Un fondo della scuderia di Peak Rock Capital, private equity dedicato al middle market, ha annunciato la vendita di Koroseal Interior Products Holdings, Inc. (“Koroseal” o “La Società”) a una controllata di Sangetsu Corporation (“Sangetsu” o “Il compratore”) (si veda Cbs8). Con sede a Fairlawn, Ohio, Koroseal è un distributor leader di prodotti per gli interni. I prodotti core della società come le copertureper I muri, sistemi di protezione delle pareti, e le coperture a secco cancellabili sono utilizzati da interior designers, architetti, contractors e grandi società, e sono spesso utilizzati negli alberghi, nel settore healthcare, negli interni delle società e del reatail oltre alle scuole. Peak Rock Capital aveva acquisito la divisione di prodotti per interni di RJF International Corporation per creare Koroseal nel 2014. Da quel momento la società ha eseuito con successo una serie di iniziative per la crescita oltre che operative incluso un investimento multimilionario per la creazione di un centro di distribuzione di 300.000 piedi quadrati per migliorare il servizio al cliente e migliorare l’efficienza. La società ha poi investito in una nuova capacità di stampa digitale oltre che nel modello strategico di approccio al mercato e di gestione della forza vendita. Robert W. Baird & Co. è stato advisor finanziario della società e Kirkland & Ellis LLP si è occupato della parte legale.
KKR riceve impegni per 687 milioni di dollari per il suo primo Tech Fund. Gli investitori esterni hanno contribuito per 449 milioni di dollari mentre “il mondo” KKR ha contribuito con 156 milioni di dollari (si veda economwar). Il closing del fondo, che sarà gestito dal team di KKR destinato ai media e alle comunicazioni, viene circa un anno dopo rispetto all’inizio dei sondaggi presso gli investitori. Target del fondo sono investimenti sia di maggioranza che di minoranza con un investimento di equity tra i 25 e gli 80 milioni di dollari. Nel settembre 2015 KKR ha raccolto 1,3 miliardi di dollari per i buyout tech insieme a Accel, uno dei più famosi venture capital della Silicon Valley e tra le aziende acquisite ci sono Darktrace, società britannica dedicata alla cybersecurity, e Optimal+, società israeliana di analisi di dati. KKR non è la sola tra le grandi firme del buyout a raccogliere fondi di piccola taglia per fare investimenti nelle aziende tecnologiche. EQT Partners ha raccolto 566 milioni di dollari per il suo primo fondo di VC per il mondo tech nel maggio 2016, mentre CVC Capital Partners ha raccolto 1 miliardo di dollari per il tech nel febbraio 2016.
Il private equity britannico Actis ha venduto la sua rimanente patecipazione del 14.3% nell’unico distributore di energia in Uganda, Umeme Limited, a investitori che includono il fondo pensione locale, fato che ha permesso di riprendere il trading sul titolo (si veda Reuters). Il trading era stato interrotto il 7 novembre scorso dall’Uganda Stock Exchange (USE) e dal Nairobi Stock Exchange (NSE) subito a valle dell’annuncio che Actis stava vendendo la sua partecipazione. In uno statement, Umeme ha ufficializzato la vendita con l’unico fondo pensioni privato, il National Social Security Fund (NSSF), che ha comprato il 7.5% raggiungendo il 23% e diventando il più grande azionista. Umeme ha riportato utili prima delle tasse di 161 miliardi di Ugandan shillings ($45.38 milioni) l’anno scorso in crescita dai 102 miliardi nel 2014.