La banca centrale portoghese dichiara di aver ricevuto quattro offerte per il Novo Banco SA, la “good bank” che trae origine dalla crisi del Banco Espirito Santo SA (si veda il Wsj). Banca del Portogallo ha aggiunto che adesso deciderà se cedere Novo Banco accettando una delle offerte o dismetterla attraverso il mercato (Ipo). Il processo descritto avviene dopo che l’anno scorso era fallito un primo tentativo di vendita della banca e procede nonostante il clima di incertezza generato dalla “Brexit”. I nomi degli offerenti non sono stati resi noti anche se sembra certo che Banco Comercial Português SA, che aveva originariamente mostrato interesse, non abbia presentato un’offerta. Tra le istituzioni che avevano mostrato interesse sono da ricordare Banco BPI SA, la spagnola Santander SA e il private-equity americano Apollo Global Management. Santander però negli ultimi giorni non ha ricevuto buone notizie. Infatti Brexit la costringe a riconsiderare le sue attività in UK e lo scorso mercoledì è emersa la notizia che la sua filiale americana non avrebbe superato gli stress test. Sebbene la scadenza di giovedì cadesse in un momento di estrema turbolenza dei mercati, Banca del Portogallo non ha posposto la scadenza dimostrando la sua volontà di chiudere in fretta la faccenda. Novo Banco era stato posto in vendita l’anno scorso ma la vendita non era andata in porto per motivi connessi col prezzo offerto. Tra coloro che avevano partecipato all’asta c’erano Apollo, l’assicuratore cinese Anbang oltre a Fosum Int. Banco Espirito Santo era entrato in crisi nel 2014 a seguito delle perdite generate nel primo semestre dall’andamento della controllante gestita dalla famiglia. La Banca centrale allora scisse le attività tra una “good bank” denominata Novo Banco e una “bad bank” dove sono state concentrate le esposizioni verso l’impero Espìrito Santo. A quel punto Novo Banco ha ricevuto un’iniezione di capitale di 4,9 miliardi di euro di cui 3,9 dallo stato e la parte restante fornita dal sistema bancario portoghese. Come parte del piano era stata data una deadline a due anni per la cessione della banca. Deadline poi prorogata al 2017. Gli analisti sostengono che sarà difficile recuperare tale cifra dal processo di vendita con il governo che ha dichiarato che qualunque perdita eventuale sarà ribaltata sulla partecipazione del sistema bancario. Novo Banco ha riportato nel 2015 981 milioni di euro di perdite a causa di loans problematici. Ha asset per 57,5 miliardi di euro e depositi per 27,4 miliardi.
Stando a fonti vicine al deal, la giapponese Toyota sta combattendo con l’americana Honeywell per l’acquisto di Intelligrated, società americana che si occupa di sistemi di distribuzione oltre che di logistica (si veda la Reuters). L’interesse su Intelligrated è stato fomentato anche dall’acquisto del suo concorrente Dematic da parte della tedesca Kion Group per 3,25 miliardi di euro ai fini di espandersi nel segmento dei magazzini automatizzati e nella supply chain che, a seguito dell’espandersi dell’e-commerce, stanno avendo importanti tassi di crescita. Il deal dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni e dovrebbe avere un valore di circa 1,5 miliardi di dollari incluso il debito. Intelligrated, basata nell’Ohio, costruisce e manutiene sistemi di gestione per i magazzini dei centri di distribuzione dei prodotti alla clientela, con particolare focus sulle aziende che vendono on-line. Permira aveva acquisito Intelligrated nel 2012 per più di 500 milioni di dollari da Gryfon Investors (deal di secondario). Reuters nello scorso marzo aveva riferito di Permira, al lavoro con Centerview e Nomura su di un’asta su Intelligrated.
Corpfin Capital Fund III e Prince Capital Partners, sono usciti dal loro investimento in Kiwoco vendendo la loro partecipazione dell’89,4% a TA Associates e ai fondatori di Kiwoco. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti (qui il comunicato stampa). Fondata nel 2007 da Álvaro Gutiérrez, Javier Osa e Emilio Goyanes, con base a Madrid, Kiwoco è la più grande catena di negozi in Spagna per il “pet care”. Durante la gestione di Corpfin e Prince Kiwoco è cresciuta fino a detenere gli attuali 90 punti vendita tra Spagna e Portogallo. Prince Capital aveva affiancato i fondatori nel 2012 fornendo del “seed capital” e aveva poi coinvolto Corpfin Capital ottenendo del capitale per la crescita. Da allora Kiwoco ha sviluppato un importante programma di sviluppo che lo ha portato ad aprire 43 nuovi punti vendita oltre a 40 cliniche veterinarie, ad acquisire catene più piccole come Mr. Guau e Zona Mascota e a sviluppare una importante attività on-line.