Moody’s ha abbassato ieri il rating corporate da B1 a B2 con outlook stabile assegnato a Twin Set, il noto gruppo produttore di abbigliamento donna controllato al 90% dal fondo Carlyle e al 10% dalla stilista Simona Barbieri.
Di conseguenza Moody’s ha abbassato a B2 da B1 con outlook stabile anche il rating assegnato al bond da 150 milioni di euro, che era stato collocato in private placement nel luglio 2014, che ha scadenza luglio 2019 con opzione call a partire dal 15 gennaio 2016 e paga una cedola variabile pari a 587,5 punti base sopra tasso euribor a 3 mesi,
L’agenzia di rating ha spiegato in una nota che il motivo del downgrade risiede nel fatto che la società abbia mostrato solo una modesta crescita dell’ebitda rispetto alle previsioni e che quindi la riduzione della leva si stia rivelando più lenta di quanto atteso, tanto che il rapporto tra debito finanziario netto ed ebitda difficilmente potrà ridursi al di sotto delle 4 volte prima del 2018.
“Abbiamo ridotto il rating corporate di Twin Set perché i suoi parametri di leva resteranno al di sopra di quelli coerenti con un rating B1 per i prossimi 12-18 mesi”, ha detto il vice presidente di Moody’s e senior analyst Lorenzo Re.
In particolare la leva è rimasta a 4,4 volte a fine 2015 e non è quindi scesa sotto le 4,25 volte, il livello massimo previsto per un rating B1.
E secondo Moody’s la leva resterà sopra le 4 volte sino a tutto il 2017.
E questo nonostante il fatto che la performance operativa di Twin Set sia migliorata nel 2015, con un ebitda che ha raggiunto i 38,1 milioni di euro in aumento del 18,3% dal 2014 (36 milioni quello rettificato, valido per il confronto con il debito, pure in netto aumento dai 28 milioni del 2014(, a fronte di un incremento del fatturato del 13,4% a 237,4 milioni di euro, in arrivo per il 35% dall’estero. Tuttavia questi livelli di ebitda restano al di sotto dei target fissati nel 2014 al lancio del bond, perché alcuni dei nuovi punti vendita hanno avuto performance più deboli delle attese e i consumi nella zona euro sono rimasti ancora depressi.
L’outlook stabile riflette le aspettative di Moody’s che Twin Set continuerà a registrare una crescita moderata dell’ebitda con la leva che appunto resterà sopra le 4 volte per i prossimi 12-18 mesi.
Il nuovo ceo Alessandro Varisco (che nel luglio 2015 ha sostituito Tiziano Sgarbi, a cui faceva capo il 18% del capitale) lo scorso 6 maggio aveva spiegato a MF Fashion: “Fuori dall’Italia i nostri mercati di riferimento sono Portogallo, Francia, Russia e Spagna, ma tra i nostri obiettivi primari c’è la forte volontà di incrementare ulteriormente le vendite in questi paesi spinti dalla crescente brand awareness. Stiamo facendo bene in Medio Oriente ed Est Europa attraverso i partner dove contiamo già 30 dos in franchising e ne sono al varo altre 15. Entro l’anno taglieremo il nastro ad altri 11 flagship, tra cui Madrid, Cannes e una nuova boutique a Milano in corso Buenos Aires. Il fatturato retail, ad oggi, pesa per un 35% sul fatturato, ma l’obiettivo è spingerlo al 50%, così come il piano quadriennale prevede che il 55% del fatturato arriverà da oltre confine. Oggi i punti vendita diretti nel mondo sono 67, cui se ne aggiungono 30 franchising”
Quanto alle prospettive di quotazione in Borsa, Varisco aveva commentato: “Il cammino è ancora lungo, ma rafforzare l’identità di marca e la sua percezione a un pubblico sempre più internazionale sono passi importanti verso una possibile quotazione. Non nego che guardando a sette, otto anni, ci piacerebbe debuttare in borsa”.
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