Brindisi in casa Clessidra sgr, che tramite il fondo Capital Partners 3 ha finalmente concluso l’acquisto della quota di maggioranza della casa vinicola Botter, azienda veneziana tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo (si vedano qui il comunicato stampa di Clessidra e qui la nota di Itamobiliare). Clessidra era in trattativa per l’acquisizione di Botter fin dai primi mesi del 2020, insieme alla casa madre Italmobiliare (si veda altro articolo di BeBeez).
A vendere Botter a Clessidra è stato il fondo IDeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, che nel gennaio 2018 aveva rilevato il 22,5%, (si veda altro articolo di BeBeez) assieme ad Annalisa, Alessandro e Luca Botter, esponenti di terza generazione della famiglia, che affiancheranno Clessidra nella società veicolo dell’acquisizione, continuando ad avere un ruolo operativo di rilievo assicurando così la continuità gestionale dell’azienda. Capital Dynamics e Italmobiliare, già investitori del fondo Clessidra Capital Partners 3, parteciperanno come co-investitori nell’operazione. In particolare, Italmobiliare ha coinvestito per 36 milioni di euro nel deal.
L’operazione era stata bloccata dopo che uno dei fornitori dell’azienda vitivinicola, Ghost Wine, era stato messo sotto inchiesta dalla Procura di Lecce per presunta adulterazione di vini pugliesi, coinvolgendo anche Botter, che sul tema nel luglio 2020 aveva diffuso una nota per chiarire la propria estraneità ai fatti (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel settore vinicolo, Clessidra aveva partecipato all’asta per Femar Vini (in cui sono in gara tuttora Aksìa ed Equinox), ma poi si era ritirata.
Fondata da Carlo Botter nel 1928 a Fossalta di Piave (Venezia), Botter produce e commercializza diverse tipologie di vino, fermo e frizzante. A partire dagli anni ’50, la società ha realizzato un percorso di costante crescita nella commercializzazione di vini in bottiglia, dapprima attraverso un percorso di crescita organica in Italia e successivamente con un processo di espansione all’estero, reso possibile dal forte presidio dell’azienda su alcune delle Denominazioni di origine italiana di maggior successo internazionale, come Prosecco Asolo DOCG, Pinot Grigio Friuli Grave DOC e Primitivo. L’approccio multi-territoriale nell’origine dei vini caratterizza ancora oggi l’offerta commerciale dell’azienda, che esporta il 98% della produzione principalmente in USA, Germania, UK e nei paesi Scandinavi. Nel 2020, Botter ha registrato ricavi per circa 230 milioni di euro in crescita di circa il 6% rispetto al 2019, nonostante la crisi pandemica di Covid-19.
Non è stato reso noto il corrispettivo della sua acquisizione, ma ricordiamo che nel maggio 2020 il deal era valutato 300-330 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso giugno si diceva anche che a finanziare l’operazione sarebbe stata Muzinich, sia attraverso uno dei suoi fondi di private debt sia attraverso il fondo di direct lending gestito dalla controllata Springrowth sgr (si veda altro articolo di BeBeez), che si sarebbero affiancati a un pool di banche composto da Banco Bpm, Bnl e UBI Banca.
Il team di investimento di Clessidra che ha lavorato al deal su Botter è stato guidato dal managing director Francesco Colli e ha visto coinvolti l’investment director Giulio Torregrossa e l’associate Jacopo Tortorelli. Nell’ambito dell’operazione, Mediobanca ha agito come financial advisor di Clessidra, che si è avvalsa dell’assistenza degli studi Gattai, Minoli, Agostinelli, Partners, e di MN Tax & Legal per la parte legale, di PwC per la due diligence finanziaria e di debt advisory, di Bain & Co per la due diligence di business e di Alonzo Committeri & Partners per gli aspetti fiscali e di struttura dell’operazione. IDeA Taste of Italy è stato assistito nell’operazione dallo studio NCTM.
Per Clessidra, l’ingresso in Botter rappresenta il sesto investimento del fondo Clessidra Capital Partners 3, e il primo dall’ingresso dell’amministratore delegato Private Equity, Andrea Ottaviano, che ha così commentato l’operazione: “Con Botter, Clessidra fa il proprio ingresso nel settore del vino, un mercato globale che già oggi vale oltre 300 miliardi di euro e, soprattutto con riferimento al canale della grande distribuzione, ha mostrato forte resilienza anche nel corso dell’emergenza sanitaria mondiale. La crescita di Botter sarà favorita, oltre che dalla naturale capacità di sviluppo nei mercati esteri, dal fatto che la società è una perfetta piattaforma per una strategia di mirate acquisizioni con l’obiettivo di promuovere la creazione di un leader italiano nel settore. L’obiettivo strategico condiviso con la famiglia Botter e con l’amministratore delegato Massimo Romani si basa su un nuovo modello di diffusione del prodotto, basato non solo su prezzi accessibili ma anche sulla qualità e la capacità di interpretare i gusti dei consumatori e le tendenze dei consumi”.
Pierluca Antolini, managing director di IDeA Taste of Italy, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di aver accompagnato Botter in un importante percorso di crescita, durante il quale la società ha attratto nuovi talenti e competenze manageriali, consolidato le proprie filiere produttive e ampliato la distribuzione dei propri prodotti, specialmente in Germania, Stati Uniti e Cina”. La famiglia Botter ha aggiunto: “Dall’ingresso di IDeA Taste of Italy, nel 2017, abbiamo potuto valutare positivamente il contributo che un fondo di private equity può apportare all’interno di un’azienda familiare. Siamo consapevoli del ruolo e dell’importanza di un partner come Clessidra nell’accelerazione di processi di non facile esecuzione all’interno di aziende come la nostra, mantenendo nello stesso tempo i valori dei fondatori”.