Il fondo Carlyle Europe Partners III ha venduto tutti i 17,8 milioni di azioni Moncler che aveva ancora in portafoglio, pari al 7,13% del capitale del produttore dei noti piumini, quotato a Piazza affari dallo scorso anno.
L’offerta, realizzata attraverso un processo di accelerated bookbuilding rivolto a investitori qualificati istituzionali, si è chiusa a 12,04 euro per azione per un corrispettivo lordo di 215 milioni di euro. Ubs Limited ha agito in qualità di sole bookrunner dell’offerta. Rothschild ha agito in qualità di consulente finanziario di CEP III mentre Latham & Watkins ha agito in
qualità di consulente legale.
Carlyle, quindi, esce completamente dal capitale di Moncler, dopo sei anni dall’investimento condotto nel 2008, quando aveva comprato il 48%, affiancandosi nell’azionariato al fondatore Remo Ruffini, a Mittel Private Equity, a Progressio Investimenti, a ISA e al management. A seguito dell’ingresso di Eurazeo nel 2011 e dell’ipo lo scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez), Carlyle aveva via via ridotto la sua posizione.
Lo scorso lunedì era scaduto il lock up che impegnava gli azionisti che avevano venduto le azioni in occasione del collocamento a non cedere le restanti azioni in possesso per un periodo di 180 giorni, decorrenti dalla data di inizio delle negoziazioni dei titoli a Piazza Affari.