite risentono ancora della scarsa affluenza del pubblico in sala, tuttavia siamo confidenti di un imminente ritorno alla normalità anche per le sale cinematografiche, per noi luogo di eccellenza per vivere a pieno la magia del cinema”.
Infine Lucky Red, fondata nel 1987 da Andrea Occhipinti e Kermith Smith, è tra le più apprezzate società indipendenti del settore audiovisivo, attiva in tutti i comparti della filiera: produzione e distribuzione di film e serie, esercizio cinematografico, vendite all’estero. Ha creato Miocinema, piattaforma digitale di cinema di qualità e ha emesso titoli per 5 milioni. Per Lucky Red si tratta del debutto assoluto sui capital market. La società aveva chiuso il 2019 con 31,3 milioni di euro di ricavi, 12,4 milioni di ebitda e 1,7 milioni di debito finanziario netto (si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che l’spv Garibaldi Tower è lo stesso veicolo utilizzato da Unicredit per la cartolarizzazione del Puglia Basket bond, che ha condotto due emissioni nel 2020 con la garanzia della finanziaria di sviluppo della Regione Puglia (si veda altro articolo di BeBeez), e le cui notes sono state sottoscritte da Unicredit, Cdp e Banca del Mezzogiorno MCC.. Ma a differenza del basket bond pugliese, nel caso del basket bond di filiera non è prevista alcuna garanzia.
Alessandro Mallo, co-Head Debt Capital Markets per le medie aziende presso la divisione Corporate & Investment Banking di Unicredit, ha infatti spiegato a BeBeez: “L’assenza di una garanzia non consente tanti risparmi sullo spread per le aziende emittenti, tuttavia la struttura di filiera permette di condividere e quindi risparmiare su alcune importanti voci di spesa, come quelle legali. Più in generale, anche se più costosi, i minibond senza garanzia preparano le aziende per quando verranno meno le garanzie statali anti coronavirus”.
Vero che il bond di filiera, finanziando aziende fra loro simili, consente un minor livello di diversificazione del rischio rispetto a basket come il Puglia o il Garanzia Campania nel cui quadro le imprese emittenti appartengono a settori diversi. Tuttavia la maggiore omogeneità è compensata dalla qualità delle aziende. “La produzione culturale è una delle eccellenze del Made in Italy che contribuisce a determinare, anche all’estero, l’identità del nostro Paese”, ha sottolineato in proposito Andrea Casini, responsabile area Imprese di Unicredit Italia.
In questo caso, sebbene attive in un settore che la pandemia ha avvolto nell’incertezza causa lo stop and go del’attività delle sale, le tre emittenti hanno tutte in essere contratti di distribuzione su varie piattaforme come Netflix o Prime Video, in grado di compensare, almeno in parte, i minori introiti al botteghino. Andrea Occhipinti, fondatore di Lucky Red, ha infatti sottolineato: “Il settore dell’audiovisivo sta vivendo un momento di grande espansione, stimolata dalla domanda di contenuti da parte delle piattaforme streaming e dei broadcaster nazionali. Grazie a questo abbiamo più che triplicato la propria capacità produttiva, sia di film siadi serie.
E finito il secondo capitolo già si lavora ai successivi. A fine anno arriverà un secondo gruppo di aziende del vino. Ma prima sarà la volta di altri settori produttivi.