di Francesca Vercesi
Dopo le due recenti acquisizioni in ambito cybersecurity, Maticmind ne compie una terza, stavolta nel mondo della connettività. Tramite la controllata Fibermind, attiva nelle reti ultrabroadband in fibra ottica e 5G, Maticmind ha acquisito dal fondatore Massimiliano Pilone il 100% della pescarese TecnologiePM, una pmi innovativa che sviluppa modelli di gestione smart in grado di rendere più efficiente il ciclo di vita delle infrastrutture di rete esistenti o in via di sviluppo (si veda qui il comunicato stampa). L’obiettivo del gruppo è crescere, da protagonisti, nel cloud, nella cybersecurity e nella fibra.
Tecnologie PM, fondata nel 2014, è specializzata nei rilevamenti topografici, prospezioni geofisiche e geochimiche, condotte senza impiego di macchine per perforazioni e sondaggi, ma con l’impiego di tecnologie IoT, software bi-tridimensionali, algoritmi di intelligenza artificiale. L’azienda hachiuso il 2020 con un fatturato di circa 900 mila euro registrando un ebitda di poco inferiore a 170 mila euro, e con una liquidità netta di circa 700 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Per Maticmind è un’operazione di rilevanza strategica, perché la controllata Fibermind potrà in questo modo accrescere il proprio network, affacciandosi su nuovi mercati contigui a quello delle reti di tlc quali l’ingegneria delle reti elettriche, idriche o autostradali.
Accelerando il processo di acquisizione di strumenti tecnologici e di automazione, Maticmind prosegue così il suo percorso di crescita che le permette di offrire soluzioni innovative e integrate ai suoi clienti. “Vogliamo rafforzare la nostra leadership in ogni settore. Rappresentiamo un punto di riferimento per l’intero mondo ICT e le recenti acquisizioni ne sono una forte testimonianza”, ha dchiarato Luciano Zamuner, ad di Maticmind.
Maticmind, gruppo italiano guidato da Carmine Saladino (presidente e azionista di riferimento), conta oggi su circa 1.200 dipendenti, 14 sedi in tutta Italia e ricavi 2021 per circa 350 milioni di euro. Ha circa mille clienti e per ognuno realizza soluzioni su misura.
Nella società sono presenti con una quota complessiva del 42,4% il Fondo Italiano d’Investimento sgr (FII) tramite il Fondo Italiano di Consolidamento e Crescita (FICC), e RedFish LongTerm Capital.
I due investitori finanziari erano entrati in due riprese nell’estate del 2020, dapprima il FICC (si veda altro articolo di BeBeez) e due mesi dopo la società di investimenti lanciata e guidata da Paolo Pescetto con i fondi di private debt Tenax QIAIF ICAV (gestito da Tenax Capital) e Green Arrow Private Debt Fund (gestito da Green Arrow Capital sgr) che hanno apportato ulteriori risorse finanziarie (si veda altro articolo di BeBeez). A queste risorse, si sono poi aggiunte a dicembre 2020 quelle di un prestito da 24 milioni di euro ottenuto da Banco Bpm, in qualità di lead arranger e banca agente, Cassa Depositi e Prestiti e Banca Mps (si veda altro articolo di BeBeez).
Come sopra accennato, per Maticmind è la terza acquisizione dell’anno. A fine gennaio 2022 il gruppo ha annunciato l’acquisto simultaneo del 55% di Sind spa, e del 100% di ITI Sistemi-Innovazione Tecnologica Italiana srl. La prima è una realtà leader nella cybersecurity e nei sistemi biometrici basati su algoritmi di intelligenza artificiale per l’identificazione in automatico di persone e cose (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono stati i fondatori Enrico Fincati e Nicola Franzoso. La seconda sviluppa sistemi di supporto alla gestione delle attività di ufficio nelle aziende. Il venditore è stato il ceo Marco Di Michele, rimasto in azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
Maticmind, con sede a Vimodrone (Milano), è tra i principali system integrator italiani operanti nella vendita di soluzioni e servizi professionali relativi a sistemi di networking, cybersecurity, collaboration, data center e application. Nata nel 2005 dallo spin-off del business italiano della svizzera Ascom AG, Maticmind e le controllate Fibermind e Cybermind conta su un fatturato, come accennato sopra, intorno ai 350 milioni di euro e ha chiuso il 2020 con circa 291 milioni di euro di ricavi, generando un ebitda di 25 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Infine una curiosità. Il fondatore di Matimind, Saladino, è anche business angel: lo scorso novembre ha sottoscritto il terzo round di Profit Farm, innovativa piattaforma italiana di lending crowdfunding nata a metà gennaio 2021 e dedicata ai crediti verso la Pubblica Amministrazione (PA), ai crediti verso soggetti privati altrettanto solvibili e ai crediti garantiti (si veda altro articolo di CrowdfundingBuzz).