Comdata, il gruppo italiano leader nell’outsourcing di servizi di contact center e help desk, il cui controllo è passato al fondo Carlyle lo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez), ha siglato l’acquisizione della spagnola Grupo Digitex, uno specialista nello stesso settore, con un’ampia presenza in Sud America.
Lo scrive oggi MF Milano Finanza, aggiungendo che a vendere è stato Altra Investments, un fondo di private equity con focus su Colombia e Perù e con sedi a Bogotà e Lima, che è entrato nel capitale di Digitex nel 2005 e da allora ne ha sviluppato il business in America Latina. Proprio per la forte presenza sudamericana Digitex è stata considerata il taget idealeper lo sviluppo internazionale del business di Comdata dal managing partner di Carlyle Italia, Marco De Benedetti.
Fondata nel 1989 e con un fatturato che nel 2014 si aggirava sui 170 milioni di euro, Digitex è infatti attivo in Messico, Guatemala, El Salvador, Colombia, Peru, Cìile, oltre che ovviamente in Spagna. Comdata aveva invece chiuso il 2014 con ricavi per 298 milioni e un ebitda di 40 milioni.
In corsa per Comdata lo scorso autunno c’erano anche Apax Partners e Pai Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Entrambi a loro volta correvano contemporanemante anche per la spagnola Grupo Konecta, sempre nello stesso settore. Pai ha poi spuntato l’acquisizione del 40% di Konecta, investendo 130 milioni di euro. Secondo quanto rigerisce oggi MF Milano Finanza a fine dicembre Pai ha negoziato per Konecta un rifinanziamento del debito per 195 milioni, compresa una linea revolving da 30 milioni e una linea capex da altri 30 milioni. Il finanziamento è stato organizzato dagli underwriter BnpParibas, Natixis, Credit Agricole Unicredit.
Si tratta in parte degli stessi istituti che hanno a loro volta finanziato l’operazione Comdata: Bpm, Bnp Paribas, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, SocGen e Unicredit. In quel caso il finanziamento è stato di circa 170 milioni, cioè circa 4 volte l’ebitda del 2015 a fronte di un enterprise value di 7-7,5 volte l’ebitda o 300-350 milioni di euro.