Hanno superato i 200 miliardi di euro le richieste di finanziamenti assistiti da garanzia del Fondo per le Pmi gestito dal Mediocredito Centrale (MCC) per conto del Ministero per lo sviluppo economico (MISE). Sono state circa 2,5 milioni le domande pervenute tra il 17 marzo 2020 (data di entrata in vigore del DL Cura Italia) e il 20 settembre 2021 (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, 1.168.842 domande riguardavano finanziamenti fino a 30 mila euro per un importo pari a 22,7 miliardi; 597.874 domande per le altre tipologie di finanziamento per un importo complessivo pari a 154,3 miliardi e 700.676 domande relative a moratorie ex art. 56, per un importo di 23 miliardi.
A livello geografico, il nordovest dell’Italia è stata l’area che ha usufruito maggiormente della garanzia, con oltre 700 mila domande per 63,3 miliardi di finanziamenti garantiti, seguito dal sud con 640 mila domande per 40,8 miliardi, dal centro con 576 mila domande per 44,5 miliardi e dal nord est con 545 mila domande per 51,4 miliardi. La maggior parte delle richieste sono arrivate da: Lombardia (448 mila per un totale di 44,3 miliardi di finanziamenti garantiti), Veneto (241 mila domande e 23,5 miliardi di finanziamenti), Lazio (240 mila domande e 18 miliardi di finanziamenti), Emilia Romagna (233 mila domande e 20,3 miliardi di finanziamenti). Nel sud, sono arrivate più domande dalla Campania: 165 mila e 13,2 miliardi di finanziamenti garantiti.
Ricordiamo che tra marzo 2020 e metà aprile 2021 erano già più che decuplicate rispetto al 2019 le richieste di garanzia accolte, a circa un milione e 860 mila, stando ai dati di Svimez e MCC diffusi lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra gli interventi del Fondo, ci sono moltissime operazioni a garanzia di minibond e di direct lending, oltre che che di prestiti erogati da banche attraverso piattaforme fintech e prestiti erogati a startup. Ricordiamo per esempio il finanziamento da 2,5 milioni di euro incassato organizzato da Azimut Direct per Consorzio Stabile Medil (si veda altro articolo di BeBeez); il prestito da 800 mila euro alla startup fintech Young Platform erogato da Banca Progetto (si veda altro articolo di BeBeez); il finanziamento Credimi Commerce, lanciato dalla omonima open bank italiana lo scorso aprile per spingere la digitalizzazione delle pmi italiane (si veda altro articolo di BeBeez).
Il Fondo di Garanzia per le Pmi inoltre ha garantito il 90% del minibond da 4 milioni di euro collocato nel luglio scorso da Trendevice spa pmi innovativa che ricondiziona dispositivi hi-tech di fascia alta come smartphone e tablet quotata sull’Aim Italia (si veda altro articolo di BeBeez); e del minibond da 500 mila euro di Attilio Carmagnani spa, società attiva nel trading e nello stoccaggio di prodotti chimici con sede a Genova, collocato nel luglio scorso sulla piattaforma Fundera (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, ricordiamo che lo scorso aprile Cdp e Assilea (Associazione Italiana Leasing) hanno lanciato plafond leasing: una linea da un miliardo di euro per sostenere l’accesso al leasing da parte delle pmi. Lo strumento ha durata fino a 10 anni e consente alle società di leasing ex art. 106 del TUB di accedere alla piattaforma di provvista dedicata, con lo scopo di supportare l’accesso al credito di pmi e mid-cap fino a 3.000 dipendenti con sede in Italia. Il plafond di provvista è utilizzato da queste società mediante la concessione di nuovi finanziamenti nella forma di leasing garantiti sempre dal Fondo di Garanzia per le pmi o da Sace, con l’obiettivo di facilitare ’accesso al credito in particolare delle piccole e medie imprese italiane, tra i soggetti maggiormente colpiti dalla fase di rallentamento del ciclo economico dovuta alla pandemia (si veda altro articolo di BeBeez).
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