Boom di raccolta e di investimenti per i fondi di private debt in Italia nel primo semestre dell’anno. Lo ha calcolato AIFI in collaborazione con Deloitte, che ieri hanno presentato i dati di mercato per la prima volta raccolti tramite una nuova piattaforma online (si vedano qui il comunicato stampa e qui le slide di presentazione).
Sempre ieri, con una cerimonia presso la Greenhouse di Deloitte, si è tenuta la quarta edizione del Private Debt Award, che ha presentato 18 operazioni di private debt e distressed debt realizzate da 11 fondi di private debt e 2 fondi di distressed debt nelle categorie Sviluppo (progetti di crescita attraverso l’ingresso in nuovi segmenti, aree geografiche o sviluppando nuovi prodotti e/o tecnologie) e Leveraged buyout/operazioni straordinarie (progetti di crescita attraverso acquisizioni, anche insieme a private equity, fornendo il debito necessario per l’operazione di lbo o strutturando l’operazione direttamente con l’imprenditore).
Il premio per la categoria operazione conclusa – Sviluppo è stato assegnato a Riello Investimenti Partners sgr per l’operazione CMC spa, gruppo di progettazione e realizzazione di macchinari per il packaging e per il mailing. Il premio per la categoria operazione conclusa – leveraged buyout/operazioni straordinarie, è stato vinto da Equita Capital sgr per l’operazione Crippa spa, azienda di macchine full-electric per la piegatura e la sagomatura di tubi in acciaio e alluminio per il settore automobilistico, nautico, aerospaziale e del mobile. L’award per la categoria operazione rimborsata è andato invece a Tikehau Capital per l’operazione Dedalus Holding spa, azienda di sviluppo e implementazione di soluzioni software per il settore healthcare. Il premio per la categoria operazione conclusa – distressed debt, è stato assegnato a Clessidra Capital Credit sgr per l’operazione Sisma spa, società di produzione e distribuzione di prodotti di personal care, home care e food care. Infine il premio Saccomanni è stato vinto da Anthilia Capital Partners sgr e da Finanziaria Internazionale Investments sgr per l’operazione Friulair srl, società che progetta, sviluppa e commercializza essiccatori, filtri, refrigeranti ed accessori per il trattamento dell’aria compressa e di sistemi di refrigerazione industriale dell’acqua.
Tornando ai dati del mercato, nel primo semestre del 2021 la raccolta è triplicata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, attestandosi a 642 milioni di euro, contro i 209 milioni nel primo semestre 2020. Si tratta del valore più alto mai registrato non solo in un singolo semestre, ma anche se confrontato agli interi anni passati. La prima fonte della raccolta sono stati i privati/asset manager (32%), seguiti dai fondi di fondi istituzionali (26%). Guardando alla provenienza geografica, la componente domestica ha rappresentato l’86% del totale.
Sul fronte degli investimenti, invece, nei sei mesi da gennaio a giugno 2021 hanno raggiunto quota 769 milioni di euro, con un balzo del 74% rispetto al primo semestre del 2020, spalmati su 356 sottoscrizioni (+139%).
Anche sul fronte degli investimenti si tratta del semestre con i valori più alti mai registrati dall’avvio del mercato. Ricordiamo che i dati differiscono da quelli di BeBeez, perché BeBeez include nel calcolo gli investimenti di private debt condotti non solo dai fondi, ma da tutti i soggetti investitori, comprese le piattaforme fintech di lending alle pmi, gli spv di cartolarizzazione e gli investitori in crediti deteriorati single name. Non a caso il valore degli investimenti calcolato in questo modo è di una scala completamente diversa e ha raggiunto quota 18 miliardi di euro in soli 8 mesi da gennaio a fine agosto 2021 (si veda qui il Report 8 mesi di Private Debt di BeBeez, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data ).
Tornando ai dati AIFI-Deloitte, escludendo le piattaforme di lending, i soggetti domestici hanno realizzato il 91% del numero di operazioni, mentre il 67% dell’ammontare è stato investito da operatori internazionali. Il 53% delle operazioni sono state finanziamenti, mentre il restante 47% sottoscrizioni di obbligazioni. Per quanto riguarda le caratteristiche delle operazioni, sempre al netto delle piattaforme, la durata media è di 6 anni mentre considerando le dimensioni delle sottoscrizioni, il 92% dei casi ha riguardato operazioni con un taglio medio inferiore ai 10 milioni di euro. Il tasso d’interesse medio è stato pari al 4,6%.
Complessivamente, a livello geografico, la prima regione resta la Lombardia, con il 28% del numero di operazioni, seguita dalla Campania con l’11%. Con riferimento alle attività delle aziende target, al primo posto con il 40% degli investimenti troviamo i beni e servizi industriali, seguito dal settore dei servizi per il consumo, con il 13%. A livello di dimensione delle aziende target, l’88% degli investimenti ha riguardato imprese con meno di 250 addetti.
“I dati del primo semestre dell’anno sono incoraggianti e dimostrano la necessità in Italia di operatori che investano sul debito”, ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente di AIFI , che ha aggiunto: “II taglio
medio e la tipologia di imprese su cui il private debt si concentra sottolineano che il tessuto imprenditoriale del nostro Paese è sano ma ha bisogno di investitori che supportino le aziende a realizzare i propri progetti di crescita e internazionalizzazione”.
Sul fronte dei rimborsi, poi, sempre al netto dell’attività delle piattaforme di lending, nel primo semestre del 2021 se ne sono contati 134 (contro i 62 dello stesso periodo dell’anno precedente), per un totale di 204 milioni di euro (+66% dai 123 della prima parte del 2020), il secondo dato più alto mai registrato in un singolo semestre (dietro al secondo semestre del 2020). Il 79% del numero di rimborsi ha seguito il piano di ammortamento.
Infine AIFI e Deloitte per la prima volta hanno analizzato anche l’attività di 12 soggetti attivi nel mercato italiano del distressed debt. A partire dal 2018, questi operatori hanno investito 2,3 miliardi di euro in 15 portafogli di Utp e Npl relativi a oltre 5 mila società (per un focus sulle singole ultime operazioni si veda il Report NPL 9 mesi 2021 di BeBeez, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data ) e 4,2 miliardi in circa 80 singole società. Con riferimento a queste ultime, i principali settori di attività sono quello dei beni e servizi industriali e dei trasporti/shipping (entrambe con un peso del 19% sul numero totale), il numero medio di dipendenti è pari a 178 e il fatturato medio si attesta a 57 milioni di euro. Nel solo primo semestre del 2021 sono stati investiti circa 770 milioni di euro, di cui oltre 400 in operazioni single name.