CDP Equity ha deliberato la vendita della sua intera partecipazione del 17,5% in BF spa, holding di partecipazioni quotata a Piazza Affari e controllante l’azienda agricola Bonifiche Ferraresi (si veda qui il comunicato stampa).
A comprare le quote sono state per il 5,5% ARUM spa (società dall’amministratore delegato Federico Vecchioni), e per il 6% Dompè Holdings, entrambi già azionisti di BF, rispettivamente in precedenza con il 14,3% e il 14%; mentre la quota residua del 6% sarà collocata presso altri investitori nelle prossime settimane con un’opzione di vendita da parte di CDP Equity esercitabile entro il prossimo mese di novembre 2022 nei confronti di ARUM.
L’ingresso di CDP Equity nel capitale di BF spa era avvenuto nel 2017 per favorire la diffusione delle
tecniche dell’agricoltura di precisione e il consolidamento del settore, promuovendo la creazione di
un operatore in grado di svolgere il ruolo di aggregatore nella filiera.
L’operazione di disinvestimento da parte di Cdp Equity avviene in un momento di significativo ripensamento del modello di business di BF. Ricordiamo infatti che BF aveva annunciato che avrebbe ceduto il 49% di Bonifiche Ferraresi entro 2021, al fine di raccogliere circa 120 milioni di euro che intende investire nel Fondo Italiano Agritech & Food (FIAF) lanciato lo scorso marzo 2021 da Fondo Italiano d’Investimento sgr, a sua volta controllata al 55% da CDP Equity, (si veda altro articolo di BeBeez) e di cui BF è cornerstone investor, così come annunciato lo scorso luglio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Obiettivo del fondo è sostenere e sviluppare il settore agritech e food, fornendo capitale per la crescita della filiera agroalimentare in un’ottica di medio-lungo periodo.
Allora era stato comunicato che fondo avrebbe avuto un target di raccolta per il primo closing di almeno 250 milioni per il primo closing e di 700 milioni complessivi. Nella realtà poi gli obiettivi si sono ridimensionati. Come si legge nel Documento informativo relativo all’investimento di BF spa nel Fondo Agritech&Food (a pag. 24 del file), il target del fondo è stato poi fissato a 300 milioni con un hard cap a 350 milioni, mentre l’obiettivo di primo closing è stato portato a 120 milioni. L’impegno di investimento di BF spa è quindi stato a sua volta ridimensionato in 60 milioni di euro. Contestualmente anche CDP Equity ha deliberato un investimento da 40 milioni di euro nel fondo.
Intanto lo scorso novembre BF ha stretto due importanti accordi con Eni e con Intesa Sanpaolo che prevedono l’investimento da parte di queste ultime di 60 milioni di euro a vari livelli nel gruppo BF (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare l’accordo prevede l’acquisto da parte di ENI, per 20 milioni di euro, del 5% di Bonifiche Ferraresi e la sottoscrizione di aumento di capitale riservato, a seguito del quale ENI deterrà il 3,32% di BF per un controvalore di altri 20milioni. Anche la Ca’ de Sasssi è impegnata a sottoscrivere un aumento di capitale riservato in BF Holding, per un identico importo, 20 milioni, e sempre per il 3,32%. Sempre a novembre BF aveva annunciato la cessione di una quota dell’1% di Bonifiche Ferraresi a Defendini Logistica srl per 4 milioni di euro, cifra che quindi riconosce a Bonifiche Ferraresi un equity value di 400 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), cioé la stessa valutazione alla quale sono passate di mano da un lato la quota del 2,5% per 10 milioni di euro alla Fondazione CR Lucca a fine giugno (si veda qui il comunicato stampa di allora) e dall’altro quella dell’1,25% a Equiter per 5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). In tutto quindi BF ha portato nelle sue casse appunto un totale di 120 milioni.
Sempre dell’ambito del settore agritech, la Fondazione CDP ha manifestato l’interesse a sostenere il
progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Napoli, che prevede la realizzazione di un
polo dell’agritech per lo sviluppo di tecnologie nel settore agroalimentare. Infine, si evidenzia che
sempre in Campania CDP Venture Capital sgr nei prossimi mesi lancerà due nuovi poli di trasferimento tecnologico, uno dei quali dedicato all’agritech