Dalle stime e dalle previsioni di inizio anno, e sulla base dei dati 2014 che sta raccogliendo AIFI e che verranno pubblicati il prossimo 20 marzo in occasione del convegno annuale, si può affermare che l’economia italiana sia in una fase di rilancio e anche il settore degli investimenti alternativi ha ripreso coraggio. Ora che il quadro regolamentare è aggiornato, grazie alla pubblicazione degli attesi provvedimenti di Banca d’Italia e di Consob sulla direttiva AIFM, possono partire anche nuovi veicoli di investimento quali i fondi di private debt e nuove attività sia nel private equity sia nel venture capital. Un indicatore importante a dimostrazione dell’ottimismo di questi ultimi mesi deriva dalla crescita occupazionale che è rilevata prendendo ad esame le attività dei nostri fondi. Le imprese del private equity, secondo i dati AIFI 2014, occupano circa 480mila persone, pari all’1,43% degli occupati totali in Italia (che sono 27,9 milioni); lo scorso anno erano invece 430mila.
Analizzando poi le operazioni candidate al Premio Demattè Private Equity of the Year® 2014, momento in cui vengono premiate le migliori operazioni di private equity e venture capital dell’anno, si è potuto rilevare come il settore sappia aiutare le imprese a crescere e a far crescere l’occupazione. Ne è una prova che nei soli casi esaminati per questo premio, il numero dei dipendenti sia cresciuto del 33% e il fatturato, dell’81%; inoltre, nell’87% dei casi si è in presenza di operazioni che hanno portato a una internazionalizzazione aziendale.
“Anche secondo l’indagine PwC sull’economic impact di quest’anno, l’effetto del private equity è importante e positivo in termini di crescita occupazionale” afferma il presidente AIFI Innocenzo Cipolletta: “nonostante il tasso occupazionale italiano in continuo calo (-0,4%), la crescita del tasso di occupazione nelle società partecipate da operatori di PE evidenzia un trend positivo (+5,3%)”.
“Questo 2015 vede l’insieme di tutta una serie di condizioni favorevoli per poter finalmente affermare che siamo in una fase di ripartenza, di crescita e di uscita dalla crisi che ha bloccato, negli ultimi anni, risorse economiche e capacità imprenditoriali” continua Innocenzo Cipolletta, “ora non resta che utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per raccogliere, investire e creare occupazione e crescita economica”.