E’ stato un anno buono il 2014 per F2i sgr, la società di gestione di fondi infrastrutture guidata dall’amministratore delegato Renato Ravanelli. A fine 2014 il primo fondo di F2i sgr aveva distribuito infatti agli investitori tra proventi e rimborsi 260 milioni di euro al netto delle commissioni, dai 163 milioni distribuiti a fine 2013.
Lo ha comunicato ieri F2i in una nota (si veda qui il comunicato stampa. Secondo quanto riferisce oggi MF-Milano Finanza, il net dividend yield per il 2014 per il primo fondo è stato quindi del 7% (in rialzo dal 6,1% calcolato alla fine del primo semestre 2014) con un Irr di oltre il 12% (dall’11%) (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Nella nota di ieri F2i ha comunicato anche che l’Assemblea dei soci ha nominato presidente del consiglio di amministrazione Bernardo Bini Smaghi (fratello di Lorenzo, ex membro del consiglio direttivo della Bce e attuale presidente di Snam), che succede a Giuliano Asperti.
Bernando Bini Smaghi è oggi responsabile business development della Cassa Depositi e Prestiti e siede nei consigli di amministrazione sia del Fondo per le infrastrutture europeo Marguerite (promosso da Cdp insieme a primarie istituzioni finanziarie europee) sia del fondo Inframed (promosso da Cdp insieme alla francese Caisse Depots e Consignations, alla Caisse de Depots del Marocco, ad Hermes dell’Egitto e alla Bei) che opera in investimenti in infrastrutture nel Nord Africa.
La nota di F2i precisa che il primo fondo (che a suo tempo aveva raccolto dagli investitori 1,852 miliardi di euro) ha richiamato dai sottoscrittori 1,5 miliardi, al netto dei rimborsi in conto capitale, e che ha attualmente in portafoglio partecipazioni valutate 1,595 miliardi (da 1,568 miliardi).
Per contro il secondo fondo, lanciato nell’ottobre 2012 e ancora in fase di raccolta (a oggi ha raccolto 775 milioni), non ha ancora distribuito nulla agli investitori , ha richiamato capitale per 320,6 milioni e ha in portafoglio partecipazioni per un valore di 315,6 milioni (da 143,5 milioni).
In tema di raccolta del secondo fondo, sembra più vicino l’ingresso di China Investment Corporation. La notizia dell’interesse del fondo sovrano cinese era stato rivelato lo scorso settembre da La Repubblica ed è stato rilanciato nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore. Si parla della sottoscrizione di un ticket da 300 milioni di euro. Nel comunicato stampa di fine luglio ci leggeva che, oltre ai 755 milioni già raccolti, “sono disponibili ulteriori 290 milioni di euro da investitori esteri, in attesa di prossime finalizzazioni”.
L’utile di esercizio relativo al primo fondo F2i è stato di 110,3 milioni nel 2014, grazie a 104,4 milioni di dividendi da partecipate e a 19,5 milioni di plusvalenze nette. Quanto al secondo fondo, a sua volta ha chiuso il 2014 con un risultato positivo di 9,9 milioni di euro, grazie a dividendi da partecipate per 9,8 milioni e a plusvalenze nette per 11,5 milioni.
Per quanto concerne le più recenti operazioni di investimento, a fine 2014 il secondo fono ha acquisito il 70% di Edison Energie Speciali (Edens) e il 100% di E.ON Climate and Renewables Italia Solar srl, società proprietarie rispettivamente di circa 600MW di impianti eolici e di circa 50MW di impianti fotovoltaici.
F2i ha anche annunciato lo scorso febbraio di aver raggiunto un accordo per la cessione del 49% di F2i Aeroporti spa, holding proprietaria delle partecipazioni aeroportuali detenute dal primo fondo, ad Ardian e Credit Agricole Assurance. Il closing di questa operazione è atteso nelle prossime settimane.