
Bip, multinazionale di consulenza italiana controllata dal fondo Apax Partners, intende crescere per acquisizioni all’estero. Lo ha annunciato ieri la società in conferenza stampa, cui hanno preso parte: Roberta Cocco, Assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano; il presidente di Bip ,Nino Lo Bianco; e gli amministratori delegati Carlo Maria Capè e Fabio Troiani (si veda qui il comunicato stampa).
In particolare, Bip intende acquisire nel 2020 una società in Francia o Gran Bretagna e dal 2022 un’altra negli Usa, in modo da accedere anche al mercato americano. “Il piano di acquisizioni prevede un focus su Francia, Germania e Regno Unito nei prossimi 2-3 anni. Cercheremo società con cultura e modello di business simile al nostro, che abbiano anch’esse l’ambizione di diventare delle multinazionali”, ha spiegato l’ad Capè. In ogni caso, la società si aspetta di acquisire competenze da queste operazioni, ha precisato il presidente Lo Bianco. I vertici di Bip prevedono un posizionamento all’estero che crescerà del 40% nei prossimi tre anni, con l’acquisizione di una leadership in Europa e in America Latina e un successivo sbarco in Nordamerica.

Contestualmente, Bip ha reso pubblico il suo nuovo logo firmato da FutureBrand, che rientra nel piano più ampio di crescita della multinazionale. Sempre ieri, Bip ha svelato la sua installazione temporanea in piazza Beccaria a Milano: “La quadratura del cerchio”, concepita come la soluzione perfetta ad un dato problema e realizzata da Giulia Zorzella.
Infine, la multinazionale italiana della consulenza ha annunciato la sua partecipazione al progetto “Alleanza per #milanodigitale”, patrocinato dal Comune di Milano, che sarà avviato in occasione della Milano Digital Week 2020. L’iniziativa si propone di fornire in un primo momento a oltre 6 mila cittadini le competenze per beneficiare dei servizi digitali della PA.
Bip (acronimo di Business Integration Partners) è stata fondata nel 2003 in Italia da Carlo Maria Capè, Nino Lo Bianco e Fabio Troiani. Nel corso degli anni, ha costruito una solida competenza nella consulenza direzionale, nella business integration e nella digital transformation, grazie anche a integrazioni strategiche, quali Ars et Inventio (2009), specializzata in innovazione e creatività, OpenKnowledge (2015) in social e digital transformation, Sketchin (2016), leader nel design thinking e Artax Consulting (2017), con focus sulla sales transformation.
Nel marzo 2018 il fondo francese di private equity Apax Partners ha acquisito la maggioranza di Bip (si veda altro articolo di BeBeez), si dice per 200 milioni di euro con l’impegno di Apax a investire altri 100 milioni per supportare la crescita per linee interne ed esterne di Bip. L’operazione è stata parzialmente finanziata da Tikehau Capital, che ha sottoscritto un bond senior da 65 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Bip oggi impiega oltre 2.600 persone a livello globale, che offrono servizi di consulenza direzionale e business integration in: Italia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Brasile, Belgio, Svizzera, Austria, Stati Uniti, Emirati Arabi, Cile e Colombia. Il suo fatturato 2018 è stato pari a 205 milioni di euro.