Italmobiliare ha siglato ieri il contratto di acquisto di Clessidra sgr per 20 milioni di euro. L’annuncio è stato dato ieri in tarda serata dalla stessa Italmobiliare (scarica qui il comunicato) e segue quello dello scorso 26 aprile dell’apertura di trattative esclusive con la vedova del fondatore Claudio Sposito, Manuela del Castillo Sposito (si veda altro articolo di BeBeez).
Il prezzo al quale le quote della sgr sono state valorizzate è parecchio più alto di quello che la la signora Sposito aveva richiesto nell’ultima proposta al presidente di Clessidra. Francesco Trapani (si veda altro articolo di BeBeez). La signora Sposito aveva infatti valorizzato il 100% dell’sgr oltre 16 milioni, per cedere la sua quota del 79% a Trapani, il quale aveva rifiutato- Le trattative, si ricorderà, erano saltate perché la signora Sposito aveva modificato le sue richieste dopo che informalmente sembrava essere stato trovato un accordo per una cessione del 59% subito per circa 7 milioni (con una valutazione del 100% quindi attorno ai 12 milioni) e dell’ulteriore 20% dopo tre anni.
Anche i manager di Clessidra sgr che possiedono la quota di minoranza di Clessidra sgr, quindi, hanno accettato la proposta d’acquisto della famiglia Pesenti. E questo passo fa immaginare, quindi, che gli investitori dei fondi Clessidra abbiano dato il loro via libera al cambio di controllo dell’sgr, probabilmente condizionato al fatto che il management team resti lo stesso.
Quanto alla raccolta interrotta del fondo Clessidra III, Italmobiliare investirà a sua volta in una quota significativa, anche se non si sa ancora esattamente di quanti soldi si parla. Certo è che il prossimo luglio, quando è previsto il closing della cessione di italcementi ad Heidelberg Cement, la holding presieduta da Giampiero Pesenti e guidata dal figlio Carlo (consigliere delegato e direttore generale) incasserà 1,66 miliardi, reinvestendo circa 700 milioni per sottoscrivere il 5% di Heidelberg tramite un aumento di capitale riservato e altri 241 milioni per rilevare le partecipazioni detenute da Italcementi nei settori delle energie rinnovabili (Italgen) e dell’eprocurement (BravoSolution), oltre ad alcuni immobili. Resteranno quindi circa 720 milioni di cash disponibili per nuovi investimenti.