Ansaldo Energia spa, la più grande azienda in Italia e una tra le principali del mondo per fornitura, installazione e service di impianti e componenti per la generazione di energia, controllata al 99,57% da CDP Equity, dopo l’aumento di capitale dello scorso anno che ha portato Shangai Electric Gas Turbine Hong Kong a diluirsi allo 0,43% (si veda altro articolo di BeBeez), ha annunciato venerdì 2 agosto una doppia operazione, che ha avuto come controparte il gruppo Sofinter, gruppo che progetta e produce generatori di vapore e caldaie, controllato dalla holding di private equity tedesca Mutares dallo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez)
Ansaldo Energia ha infatti in primo luogo acquisito da AC Boilers spa (controllata di Sofinter) il 60% di Centro Combustione Ambiente spa, punto di riferimento per la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi processi nel campo delle tecnologie di combustione a basse emissioni, con AC Boilers che ha mantenuto il restante 40%. In secondo luogo Ansaldo Energia ha venduto a Sofinter il 10% di AC Boilers, attiva nel settore della progettazione, costruzione e installazione di caldaie di grande taglia per impianti di produzione di energia elettrica. Sofinter già azionista di riferimento di AC Boilers, sale così al 100% della società.
BonelliErede e PedersoliGattai hanno assistito, rispettivamente, Ansaldo Energia e Sofinter nelle operazioni.I profili notarili dell’operazione sono stati seguiti dallo studio notarile ZNR Notai (si veda qui il comunicato stampa).
Con l’acquisizione di Centro Combustione Ambiente, società che dispone di uno dei più importanti centri europei di ricerca sulla combustione, Ansaldo Energia prosegue nel suo percorso volto a rendere sempre più efficiente la generazione di energia, attraverso la riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento della flessibilità operativa dei suoi prodotti.
Con l’acquisizione della partecipazione totalitaria in AC Boilers, Sofinter continua invece la sua strategia di integrazione verticale finalizzata alla creazione di un gruppo in grado di gestire al suo interno l’intero processo di progettazione, costruzione e installazione di caldaie ad uso industriale.
Ansaldo Energia, presieduta da Lorenza Franca Franzino e guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Fabbri, ha chiuso il 2023 con 1,1 miliardi di euro di ricavi (da 1,24 miliardi nel 2022), un ebitda rettificato negativo per 79 milioni (da -46 milioni) e una perdita netta di 227,5 milioni (da -559,2 milioni), a seguito delle perdite registrate sulle commesse EPC (Engineering, Procurement and Construction) in fase di completamento (si veda qui il comunicato stampa).
Il debito finanziario netto sceso a 693 milioni dagli 1,05 miliardi di fine 2022 e include 455 milioni versati nel corso del 2023 da CDP Equity, a valere come detto sull’aumento del capitale sociale a pagamento deliberato per complessivi 580 milioni nel giugno dello scorso anno La residua porzione dell’aumento di capitale, di importo pari a 125 milioni, andava poi versata entro lo scorso aprile. L’aumento di capitale si inseriva in una manovra finanziaria più ampia che ha visto anche il riacquisto per cassa di obbligazioni per un valore nominale complessivo di 163,2 milioni di euro dei bond emessi originariamente per 350 milioni ein scadenza lo scorso 31 maggio. Quest’ultimo aumento di capitale ha seguito quello da 450 milioni di euro avvenuto nel 2020, assieme al rifinanziamento del debito (si veda altro articolo di BeBeez). Già a quell’operazione i cinesi di Shangai Electric non avevano aderito e avevano così ridotto la loro quota dal precedente 40% al 12% circa (si veda altro articolo di BeBeez).
Il budget 2024 mostra una tendenza in crescita degli ordinativi di gruppo, un aumento dei ricavi e un margine operativo positivo che il management ritiene ambizioso ma raggiungibile grazie: al significativo avanzamento fatto dalla società sulle principali commesse EPC che hanno contribuito significativamente al deterioramento delle performance nel 2023 e che ad oggi si trovano a circa il 90% di completamento di media; alla riorganizzazione aziendale completata a fine 2023; al mercato favorevole; e al lancio di diverse iniziative commerciali.
Il nuovo Piano Industriale conferma la rifocalizzazione sul core business delle macchine rotanti (turbogas, turbine a vapore e generatori) in un panorama di crescita globale della domanda di energia elettrica, poggiandosi sulle forti competenze presenti in azienda e su un portafoglio prodotti competitivo. In particolare, per Ansaldo Nucleare spa, il piano prevede un forte incremento delle attività, legato ai numerosi progetti di rilancio del settore previsti in Europa. Contestualmente, l’attività di Ansaldo Green Tech spa si concentrerà sullo sviluppo di elettrolizzatori di nuova generazione supportato dal programma di contributi europei e su una più efficiente e capillare commercializzazione delle microturbine. L’esecuzione del Piano Industriale sarà sostenuta dalla riorganizzazione aziendale appena conclusasi.