Il colosso autostradale ASTM, che fa capo al Gruppo Gavio e al private equity paneuropeo Ardian, e Autostrade per l’Italia (ASPI), controllato da Blackstone e Macquarie, hanno messo in vendita il loro 65% di Tangenziale Esterna spa, la società che gestisce la Tangenziale Est Esterna di Milano nota come A58-TEEM, valutata circa 2 miliardi di euro complessivamente (debito incluso). Lo scrive Il Corriere della Sera, precisando che due soci di riferimento hanno dato mandato a Mediobanca, Intesa Sanpaolo-Banca IMI e UniCredit e che non è ancora chiaro se anche i soci di minoranza dell’A58, in particolare FNM e Pizzarotti, seguiranno l’operazione, cedendo anche le loro quote.
Tra i più probabili investitori si dice ci siano il gruppo spagnolo Aleatica, controllato dal fondo australiano IFM, che già è proprietario dell’autostrada A35 BreBeMi, collegata alla Tangenziale Esterna del capoluogo lombardo. Tra i pretendenti, ci saranno con ogni probabilità anche fondi di private equity, fondi pensione e grandi gruppi infrastrutturali internazionali.
La società in questione gestisce, in particolare, i trentadue chilometri di collegamento autostradale tra Agrate Brianza-Caponago (A4) e Melegnano-Cerro al Lambro (A1), nonché trentotto chilometri di nuove arterie ordinarie, opera che razionalizza nel suo complesso la congestionata mobilità nel quadrante Sud-Est dell’area metropolitana di Milano. Tangenziale Esterna spa ha registrato nel 2022 ricavi netti per 69,8 milioni (da 61,9 milioni nel 2021), un ebitda di 48,1 milioni (da 41,6 milioni) e aveva un indebitamento finanziario netto di 1,066 miliardi (da 1,07 miliardi) (si veda qui il bilancio consolidato 2022)
Il socio principale di Tangenziale Esterna spa è Tangenziali Esterne di Milano spa, che possiede il 48,4% del capitale. ASTM detiene direttamente il 23% di Tangenziale Esterna spa e il 12,95% tramite Tangenziali Esterne di Milano spa. In quest’ultima società ASPI possiede il 27,45% del capitale, mentre ha direttamene lo 0,25% di Tangenziale Esterna spa. Sempre in Tangenziali Esterne di Milano, ASTM detiene indirettamente un altro 37,05%, attraverso SATAP, con quest’ultima che possiede anche un 1,719% di Tangenziale Esterna. E ancora, socio al 22,55% di Tangenziali Esterne di Milano è Milano Serravalle- Milano Tangenziali spa, a sua volta controllata al 100% da FNM spa, gruppo quotato a Piazza Affari, proprietario tra l’altro del 50% di Ferrovie Nord, e proprietaria anche direttamente di uno 0,386% di Tangenziale Esterna. Gli altri soci Tangenziale Esterna sono nell’ordine, Impresa Pizzarotti & C. spa con il 10,173%, Coopsette con il 4,185%, UNIECO e CMB con il 3,828% ciascuna, CMC di Ravenna il 3,028%, Pavimental spa l’1% e Milano Serravalle Milano Tangenziali spa lo 0,386% (dati al 31 luglio scorso).
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Ricordiamo che Gavio e Ardian sono al controllo di ASTM, a valle di un’opa che a inizio giugno 2021 ha portato il delisting del titolo a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez). Quanto ad ASPI, ricordiamo che nel maggio 2022 Holding Reti Autostradali spa (HRA), il veicolo di investimento controllato da CDP Equity (51%) e dai fondi Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e Macquarie Asset Management (24,5%), ha comprato da Atlantia l’88,06% del capitale, con il resto che rimasto in mano al consorzio Appia (Allianz e EDF) che ha il (6,94%) e al fondo cinese Silk road (5%) (si veda altro articolo di BeBeez). Peraltro di recente si parla di grandi manovre con la regia del governo che punterebbe a sostituire nell’azionariato i due fondi esteri Blackstone e Macquarie con investitori italiani disposti a supportare una politica di investimenti da parte del gruppo autostradale, ma è ancora tutto da vedere (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando a Tangenziale Esterna spa, costituita il 14 gennaio 2009, la società ha sede a Pozzuolo Martesana (Milano), presso il casello A58-TEEM, e ha aperto i cantieri l’11 giugno 2012 passando, di fatto, dalla fase di pianificazione dell’opera alla realtà di un’infrastruttura di interesse strategico nazionale ed europeo attesa da almeno mezzo secolo nel milanese, nel lodigiano e nella Brianza, come spiega la stessa Tangenziale Esterna spa. Il 21 dicembre 2013 la concessionaria ha raggiunto la copertura totale degli investimenti necessari per realizzare l’opera. Il closing del project financing da 2,2 miliardi di euro, oneri e Iva compresi, è stato, infatti, conseguito grazie agli 1,2 miliardi resi disponibili da Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti e nove istituti di credito commerciali: Intesa Sanpaolo-Banca IMI, Unicredit, UBI Banca, Mediobanca, BPM, Credito Bergamasco, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e la spagnola Santander. La provvista bancaria si è aggiunta ai 580 milioni di euro, 465 milioni di capitale sociale e 115 milioni di prestito subordinato, garantiti dai soci e ai 330 milioni di euro assicurati dallo Stato con lo stanziamento di fondi pubblici per complessivi 1,5 miliardi regolamentato dal cosiddetto “Decreto sblocca-cantieri” risalente al giugno 2013 e riservato alla costruzione di sei grandi opere.
Il 23 luglio 2014 ha aperto al traffico il cosiddetto “Arco TEEM”, tratta centrale di 7,5 chilometri tra le barriere di Pozzuolo Martesana e di Liscate, consentendo l’interconnessione della Direttissima Brescia-Bergamo-Milano (BreBeMi) con la viabilità della Grande Milano. L’intero tracciato di TEEM-A58, dallo svincolo con l’A4 ad Agrate Brianza-Caponago alla connessione con l’A1 a Melegnano-Cerro al Lambro è entrato in esercizio il 16 maggio 2015. La società ha una concessione che scadrà nel 2065 e gode degli elevati volumi di traffico veicolare. L’anno scorso per la Tangenziale Est Esterna di Milano sono infatti transitati 23,5 milioni di veicoli paganti, il 10,8% in più rispetto al 2021 e il 2% in più rispetto al 2019 pre-pandemico.