In pole position per il controllo di ReLife sarebbe F2i, che potrebbe battere la concorrenza degli altri gruppi in gara, cioè Antin Infrastructure Partners e Whitehelm. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che il gruppo sarebbe valutato attorno ai 500 milioni di euro e che la struttura dell’operazione prevede che il fondo Xenon VII, oggi al controllo, scenda al 10% e che i soci operativi storici mantengano il 18%.
ReLife è un gruppo leader sul territorio nazionale per la gestione dell’intero processo di valorizzazione delle raccolte differenziate, dalla raccolta al recupero dei rifiuti valorizzabili, dal monitoraggio puntuale del tasso di riciclo alla vendita finale di prodotti. Xenon Private Equity aveva aperto l’asta per la vendita la scorsa primavera (si veda altro articolo di BeBeez).
l gruppo ReLife era stato costituito nell’ottobre 2018 dall’integrazione tra Il gruppo Benfante, operativo con un network di aziende di raccolta, trasporto, selezione di materiali recuperabili, e la Cartiera Bosco Marengo, produttore di cartoncino da carta recuperata (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto aveva coinvolto ben 11 imprenditori, con il supporto di Xenon Private Equity, già azionista di minoranza del gruppo Benfante dal 2014 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settore della raccolta e recupero di rifiuti, infatti, i costi della logistica e il basso valore aggiunto hanno contribuito a creare un mercato popolato da una miriade di imprese (oltre 500 nel solo settore della carta da macero), che raramente superano i 60 km di raggio d’azione e che faticosamente raggiungono economie di scala apprezzabili e difficilmente hanno capacità di fare investimenti strategici.
Un paio di settimane fa ReLife ha annunciato l’emissione di un bond da 265 milioni di euro, che è stato sottoscritto interamente dal fondo europeo di debito di Pemberton Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). II proventi del bond serviranno in parte a finanziare l’acquisto del 100% di General Packaging, una delle principali realtà italiane nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato, realizzate per oltre l’80% da carta riciclata, e del gruppo Plastipoliver, specializzato nel recupero e nel trattamento di materiali plastici. La sigla dell’accordo per le due acquisizioni era stato annunciato a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez). La restante parte dei proventi del bond sarà invece messa a disposizione del gruppo ReLife per finanziare ulteriori acquisizioni nel mondo dell’economia circolare.
Grazie alle due nuove acquisizioni, il bilancio consolidato di ReLife Group arriva a superare i 250 milioni di euro di ricavi e i 650 addetti, con 18 siti produttivi in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana.
Quelle di General Packaging e Plastipolver sono soltanto le ultime di una serie di acquisizioni che ha caratterizzato a vita del gruppo. Un anno prima dell’integrazione in ReLife, nel 2017, Benfante aveva infatti acquisito il 100% del Gruppo Ecolfer, primaria realtà che opera nel Triveneto da oltre ‘60 anni principalmente nella raccolta e avvio al riciclo di rottami ferrosi, legno, carta e plastica, con la famiglia Cecotto che ha continuato a gestire Ecolfer e che ha reinvestito per una minoranza in Benfante (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel febbraio 2020 ReAl, joint venture tra Alia Servizi Ambientali spa e ReLife, aveva annunciato l’acquisizione dell’intero capitale di Metalcarta srl, società attiva nel settore del riciclo di carta da macero e altri rifiuti riciclabili (si veda qui il comunicato stampa di allora). ReAI, costituita a sua volta nel novembre 2019 (si veda qui il comunicato stampa di allora), è una società dedicata alla valorizzazione di carta e cartone provenienti dalla raccolta differenziata, che dà attuazione a un progetto di filiera di riciclaggio tecnologicamente all’avanguardia. Alia Servizi Ambientali, quinto player italiano di settore, è il gestore dei servizi ambientali in 58 Comuni delle Provincie di Firenze, Pistoia e Prato, un’area che conta oltre 1,5 milioni di abitanti residenti. Infine, lo scorso gennaio ReLife ha acquisito San Ginese Recuperi srl, titolare di un impianto di trattamento e riciclo dei rifiuti a Capannori (Lucca) (si veda qui il comunicato stampa).