Goldman Sachs Asset Management ha annunciato ierii il closing della raccolta dei suoi due fondi Vintage IX e Vintage Infrastructure Partners per il mercato secondario privato per un totale di oltre 15 miliardi di dollari (si veda qui il comunicato stampa). Goldman Sachs vanta una leadership nel settore secondario dal 1998 e oltre 45 miliardi di dollari di asset in gestione al 30 giugno 2023. Nel dettaglio il fondo Vintage IX, la nona edizione della strategia diversificata di private equity secondario di Goldman Sachs, ha superato il suo target di raccolta, con impegni per 14,2 miliardi di dollari da parte di un gruppo globale e diversificato di investitori istituzionali e high net worth e un impegno consistente da parte dei dipendenti di Goldman Sachs. Il fondo precedente, Vintage VIII, aveva chiuso con impegni di equity pari a 10,3 miliardi di dollari nel 2020. Quanto al Vintage Infrastructure Partners, che fa leva su 15 anni di investimenti nel mercato secondario delle infrastrutture all’interno della piattaforma Vintage, è il primo fondo della nuova serie e ha raccolto un miliardo di dollari, anche in questo caso al di sopra del target. Harold Hope, responsabile globale del settore secondario di Goldman Sachs Asset Management, ha dichiarato: “Siamo profondamente soddisfatti del sostegno ricevuto sia dagli investitori esistenti siae da quelli nuovi. Oltre a questo capitale, abbiamo raccolto anche capitale impegnato di co-investimento che ci dà ulteriore flessibilità per perseguire un insieme di opportunità diversificate. Ci impegniamo a garantire ai nostri investitori rendimenti consistenti e differenziati nel settore del private equity”. Hope ha poi aggiunto: “Vintage Infrastructure Partners è un’estensione naturale della nostra piattaforma e siamo fiduciosi grazie ai venti di coda che continuano a guidare la crescita e le opportunità in questo segmento del mercato. Con un capitale dedicato al secondario delle infrastrutture, desideriamo essere un provider di soluzioni ancora più complete per gli investitori e i gestori che cercano soluzioni alternative di liquidità per l’intera gamma dei loro investimenti nel mercato privato”.
Villeroy & Boch AG ha annunciato l’acquisizione del gruppo belga Ideal Standard sa sinora controllato dai fondi Anchorage Capital Group e CVC Credit, sulla base di una valutazione di 600 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Villeroy & Boch finanzierà l’operazione con disponibilità liquide e mezzi equivalenti, nonché con debiti, per circa 250 milioni di euro L’operazione è soggetta alle consuete revisioni e approvazioni normative nonché al corretto rimborso dell’obbligazione da 325 milioni emessa da Ideal Standard International sa. Ricordiamo che Ideal Standard sa era stata acquisita nel 2018 da Anchorage Capital, attraverso la holding Ceramo sarl, con una quota dell’80,035%; e da CVC Credit Partners, attraverso CVC Credit Partners Global Enached Loan EUR sarl, per il restante 19,965%. I fondi avevano rilevato il 100% della società da Bain Capital, che a sua volta aveva acquisito Ideal Standard nel 2007, nell’ambito di un processo di ristrutturazione finanziaria, che dal 2008 a fine 2020 si è sviluppato con la chiusura di 13 stabilimenti, di cui 4 a partire dal 2018 e con ulteriori tagli di costi che hanno portato dal 2018 al 2020 a risparmi per 75 milioni di euro, come si legge nel report di Fitch Ratings pubblicato in occasione del collocamento del bond da 350 milioni di euro nel luglio 2021, che assegnava al’emissione il rating preliminare B-. Nella medesima occasione, Moody’s aveva assegnato al bond rating preliminare B3. Ideal Standard ha chiuso il 2020 con 760 milioni di euro di ricavi. Il deal Standard brand è nato nel 1949, a seguito dello spin-off da American Standard company. Nel 2007, American Standard ha poi venduto il business cucine e bagno a Bain Capital per 1,745 miliardi di dollari, sulla base di ricavi per 2,4 miliardi di dollari. Contestualmente le attività in Nord America e in Asia sono state vendute, rispettivamente, a Sun Capital e al gruppo edilizio giapponese LIXIL, mentre le attività in Europa e in America Latina erano state mantenute nel perimetro di Ideal Standard. Ricordiamo che lo scorso 30 maggio, Ideal Standard sa aveva annunciato la firma dell’accordo per la cessione, con effetto dal 1° giugno, dello stabilimento produttivo di Trichiana nel Comune di Borgo Valbelluna (Belluno) e del marchio Ceramica Dolomite a una cordata di investitori formata da Finint spa, Delfin sarl, Luigi Rossi Luciani sapa e Za-Fin srl (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione si era poi conclusa lo scorso settembre, anche con il coinvolgimento del Fondo Salvaguardia Imprese gestito da Invitalia, con la cordata che ha investito 8 milioni e il Fondo di Salvaguardia che ha investito 7 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Già nel 2018 un altro stabilimento ex Ideal Standard, quello situato nel comune di Roccasecca (Frosinone) era stato ceduto a Saxa Gres nel contesto di un progetto di riconversione attuato tramite la creazione di una partecipata al 100%, la Saxa Grestone spa. Solo due anni prima Saxa Gres aveva riavviato l’attività nel settembre 2016 con la produzione di piastrelle in gres porcellanato spessorato in quella che era una volta la fabbrica ex Marazzi Sud di Anagni (Frosinone), riassumendo 80 persone al servizio di un innovativo processo produttivo che utilizza parte del materiale inerte proveniente dal termovalorizzatore di San Vittore (si veda altro articolo di BeBeez). A seguito dell’integrazione di Ideal Standard in Villeroy & Boch, il fatturato della divisione Villeroy & Boch Bathroom & Wellness raddoppierà a 1,4 miliardi di euro. Includendo il business Dining & Lifestyle, il gruppo intero raggiungerà un fatturato di oltre 1,7 miliardi di euro (circa 995 milioni di euro nell’esercizio 2022). “Con questa fusione ora raggiungeremo i più grandi operatori del mercato europeo nel settore del bagno in termini di fatturato”, ha detto Frank Göring, ceo di Villeroy & Boch, precisando: “I nostri punti di forza complementari ci rendono ancora più competitivi e migliorano significativamente la nostra posizione strategica”. E Jan Peter Tewes, ceo di Ideal Standard, ha aggiunto: “Villeroy & Boch e Ideal Standard si completano a vicenda, in termini di prodotti ma anche in termini di brand, e trarranno vantaggio reciproco dai loro diversi canali di vendita. Entrambe le aziende giocheranno un ruolo chiave nel tracciare il futuro percorso del settore”.
HSBC ha annunciato ieri un progetto che mette a disposizione un miliardo di dollari a favore di società tecnologiche early stage a livello globale attive nella salvaguardia climatica (si veda qui il comunicato stampa). HSBC mira a sostenere l’innovazione tecnologica per il clima su larga scala, sostenendo le aziende in fase iniziale e fornendo capitali per progetti dimostrativi di primo livello, tra cui anche l’investimento di 100 milioni di dollari in Breakthrough Energy Catalyst. I fondi stanziati hanno l’obiettivo di sostenere le startup nello sviluppo di nuove soluzioni, tra cui tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici e per lo stoccaggio di energia, per l’alimentazione e l’agricoltura sostenibili e per le tecnologie di rimozione della CO2. Questa iniziativa segue il lancio di HSBC Innovation Banking e della strategia Climate Tech Venture Capital di HSBC Asset Management. Barry O’Byrne, ceo Global Commercial Banking di HSBC, ha dichiarato: “L’accesso ai fondi è fondamentale per le società early stage attive nel climate tech, così da sviluppare e implementare soluzioni reali. Stiamo già collaborando con alcune delle più interessanti realtà nel campo della tecnologia climatica, dalle fasi iniziali di seed fino alla scalabilità globale. Grazie alla copertura globale di HSBC, alle competenze interne in materia di tecnologie climatiche e all’offerta di Innovation Banking lanciata recentemente, possiamo offrire a queste aziende all’avanguardia un sostegno senza pari.”
Fuze, un fornitore di infrastrutture per risorse digitali con sede ad Abu Dhabi, ha raccolto 14 milioni di dollari di investimenti iniziali in un round guidato da Further Ventures con sede ad Abu Dhabi. Si veda qui zawya. La Liberty City Ventures con sede negli Stati Uniti ha partecipato al round di finanziamento, ha dichiarato Fuze in una nota mercoledì. Fuze consente a qualsiasi banca, fintech o impresa tradizionale di offrire facilmente prodotti di asset digitali regolamentati ai propri clienti attraverso le proprie app native. Il finanziamento aiuterà la crescita di Fuze poiché otterrà licenze normative, aggiungerà dipendenti e accelererà la sua espansione geografica in tutta la regione.
Adagia Partners SAS (“Adagia Partners”), una delle principali società paneuropee di private equity a media capitalizzazione, è lieta di annunciare la chiusura definitiva del suo fondo di debutto, Adagia Capital Europe SLP. Si veda qui il comunicato stampa. Il Fondo ha attirato quasi quaranta investitori istituzionali blue chip, compagnie assicurative, banche, fondi sovrani, fondi di fondi, fondi pensione e fondazioni provenienti da Europa, Medio Oriente e Stati Uniti. Anche importanti family office e privati sono ampiamente rappresentati nella base degli investitori. Il programma di investimenti da 1,1 miliardi di euro è strutturato come una serie di fondi paralleli ed è già investito al 50%. Negli ultimi 18 mesi sono stati distribuiti quasi 600 milioni di euro in 3 piattaforme leader di mercato e 7 acquisizioni aggiuntive: Schwind Eye Tech Solutions: un produttore tedesco leader nel mercato globale di laser per chirurgia refrattiva con una base installata di oltre 1.500 laser in 100 paesi. Minlay: leader francese nella produzione e distribuzione di protesi dentali con oltre 20 laboratori in Francia, Germania e Paesi Bassi. Adhetec: leader mondiale nelle soluzioni adesive tecniche avanzate, al servizio dei principali attori nel settore dei trasporti. Campbell Lutyens ha agito in qualità di agente di collocamento, mentre Willkie Farr & Gallagher LLP ha agito in qualità di consulente legale.
Il mercato ribassista delle criptovalute potrebbe essere in corso, ma Blockchain Capital sta ancora andando alla grande. Ha chiuso due nuovi fondi per un totale di 580 milioni di dollari, ha detto a TechCrunch Si veda qui techcrunch. il socio accomandatario dell’azienda, Spencer Bogart. Ai due fondi di rischio, il sesto fondo in fase iniziale e il primo “fondo di opportunità”, vengono assegnati rispettivamente circa due terzi e un terzo dei 580 milioni di dollari, ha affermato Bogart. L’ultimo veicolo di investimento dell’azienda, il suo quinto fondo in fase iniziale, ammontava a 300 milioni di dollari nel giugno 2021.
Blue Sea Capital (“Blue Sea”), ha annunciato oggi di aver chiuso con successo Blue Sea Capital Fund III LP e Blue Sea Capital Executive Fund III LP (collettivamente “Fund III”), un fondo di private equity da 618 milioni di dollari finanziare. Analogamente ai fondi precedenti di Blue Sea, il Fondo III ha superato il suo obiettivo di 600 milioni di dollari, rappresentando un aumento di oltre il 40% rispetto al Fondo Blue Sea Capital II. Si veda qui il comunicato stampa. Coerentemente con la strategia dei fondi precedenti, il Fondo III si concentrerà sulla collaborazione con imprenditori eccezionali per costruire piattaforme best-in-class, ad alta crescita e durature all’interno di sottosettori attraenti dei mercati finali sanitari e industriali. Sin dalla sua fondazione, Blue Sea ha investito in oltre 100 società differenziate e orientate alla crescita, comprese 19 piattaforme e 95 acquisizioni aggiuntive, costruendo strategicamente la propria organizzazione negli ultimi anni fino a contare 30 persone, tra cui 20 professionisti degli investimenti e operatori operativi. membri della squadra.
Global Frontier Technology Ventures (” GFT Ventures”), una società di venture capital tecnologica con sede a Palo Alto, California, è entusiasta di svelare ufficialmente la chiusura finale del Fondo I, incentrato sul supporto di startup in fase iniziale dedicate al progresso dell’intelligenza artificiale (AI), della scienza dei dati e di altre aree di tecnologia di frontiera a $140m. Si veda qui gameishard. Il fondo è co-fondato e guidato da illustri veterani del settore Jeff Herbst, già membro del team dirigenziale esecutivo di NVIDIA, e Jay Eum, già amministratore delegato e fondatore di Samsung Ventures e co-fondatore di TransLink Capital. investirà in startup leader della categoria Seed e Serie A, con sede negli Stati Uniti e in Israele, sviluppando tecnologie dirompenti che risolvono i problemi tecnologici più difficili del mondo per i mercati più grandi.
Ontario Teachers’ Pension Plan (Ontario Teachers’) e KKR, una delle principali società di investimento a livello mondiale, hanno annunciato oggi la firma di un accordo definitivo in base al quale Ontario Teachers’ acquisirà la partecipazione di KKR e altri azionisti in GreenCollar, una delle principali società Piattaforma dei mercati ambientali australiani. I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti. Si veda qui il comunicato stampa. Ontario Teachers è diventato per la prima volta un investitore in GreenCollar nelMarzo 2022. Con questo ultimo investimento, Ontario Teachers’ approfondisce il suo rapporto con GreenCollar, assumendo una quota di maggioranza significativa nella Società, con CEO e co-fondatore di GreenCollarJames Schultzcontinuando a guidare l’azienda e rimanendo un azionista significativo. Il gruppo Risorse naturali degli insegnanti dell’Ontario, che fa parte del dipartimento Infrastrutture e risorse naturali, ha una significativa esperienza negli investimenti in agricoltura, acquacoltura, foreste e soluzioni climatiche naturali, anche inAustraliadove ha un ampio portafoglio agricolo. KKR ha investito per la prima volta in GreenCollar nel 2020 come parte del suoImpatto globalestrategia, che si concentra sulle aziende che contribuiscono a progressi misurabili verso uno o più obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.