Mentre Investcorp sta definendo i dettagli della struttura finanziaria per un’offerta vincolante definitiva per l’AC Milan (si veda altro articolo di BeBeez), struttura che dovrebbe vedere coinvolto sul lato del debito mezzanino Ares Management (si veda qui Il Sole 24 Ore), il 30 aprile è scaduto il periodo di esclusiva per le trattative con il fondo Elliott Management, il socio di controllo della squadra rossonera, che quindi è ora libero di interagire con altri potenziali interessati al deal. Che infatti si sono immediatamente presentati a rapporto. E il primo nome emerso è quello di Redbird Capital, operatore di private equity Usa, fondato nel 2014 dall’ex Goldman Sachs Gerry Cardinale (si veda qui SlyNews).
Sul primo fronte, ricordiamo che l’offerta depositata sul tavolo di Elliott dal fondo del Bahrain per il 100% di AC Milan è di 1,18 miliardi di dollari. Questa cifra sarà finanziata, si dice, per 800 milioni con equity, mentre gli altri 400 milioni saranno nella forma di un prestito-ponte bancario, che potrà poi essere rifinanziato con un bond. Degli 800 milioni di euro di equity, però, circa la metà dovrebbero essere nella forma di finanza mezzanina o di preferred equity, messa a disposizione da parte appunto del fondo americano Ares Management. Quanto al debito, per precisa richiesta di Elliott resterà in capo al veicolo di acquisizione, che quindi non si fonderà con AC Milan, una volta conclusa l’acquisizione, trasferendo quindi il peso dell’indebitamento sulla società target, come spesso accade nelle operazioni di leveraged buyout. L’idea di Elliott, cioé, sarebbe quella di vendere solo a chi preveda una struttura finanziaria che non appesantisca la squadra rossonera, che è stata appena riportata in salute dopo la cura del fondo americano.
Ricordiamo, infatti, che i sei mesi dell’esercizio 2021-2022 si sono chiusi a fine dicembre 2021 con un utile netto di 3 milioni di euro, il che è un vero e proprio miracolo, dopo la serie di pesanti perdite degli esercizi precedenti (si veda qui Calcioefinanza) .L’esercizio 2019-2020, affossato dal Covid-19, si era infatti chiuso con la perdita più grave della storia del Milan, 195 milioni di euro (a fronte di soli 168,6 milioni di ricavi), dopo i 145,9 milioni della stagione 2018-2019, i 126 milioni dell’esercizio 2017-2018 e i 73 milioni del 2016-2017.
Peraltro, oltre che per i numeri di bilancio, questo è un momento particolarmente buono per il Milan, tornato in Champions nel settembre 2021 (dopo sette anni) e con un vantaggio di due punti sull’Inter a tre giornate dalla fine del Campionato italiano. E’ evidente, quindi, che i pretendenti non manchino.
Quanto al possibile coinvolgimento di RedBird, al momento non ci sono conferme, ma certo si tratta di un investitore che ben conosce il settore sportivo. In particolare l’anno scorso ha comprato il 10% di Fenway Sports Group, proprietario del Liverpool, si dice per 750 milioni di dollari, mentre nell’estate 2020 aveva comprato ila squadra francese di Ligue 1 Toulouse e possiede inoltre il 15% dei Rajasthan Royals a sua volta squadra di calcio della Premier League indiana. RedBird ha inoltre promosso la Spac RedBall Acquisition Corp, che ha raccolto 1,3 miliardi di dollari e lo scorso ottobre 2021 ha annunciato la business combination con SeatGeek, una piattaforma di ticketing online (si veda qui il comunicato stampa).