Nei giorni scorsi Fly srl, il veicolo controllato dalla famiglia Carraro e dalla famiglia Arduini, ha avviato la procedura congiunta di esercizio del diritto di acquisto e di adempimento all’obbligo di acquisto (cosiddetta Procedura Congiunta) di tutte le azioni residue che non sono state apportate all’opa su Carraro spa, conclusasi il 5 luglio scorso, dopo che ne erano stati riaperti i termini dopo la prima chiusura del 22 giugno , e alla quale aveva aderito il 95,28% delle azioni (l’86,77% alla prima chiusura, si veda altro articolo di BeBeez) del gruppo veneto produttore di assali per tramissione (si veda qui il comunicato stampa di Fly).
La Consob ha infatti stabilito che il corrispettivo per l’acquisto dei 3.760.480 di azioni ancora in circolazione sia di 2,55 euro per ciascuna azione, peraltro lo stesso prezzo dell’offerta. La stessa Commissione ha stabilito la sospensione delle contrattazioni del titolo Carraro nelle date del 4 e 5 agosto, e la rimozione del titolo stesso dal listino il giorno successivo, 6 agosto.
Quest’ultima era stata annunciata nel marzo scorso a 2,40 euro per azione, incluso il dividendo (si veda altro articolo di BeBeez). Il prezzo di opa era stato tuttavia criticato fin dall’inizio da Albemarle Asset Management, boutique di investimento con sede a Londra, azionista di Carraro attraverso i suoi fondi di diritto irlandese con una quota superiore al 1% del capitale. A fine maggio Fly srl ha ceduto alle pressioni del mercato, incrementando il prezzo a 2,55 euro (si veda qui il comunicato stampa) sempre inclusivo del dividendo. L’opa, partita il 17 maggio scorso a un prezzo iniziale di 2,4 euro inclusivo del dividendo, riguardava al massimo 21,3 milioni di azioni ordinarie di Carraro, equivalenti al 26,76% del capitale sociale. La scadenza era stata prorogata tre volte e la soglia di efficacia era stata abbassata dal 95% all’85% (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Fly è controllata da Enrico e Tomaso Carraro, al 4,52%, dalla Finaid (controllata da Enrico e Tomaso Carraro al 49,74%) e al 45,74% da Julia Dora Koranyi Arduini (JDKA), moglie di Riccardo Arduini, imprenditore sudamericano già entrato da qualche anno a monte della catena di controllo del gruppo e membro del cda della stessa Carraro. Tutte persone che agiscono di concerto e che hanno apportato a Fly a fine marzo la maggior parte delle loro partecipazioni in Carraro, siglando un patto parasociale sulle quote rimanenti, di fatto blindando il 69,74%.
Negli stessi giorni, il gruppo oggetto di opa ha approvato i dati semestrali per il 2021. che vedono i ricavi crescere nel periodo del 43% a 310 milioni di euro, mentre è più che raddoppiato l’ebitda, da 11 milioni del primo semestre 2020, a 24,2 milioni nello stesso periodo di quest’anno. Da segnalare anche che la perdita netta di 3,8 milioni della prima metà del 2020 si è tramutata in un utile di 2,2 milioni nel 2021. In calo il debito netto, a 138,3 milioni di euro dai 143,8 milioni di fine 2020 (si veda qui il comunicato stampa di Carraro). “È evidente che ci confrontiamo con un 2020 molto condizionato dai lockdown, ma il solido recupero che vediamo nei nostri mercati di riferimento va oltre questo effetto e prevediamo che questo trend prosegua anche nella seconda parte dell’anno” ha dichiarato il presidente Enrico Carraro.