Innova Capital vende la sua partecipazione in Wirtualna Polska Holding. Nel 2014 Innova Capital aveva acquisito Wirtualna Polska da Orange Polska e aveva proceduto alla sua fusione con o2 Group. Lo scopo della transazione da 375 milioni di zloty (84 milioni di euro) era quello di consolidare l’e-market in Polonia perseguendo contemporaneamente l’ingresso del gruppo nel commercio elettronico (si veda closingcircle). In appena 12 mesi la società è stata sottoposta ad un profondo processo riorganizzativo oltre che ad un processo di rebranding. Queste iniziative hanno portato ad un incremento dell’ebitda di 2,5 volte e ad un aumento della capitalizzazione di 4 volte. Innova ha anche provveduto alla quotazione della società a Varsavia con il raggiungimento di una capitalizzazione di 1,5 miliardi di zloty (335 milioni di euro), con il prezzo dell’azione che è salito del 70% dopo l’Ipo. Grazie all’operazione di cessione, Innova ha generato un IRR di più del 60%. Jacek Świderski, Michał Brański e Krzysztof Sierota, imprenditori coinvolti nel riacquisto di azioni da Innova, detengono ora oltre il 55% del capitale di Wirtualna Polska. Le azioni rimanenti sono state cedute ad investitori istituzionali.
Il Private equity PAI Partners insieme a fondi gestiti da Goldman Sachs hanno raggiunto l’accordo per la cessione a Lone Star di Xella, società tedesca coinvolta nei materiali di costruzione. Ci si aspetta che l’operazione sia completata nella prima metà del 2017, con Lone Star che ha bruciato la concorrenza di Bain Capital, Apollo e Blackstone in una asta lanciata a settembre dopo il fallimento del tentativo di quotare la società lo scorso anno (si veda Reuters). I termini finanziari non sono stati resi noti. Fonti vicine al deal hanno fatto capire che la transazione valuta Xella circa 2,2 miliardi di euro o, in alternativa, circa otto volte l’utile atteso 2017 ovvero 270 milioni di euro. Valore che va paragonato a valori cui vengono trattati i concorrenti (Wienerberger, Braas Monier e Etex) ovvero tra le 6,5 le 7,5 volte gli utili attesi. Xella è probabilmente il più grande produttore esistente di calcestruzzo cellulare aerato, unità di calcio silicato e schede ad alte prestazioni. Nei 12 mesi precedenti la fine del settembre scorso la società ha riportato un Ebitda di 220 milioni di euro con un fatturato di 1,3 miliardi di euro. Il gruppo ha 96 impianti di produzione in 20 paesi diversi e impiega globalmente 5.900 persone di staff. Citi è stato l’advisor di Lone Star in quello che è stato il primo investimento nel settore industriale in Germania dopo quelli in IKB e nella società real estate Isaria. I venditori invece hanno avuto come advisor Goldman Sachs e Morgan Stanley.
Il private equity britannico Maven Capital Partners ha ceduto la sua partecipazione nel produttore di estrusioni plastiche Nenplas, producendo un moltiplicatore di oltre cinque volte il capitale investito per i propri LP (si veda privateequitywire). Maven aveva investito nel 2006 a supporto del MBO di Nenplas e durante il periodo il fatturato ha visto una rapida crescita da 12 milioni di sterline a 17,5. Maven ha poi fornito le risorse per due acquisizioni: la prima nel 2013 di Polyplas Extrusions, la seconda nel 2014 di Delta Plastics, produttore di estrusioni plastiche oltre che di prodotti in gomma. I fondi della famiglia Maven che avevano partecipato al buyout nel 2006 hanno avuto un ritorno di 5 volte il capitale investito ed un IRR del 30%.