Cdp e Assofondipensione hanno presentato ieri ufficialmente, nell’ambito dell’Assemblea Annuale di Assofondipensione, il nuovo fondo per investire nell’economia reale italiana, che investirà in fondi di private equity, private debt, nonché potenzialmente in altre asset class, come le infrastrutture (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, ieri è stato spiegato che il fondo punta a raccogliere almeno 500 milioni di euro da un gruppo di fondi pensione, cui si aggiungerebbero anche le risorse che Cdp potrà investire e che il fondo sarà gestito da Fondo Italiano d’Investimento sgr.
L’annuncio era atteso da tempo e lo aveva anticipato nelle scorse settimane in occasione di un suo intervento a un convegno lo stesso presidente di Assofondipensione, Giovanni Maggi (si veda altro articolo di BeBeez). Maggi aveva anticipato appunto che il fondo dovrebbe auspicabilmente raggiungere la cifra di un miliardo di euro, e che Cdp dovrebbe investire tra il 30 e il 50% circa della somma raccolta accanto a sei fondi pensione. E lo stesso Maggi aveva anticipato il progetto in un articolo a firma apparso su Itinerari Previdenziali. Il progetto sarà presentato nel dettaglio il prossimo 15 gennaio, a valle delle approvazioni dei consigli di amministrazione di Cdp, FII sgr e di ciascuna delle altre parti coinvolte.
In aprile si era tenuto un incontro in Cdp, con la presentazione della proposta tecnica di investimento in asset alternativi (il limite posto dal decreto 166/2014 per gli illiquidi è del 30%). In seguito l’amministratore delegato di FII sgr Carlo Mammola, in occasione della Private Equity Conference del settembre scorso, aveva anticipato che stava lavorando a un progetto con Assofondipensione (si veda altro articolo di BeBeez).
Non è la prima che FII prova a stanare i fondi pensione. Se ne parlava già nel febbraio 2016, quando ancora alla guida dell’sgr c’era il precedente ad Gabriele Cappellini. Allora FII stava studiando la creazione di un nuovo veicolo di investimento dedicato alla raccolta di impegni da parte dei fondi pensione, i cui rappresentanti potessero monitorare su base stretta l’andamento dei loro investimenti, tramite la partecipazione a un apposito advisory board (si veda altro articolo di BeBeez). Ma poi la cosa non era decollata e il peso dei fondi pensione sul totale della raccolta indipendente dei fondi di private equity e venture capital non cresce e il loro impegno resta minimo in proporzione al loro patrimonio.
“Occorre avviare una nuova stagione di cooperazione tra investitori nazionali di lungo periodo per attivare risorse finanziarie sufficienti a creare stimolo e crescita per il nostro Paese. Questo progetto va esattamente in questa direzione. Abbiamo due obiettivi comuni: convogliare importanti risorse finanziarie verso l’economia italiana e avvicinare i Fondi pensione aderenti ad un’interessante opportunità di investimento”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp.
“I fondi pensione attualmente gestiscono per conto dei loro aderenti oltre 100 miliardi di euro e rappresentano un importante bacino di risorse da poter mobilitare a favore degli investimenti in economia reale, cogliendo al contempo la possibilità di maggiori rendimenti per i loro iscritti”, ha aggiunto Maggi..
Il nuovo fondo di Cdp, FII e Assofondipensione segue il Progetto Iride, un consorzio formato da 5 fondi pensione italiani (Foncer, Fondenergia, Fondogommaplastica, Pegaso e Previmoda) per investire 216 milioni di euro nel private equity, i cui mandati di gestione sono stati affidati a Neuberger Berman nel settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Neuberger Berman investirà attorno al 30% del portafoglio in Italia, grazie anche a NB Aurora, il veicolo di investimento quotato al segmento MIV di Borsa Italiana dal maggio 2018 . L’amministratore delegato di Prometeia Advisor sim, Davide Squarzoni, il 4 settembre scorso in occasione di un suo intervento a un evento in Borsa Italiana dedicato ai fondi di investimento alternativi, parlando del Progetto Iride, di cui Prometeia è stata advisor, aveva anche preannunciato “altre iniziative a breve” da parte di fondi pensione e casse previdenziali, ovvero “l’aggregazione di più soggetti” al fine di creare fondi che investano in asset alternativi (si veda altro articolo di BeBeez).