di Salvatore Bruno e Giuliano Castagneto
21 Invest, gruppo di investimento europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton con sede in Italia,Francia e Polonia, ha investito in Energreen, operatore italiano leader nella progettazione e produzione di macchinari professionali per la manutenzione del verde. (si veda qui il comunicato stampa). Secondo quanto risulta a BeBeez 21 Invest ha rilevato dalla famiglia Fraron una larga maggioranza dell’azienda.
21 Invest è stata assistita per gli aspetti legali e societari da Studio Cappelli RCCD, da KPMG per la financial due diligence, da Roland Berger per la business due diligence, da Studio Spada per gli aspetti fiscali, da Kroll per la ESG due diligence e dello Studio Redaelli & Associati in qualità di financial advisor. Energreen è stata assistita da Adacta in qualità di financial advisore da Studio Gianni & Origoni per gli aspettilegali e societari.
Energreen è nata alla fine degli anni ’90 per iniziativa dei fratelli Lino e Ivo Fraron e con sede a Poiana Maggiore, in provincia di Vicenza. Energreen è oggi leader della nicchia di mercato delle grandi macchine per la manutenzione del verde pubblico, semoventi in grado di operare sia sugli argini dei fiumi, che lungo strade provinciali e autostrade. Alle grandi macchine con braccio telescopico che rappresentano più del 50% del fatturato, si affiancano veicoli robotizzati controllati a distanza per raggiungere terreni di particolare pendenza oltre ad attrezzature specifiche quali falciatrici e troncatrici. Il fatturato si sviluppa in Italia per circa il 30%, mentre il 70% viene realizzato all’estero, in particolare nei Paesi in cui Energreen è presente con una filiale diretta, quali Francia (che da sola copre circa il 40% del mercatoEuropeo), Germania e Stati Uniti.
La produzione ha luogo nello stabilimento di recente costruzione in provincia di Vicenza su oltre 20 mila metri quadri, con un’installazione di pannelli fotovoltaici che permette il 30% diautoconsumo, e conta circa 150 dipendenti. Nel 2022, Energreen ha l’obiettivo di fatturare 70 milioni di euro. La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 40,6 milioni di euro, un ebitda di 4,7 milioni e una liquidità netta di 4,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). La strategia di crescita di lungo termine prevede un raddoppio del volume d’affari grazie all’espansione internazionale, in particolare del mercato americano, e sarà volta alla creazione del leader del settore a livello mondale.
Oggi Energreen è guidata da Daniele Fraron, che ha contribuito fin dall’inizio al percorso imprenditoriale portando l’azienda a livelli di eccellenza e che guiderà in qualità di amministratore delegato la prossima fase di sviluppo industriale a fianco di 21 Invest. “Energreen è una realtà industriale del territorio che vanta già una leaderhip a livello internazionale” ha commentato Alessandro Benetton, Presidente e Fondatore di 21 Invest, che continua: “l’attenzione avuta dalla famiglia Fraron nell’innovare costantemente le tecnologie, e con grande focus sulla sostenibilità ambientale, è un punto di partenza fondamentale per 21 Invest che metterà a disposizione le sue competenze per l’affermazione di Energreen come leader indiscusso del settore a livello mondiale.”
“In Energreen crediamo fermamente che ogni nuova sfida regali l’opportunità di creare un futuro migliore” ha detto Fraron, “come sarà questa sfida a fianco di 21 Invest che ci entusiasma moltissimo e sarà un ulteriore impegno per migliorare la nostra organizzazione. Una visione imprenditoriale condivisa e l’unione delle forze e delle competenze, ci permetterà di realizzare un ambizioso progetto di sviluppo,all’insegna della continuità nel territorio rappresentata dal permanere della famiglia Fraron in azienda.”
Il mercato della manutenzione del verde è previsto in grande espansione grazie a un’evoluzione culturale sulla prevenzione, sia stradale per evitare incidenti, che di vera e propria riqualificazione fluviale per prevenire disastri ambientali quali le alluvioni. Non a caso il comparto negli ultimi tempi ha dato segni di un certo fermento. Infatti, alla fine di maggio, Cap Vert, azienda francese in portafoglio ad Ambienta SGR SpA, il più grande asset manager europeo specializzato sulla sostenibilità ambientale, ha perfezionato l’acquisizione delle connazionali Createck – Négoplantes e Caussat (si veda altro articolo di BeBeez e si veda qui il comunicato stampa). Createck è nata nel 2001 nella regione di Bordeaux, nel sud-ovest della Francia, e realizza metà del fatturato dalla creazione e la manutenzione del verde, il resto provenendo dalla vendita all’ingrosso di piante, il che consnetirà a Cap Vert di migliorare gli attuali termini di acquisto. Createck e Cap Vert collaborano da anni. La prima beneficia della vasta esperienza imprenditoriale nella regione del ceo e fondatore Sebastien Catediano, che nel tempo ha sviluppato un portafoglio diversificato di clienti privati. A lui sarà affidato lo sviluppo commerciale di Cap Vert nella regione sud- occidentale.
Con Energreen per la seconda volta nel giro di pochi giorni i destini dei Fraron hanno incrociato quelli di 21 Invest. Infatti all’inizio di giugno, Aussafer Due srl, società friulana attiva nella lavorazione della lamiera e specializzata nel taglio laser di precisione controllata dai fratelli Claudio e Luisa Citossi e dal dicembre 2020 partecipata proprio da 21 Invest, ha annunciato l’acquisizione della maggioranza di Laserjet, storica azienda operante nello stesso settore fondata anch’essa da Lino e Ivo Fraron, anch’essa con sede a Poiana Maggiore (Vicenza) (si veda qui il comunicato stampa) (si veda altro articolo di BeBeez), di cui la famiglia Fraron manterrà una minoranza partecipando alla prossima fase di sviluppo industriale, affidando il ruolo di amministratore delegato dell’azienda a Katuscia Fraron.
Laserjet è attiva da oltre 40 anni nella lavorazione dell’acciaio e oggi impiega circa 200 dipendenti in oltre 50 mila metri quadri coperti, con ricavi che nel 2020 erano stati di 25,4 milioni di euro, un ebitda di 3,7 milioni e un debito finanziario netto di 6,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Fondata negli anni ’60, Aussafer è specializzata nella lavorazione della lamiera per applicazioni in una varietà di industrie finali, con un focus sull’elettromeccanica. L’azienda nel 2020 ha generato 23,7 milioni di euro di ricavi (da 28,5 milioni nel 2019), con un ebitda di 3,7 milioni (da 5,5 milioni) e una liquidità netta di circa 600 mila euro (da un debito finanziario netto di 3,8 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Nel settembre 2021, Aussafer ha acquisito Ramo, azienda friulana specializzata nello stampaggio a freddo e nel taglio laser, realizzata a settembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e in quell’occasione era stato dichiarato che, a valle dell’acquisizione, il fatturato aggregato del gruppo sarebbe salito a 50 milioni di euro a fine 2021.
Ora, con l’acquisizione di Laserjet, si viene a creare il gruppo più importante in Italia nel settore e un player di riferimento a livello europeo per dimensione, gamma di servizi e tecnologie, con un fatturato atteso di 100 milioni di euro nel 2022 e 400 dipendenti.