E’ sbarcato ieri sull’ExtraMot Pro di Borsa Italiana il minibond da 5 milioni di euro di Pasta Zara spa, produttore di pasta a proprio marchio (Zara) e a marchio commerciale private label per la grande distribuzione (scarica qui il comunicato stampa).
Il titolo è di tipo senior con struttura amortizing (cioé con rimborso periodico del capitale), ha scadenza 30 marzo 2020 e paga una cedola del 6,5% (scarica qui l’avviso di Borsa). L’emittente ha ottenuto rating A2.2 di Cerved (scarica qui il report di Cerved).
Il bond, che è stato strutturato con l’assistenza di Finanziaria Internazionale (Finint), è stato sottoscritto da parte di vari investitori tra cui fondi di investimento, fondi pensione e banche. NCTM Studio Legale Associato ha agito come deal counsel dell’operazione.
Con sede a Riese Pio X (Treviso), l’attività della società, che produce pasta e prodotti complementari per finalità d’uso, quali ad esempio olio, sughi pronti e pomodori pelati, risale alla fine dell’800 quando Emanuele Bragagnolo aprì a Villarazzo (Treviso) un piccolo laboratorio artigianale di pasta. Oggi Pasta Zara è controllata e guidata dalla quarta generazione della famiglia con Furio (Presidente), Arianna, Umberto e Franca che sono subentrati in azienda alla fine degli anni’90.
Nel dicembre del 2012 Pasta Zara ha visto l’ingresso nell’azionariato di Simest spa, la finanziaria di sviluppo del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e la conferma dell’impegno da parte del socio Friulia spa. Il Consiglio di amministrazione di ottobre 2013 ha inoltre approvato un nuovo piano investimenti, al quale è seguito un ulteriore aumento di capitale da parte di Simest, che ha portato la propria partecipazione all’11,76%. La finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, invece, a seguito dell’aumento di capitale si è diliuta dall’11,95% all’11,25% (si veda altro articolo di BeBeez).
Pasta Zara è presente con tre stabilimenti produttivi in Italia a Riese Pio X, Muggia (Trieste) e Rovato (Brescia) in cui lavorano 440 dipendenti. Inoltre, ha un molino che opera in esclusiva per lei a Santa Maria Nuova (Ancona). La società ha chiuso il 2013 con 236,2 milioni di euro di ricavi e 14.6 milioni di margine operativo lordo, a fronte d i 95,4 milioni di debito finanziario netto (si veda qui il bilancio 2013).
Il Documento di Ammissione spiega che “I fondi derivanti dall’emissione delle obbligazioni verranno utilizzati dall’emittente per sostenere il piano industriale, favorire la crescita quali-quantitativa del Gruppo, nonché per sviluppare ulteriormente il processo di internazionalizzazione. In particolare, la strategia di crescita dell’emittente si sviluppa attraverso le seguenti linee di azione: 1) consolidamento e crescita del posizionamento nel segmento private label; 2) consolidamento della propria posizione all’interno dei mercati europei, dei Paesi Baltici, dell’Asia centrale e nel mercato russo; 3) maggiore penetrazione nei mercati esteri, e in particolare in America e nel Middle-East; 4) prosecuzione della strategia di sviluppo dei marchi di proprietà e consolidamento dei rapporti con la propria clientela; 5) rafforzamento della propria rete commerciale; 6) ampliamento della gamma di prodotti offerti” (scarica qui il documento di ammissione).
Più nel dettaglio, la nota diffusa ieri dalla società spiega che Pasta Zara, già leader italiana nell’export del mercato della pasta, ha un importante piano di sviluppo per il triennio 2015-2018, che prevede investimenti da 52 milioni di euro per l’ampliamento dei 3 stabilimenti, l’allargamento della presenza in nuovi mercati quali America e Medio Oriente, oltre che per il consolidamento della leadership nei mercati europei.