L’Agcm ha dato il via libera all’acquisizione di Viasat spa da parte di Targa Telematics Group spa, che fa capo al fondo Investindustrial VII (si veda qui il documento Antitrust), operazione che era stata annunciata alla fine di febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) e la cui effettiva realizzazione era soggetta all’avveramento delle condizioni sospensive usuali per operazioni simili, tra cui le autorizzazioni golden power in Italia e Spagna e, appunto, l’approvazione da parte dell’Autorità Antitrust.
Le quote di Viasat sono state vendute dalla famiglia Petrone che, prima dell’operazione, deteneva il 100% del capitale sociale. Il 95% mediante la holding di famiglia Exe.Fin spa, detenuta al 69,27% da Domenico Petrone, al 20,63% dalla moglie, Giovanna Minnuzzo, e al 5,1% e al 5%, rispettivamente, dai figli Marco e Barbara Petrone, mentre a Domenico Petrone faceva capo il rimanente 5%, a titolo personale.
L’operazione, si legge nel documento dell’Agcom, prevede l’acquisto del 100% di Viasat, previo scorporo di quattro società, che non rientreranno quindi nel perietro dell’operazione. Si tratta di Blu Tech CO Ltd, Greennext Technologies spa, Miniplus OOD, ICOM OOD e VEM Solutions spa.
Per contro, l’acquisizione riguarda nel dettaglio la capogruppo Viasat spa (Italia) e altre otto società cioé: Viasat Connect sas (Francia), Viasat Connect ltd (Regno Unito), Viasat monitoring spzoo (Polonia), Viasat Servicios Telematicos slu (Spagna), Viasat Telematics Chile spa (Cile), Trackit Consulting lda (Portogallo), Viasat Connect sa (Belgio), Viasat Systems srl (Romania).
Viasat Group è nato, come ragione sociale, nel 2004 dopo che Petrone, che aveva iniziato la sua attività fondando la società di elettronica Elem srl nel 1974, aveva acquisito prima Viasat spa (2002) e, successivamente, il principale concorrente della stessa, Movitrack spa (2004), creando così le fondamenta di un gruppo che si è sviluppato dapprima tramite acquisizioni sul territorio nazionale, per poi iniziare l’espansione all’estero tramite presenza diretta, con la nascita, nel 2012, di Viasat Servicios Telemáticos in Spagna e, l’anno successivo, di Viasat Telematics Ltd. in Gran Bretagna. Dal 2014 in avanti l’azienda si è sviluppata anche tramite una serie di acquisizioni successive di realtà straniere, che ha preso il via con l’acquisto del 70% della inglese Enigma Vehicle Systems Ltd., arrivando in totale appunto nove società in quattro anni. Il gruppo ha chiuso il 2021 con circa 76 milioni di euro di ricavi, 11,5 milioni di ebitda, 64,3 milioni di indebitamento finanziario netto (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Viasat Group spa produce sistemi elettronici hi-tech, applicati in particolare ai settori dell’automotive, mentre Targa Telematics spa è una tech-company specializzata nello sviluppo di soluzioni Internet of Things e di piattaforme digitali per la mobilità connessa. Insieme, daranno vita a uno dei principali player globali nell’ambito dei settori in cui operano, con una forte presenza negli otto paesi europei chiave sede delle controllate di cui sopra (Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Polonia e Romania), a cui si aggiunge anche la società in Cile.
Detto questo, l’AGCOM ha stimato che il totale delle quote di mercato detenute dalla nuova società sarà compresa fra l’1 e il 5%, in Europa, e fra il 10 e il 20%, in Italia, per cui quest’operazione “non appare suscettibile di modificare le condizioni concorrenziali in essere”. Tenuto conto, peraltro, che in questo segmento di mercato “non appaiono significative barriere all’ingresso” e che sono anche presenti “numerosi concorrenti, fra cui “il Gruppo Octo, concorrente più prossimo di Targa (gruppo italiano partecipato dal fondo Pamplona, si veda altro articolo di BeBeez, ndr), Vodafone Automotive, Fair Connect (società italiana controllata dal fondo Palamon Capital, si veda altro articolo di BeBeez), Geotab, nonché le imprese captive delle società assicuratrici, come Allianz Telematics“. Il contratto prevede inoltre impegni di non concorrenza. Nei cinque anni successivi al perfezionamento dell’operazione, i venditori e VEM Solutions spa dovranno astenersi dallo svolgere a qualsiasi titolo attività in concorrenza con Viasat e, inoltre, al fine di garantire la continuità aziendale e di approvvigionamento delle imprese coinvolte sono previsti accordi di fornitura.
Targa Telematics è controllata al 50,1% da Software Solutions Investments sarl, veicolo indirettamente detenuto Investindustrial, attraverso il fondo Investindustrial VII, che era entrato nel capitale di Targa a giugno di due anni fa, con il management e i precedenti altri soci che hanno mantenuto il resto del capitale (si veda qui altro articolo di BeBeez e qui il bollettino Antitrust di allora). In particolare, Adriano Scardellato e Nicola De Mattia che già erano, rispettivamente, presidente e amministratore delegato della società al momento dell’ingresso di Investindustrial, detengono oggi il 3,21% e il 4,58% del capitale di Targa. La società ha chiuso il 2021 con 44,3 milioni di euro di ricavi, circa 11,8 milioni di ebitda e debiti netti pari a 128 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).