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Schroders ha siglato con il gruppo Sella un accordo per la distribuzione del comparto Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023, il fondo di private equity europeo a lungo termine strutturato come Eltif di Schroders Capital lanciato a marzo di quest’anno e che BeBeez aveva anticipato a ottobre 2022 (si veda qui il comunicato stampa).
La distribuzione del fondo avverrà attraverso le reti di Banca Sella e Banca Patrimoni Sella & C. Il fondo Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023, forte dell’esperienza nei mercati privati di Schroders Capital, la divisione di Schroders dedicata ai private asset, offre a un pubblico più ampio l’accesso a opportunità prima riservate agli investitori professionali, con una strategia progettata sulla base delle esigenze degli investitori wealth.
Si conferma ulteriormente che il trend della democratizzazione dei private markets sta prendendo sempre più piede in Europa. I gestori di asset alternativi vogliono cercare investitori diversi dagli istituzionali, quali family office, high net worth individuals o anche, come in questo caso, clienti di servizi di private banking e l’Italia si sta affermando come paese particolarmente interessante su questo fronte nel contesto di un trend internazionale (sul tema di veda anche BeBeez Magazine n. 9 del 24 giugno).
Spesso le proposte arrivano, come nel caso di Schroders, strutturate come Eltif, veicoli di tipo chiuso concepiti per consentire agli investitori retail di accedere a opportunità d’investimento private che necessitano di capitali a lungo termine, come piccole e medie imprese, infrastrutture e immobili. In particolare, il fondo Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023 si concentra su operazioni di private equity di tipo buyout con focus su piccole e medie imprese e investimenti growth, principalmente in Europa, ma con una certa flessibilità nell’allocazione su società extraeuropee con un’elevata esposizione operativa all’Europa. Si tratta tipicamente di aziende di alta qualità a conduzione familiare o imprenditoriale in cerca di un partner per finanziare i progetti di crescita futuri. Il fondo investirà nei settori dell’industria, dei servizi alle imprese, dei beni di consumo, della tecnologia e della sanità, con un orizzonte di medio-lungo termine, compreso tra i tre e i sette anni. Il fondo Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023, inoltre, presenta caratteristiche ambientali e/o sociali ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento SFDR .
Uno dei punti di forza del fondo è rappresentato dalla strategia di coinvestimento. I coinvestimenti offrono l’opportunità di investire direttamente nelle aziende al fianco di società di private equity specializzate (General Partner). Grazie alla solidità delle relazioni che Schroders Capital ha sviluppato con diversi General Partner, questa strategia consente l’accesso a operazioni selezionate e una maggiore diversificazione tra gestori, settori, strategie e aree geografiche. Il coinvestimento offre anche l’opportunità di avviare un processo di engagement attivo con le aziende, ai fini di stimolare pratiche virtuose e sostenibili.
Luca Tenani, country head Italy di Schroders, ha commentato: “La distribuzione del fondo Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023 si inserisce nell’ambito della partnership già consolidata con Sella, uno dei più grandi gruppi bancari italiani tra quelli privati e indipendenti, e consentirà a un maggior numero di investitori retail di accedere all’expertise di Schroders nei private asset. Il potenziale offerto da questi investimenti in termini di diversificazione e solidità dei rendimenti si coniuga con la possibilità di finanziare e sostenere l’economia reale con capitali di lungo periodo. Si tratta di un ulteriore tassello del processo di democratizzazione dei mercati privati che sta accelerando in tutto il mondo grazie a innovazioni normative, tecnologiche e di prodotto”.
Che l’asset manager puntasse sul mercato dei private asset dedicato agli investitori privati era noto dal 2018, quando sempre Tenani in occasione di un incontro con la stampa aveva proprio detto che Schroders stava studiando prodotti finanziari che avessero un’architettura aperta e che fossero più liquidi di un fondo di private capital e che a questo fine era al lavoro con intermediari e private banker per studiare prodotti ad hoc in grado di portare un servizio oggi riservato a un investitore istituzionale anche a quello più retail. Il tutto in forza anche del fatto che nel 2017 l’asset manager aveva comprato Adveq, specialista di private equity, e l’anno dopo anche Algoquin Management Partners, real estate manager specializzato nel settore alberghiero (si veda altro articolo di BeBeez).
La società è attiva da diversi anni nei private market tramite Schroders Capital (79,5 miliardi di euro di asset in gestione e 300 dipendenti), che a livello globale si è mossa con una serie di acquisizioni e partnership con operatori specializzati (da Adveq a BlueOrchard). Ciò le ha permesso di contare su un’offerta molto diversificata, che spazia dal private equity all’infrastructure equity e debt, al credito cartolarizzato, al real estate, fino ad arrivare alle inflation-linked security e all’impact investing.
Schroders è una società d’investimento globale con 726,1 miliardi di sterline (846,1 miliardi di euro, 923,1 miliardi di dollari) di patrimonio in gestione, al 30 giugno 2023. Schroders continua a generare solidi risultati finanziari anche in condizioni di mercato difficili, con una capitalizzazione di mercato di circa 7 miliardi di sterline e oltre 6.100 dipendenti in 38 sedi. Fondata nel 1804, la famiglia fondatrice resta un azionista di riferimento, detenendo circa il 44% delle quote della società.
Quanto agli Eltif, ricordiamo che sono stati lanciati in Europa nel 2011 ma introdotti in Italia nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora, molta strada è stata percorsa e i principali operatori ne hanno lanciati sempre di più, dando modo al risparmio privato di avvicinarsi al capitale e al debito di aziende non quotate (si veda altro articolo di BeBeez). L’esperienza italiana, infatti, mostra che gli incentivi fiscali possono essere un volano importante di crescita per il mercato degli Eltif.
Intanto a fine marzo 2023 Il Regolamento (UE) 2023/606, ha modificato il Regolamento (UE) 2015/760 per quanto riguarda gli obblighi relativi alle politiche di investimento e alle condizioni di esercizio dei fondi di investimento europei a lungo termine (ELTIF). Il Regolamento è stato adottato per cercare di risolvere la mancanza di crescita dei fondi ELTIF, nonostante gli sforzi dell’Unione Europea per promuovere il finanziamento a lungo termine nell’Unione. Finora, infatti, solo pochi fondi di investimento europei a lungo termine sono stati autorizzati, con un totale di attività nette stimato intorno ai 2,4 miliardi di euro nel 2021.