Si è chiuso ieri il collocamento dei due bond high yield di Snai per un totale di 480 milioni euro (si veda altro articolo di BeBeez). Al termine del road show internazionale, organizzato dalle banche joint bookrunner del collocamento (JPMorgan, Banca Imi, Unicredit e Deutsche Bank), i titoli sono stati prezzati alla pari. La cedola del titolo senior secured a scadenza giugno 2018, che è stato portato a 320 milioni di euro dai 300 milioni ipotizzati inizialmente, è stata fissata al 7,625%, mentre la cedola del bond subordinato da 160 milioni a scadenza dicembre 2018 è stata fissata al 12%. In entrambi i casi la società specializzata in scommesse, quotata a Piazza Affari e controllata al 67% dai fondi di private equity Investindustrial e Vei ha spuntato coupon inferiori alle attese: le indicazioni di rendimento insistevano in area 7,75-8,00% per l’obbligazione senior e 12,25-12,50% per quella subordinata (scarica qui il preliminary offering memorandum). I titoli saranno quotati al mercato ExtraMot Pro di Borsa Italiana.
I due bond serviranno a rifinanziare le linee di credito bancarie a medio-lungo termine erogate nella primavera del 2011, a rimborsare 15 milioni di euro di bond Serie A collocati in private placement lo scorso 8 novembre e a dotare la società di nuova finanza.
L’emissione dell’8 novembre, a tasso variabile e scadenza 2014, era stata tutta sottoscritta da Banca Imi e JPMorgan e si era resa necessaria per poter pagare all’Aams 21,9 milioni di euro ancora dovuti a saldo del totale di 65,7 milioni per chiudere il contenzioso con la Corte dei Conti relativo alla gestione della rete new slot (clicca qui per il comunicato stampa).
Snai ha chiuso i nove mesi del 2013 con un fatturato di 352,4 milioni di euro (da 366,9 milioni dei nove mesi 2012), un ebitda rettificato di 69,5 milioni (da 40 milioni) e un debito finanziario netto di 373,8 milioni (da 362 milioni). Il gruppo aveva invece chiuso il 2012 con ricavi per 514,4 milioni (dai 558,4 milioni del 2011), un ebitda rettificato di 68,9 milioni (da 95,6 milioni) e un debito finanziario netto di 369,6 milioni (da 354,3 milioni).