Zephir Capital Partners sgr ha ottenuto da Banca d’Italia il via libera all’attività e lancerà quindi a brevissimo la raccolta del suo primo fondo, obiettivo 300 milioni di euro, da investire in debito senior unsecured o secured per una quota pari all’80% del fondo, mentre il restante 20% sarà investito in altri strumenti finanziari tra cui equity, prestiti convertibili, debito subordinato o altre forme contrattuali eventualmente contenenti un equity kicker. Eventuali partecipazioni azionarie saranno di minoranza. Sono esclusi investimenti in distressed asset.
Zephir è stata fondata dal presidente Massimo Brunelli (ex ad di Idea Fimit, ex cfo di Enel ed ex cfo di Telecom Italia) e dai tre managing partner Francesco Di Giovanni (con un passato in Montedison e Shell, poi come direttore generale di Acegas APS, ad e presidente di Aeroporti di Roma, ad di Cementir Italia e presidente di Waste Italia), Federico Pastura (ex Electra Partners Europe, Merrill Lynch Leveraged Finance e Valuation Research Corporation di Chicago) e Romolo W. Rossi (già Head of Syndicated Loans e Coordinatore Lending DACH, Mediobanca e con precedenti esperienze all’estero in Credit Suisse e Deutsche Bank) ed è la prima sgr sotto la soglia dei 500 milioni di euro ad aver ottenuto l’autorizzazione da Bankitalia, sulla base della nuova direttiva europea AIFM (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo potrà contare su un advisory board composto da membri che vantano importanti e solide esperienze in diversi settori industriali: Marco Jesi, Massimo Guarini, Giuseppe Rossi, Antonio Spagnolo, Hans Udo Wenzel e Carlo Lefebvre.
Zephir è stata assistita per gli aspetti legali e fiscali dallo Studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e per gli aspetti regolatori da Regulatory Consulting. Unione Fiduciaria curerà l’assistenza amministrativa mentre la banca depositaria è l’Istituto Centrale delle Banche Popolari.